Hard Boiled – La recensione

Hard Boiled - La recensione - Il capolavoro del maestro dell'azione John Woo, ultimo capitolo della sua prima parte di carriera ad Hong Kong, con le magistrali interpretazioni di Chow Yun-Fat e Tony Leung Chiu Wai.

Hard Boiled
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Hard Boiled – La recensione

Siamo nei primi anni ’90. La nouvelle vague di Hong Kong è al suo apice grazie a registi come Tsui Hark, Wong Kar-Wai e Ann Hui. Fra questi c’è un regista di nome John Woo, che rinasce letteralmente nell’ 86 con A Better Tomorrow. Woo aveva cominciato la sua carriera dietro la macchina da presa all’interno degli Shaw Brothers Studio, senza però avere grande successo. Dopo anni di magra, Tsui Hark decide di produrgli il film che non solo lo farà tornare alla ribalta, ma lancerà la carriera di uno dei suoi attori feticcio, Chow Yun-Fat. Dopo cinque pellicole che hanno raccolto un buon successo, esce nel 1992 l’ultimo film del suo primo periodo ad Hong Kong, Hard Boiled.

Hard Boiled è forse l’apice della filmografia di John Woo, anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Chow Yun-Fat e di Tony Leung Chiu Wai.

Dopo una serie di film dedicati al mondo dei gangster, qui Woo ribalta la situazione. Il protagonista è Tequila (Chow Yun-Fat), un poliziotto poco incline alle rigide regole delle forze dell’ordine. Dopo che il suo collega viene ucciso in una sparatoria in una sala di tè con una gang di trafficanti di armi, Tequila continuerà ad investigare per vendicare il suo collega ed amico. Si imbatterà però in Alan (Tony Leung), giovane gangster in ascesa che, in uno scontro a fuoco, gli risparmia la vita.

Hard Boiled

Un ribaltamento dei classici fronti è al centro della pellicola.

Se nei film precedenti i protagonisti di Woo erano tutti gangster facilmente amabili dal pubblico, qui passiamo ad un poliziotto che utilizza dei metodi non proprio adatti alla suo ruolo sociale. Il regista ha dichiarato di essersi ispirato alla figura dell’ispettore Callaghan interpretato da Clint Eastwood per il personaggio di Tequila. È evidente da subito una grande influenza del cinema e della letteratura americana, come suggerisce il suo titolo internazionale Hard Boiled. Woo attinge a piene mani ed in maniera trasversale all’hard boiled di Raymond Chandler e di Don Siegel, senza però lasciare indietro il bagaglio mostrato nei film precedenti, Peckinpah e la New Hollywood su tutti.

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Ne risulta quindi un film iper-moderno, sia nel modo di mescolare i generi e gli stili, sia nella regia funambolica di un ispiratissimo Woo. E chi meglio di Chow nel ruolo di protagonista. Il personaggio che consegna alla storia del cinema, Tequila, è del resto il classico poliziotto che troppo spesso si spinge oltre nei metodi, ma sempre a fin di bene. Amante della tequila e del jazz, vorremmo con scomparisse mai dallo schermo. L’attore cinese incarna perfettamente l’idea di cinema di Woo, che infatti non si separa mai da lui. In Hard Boiled supera sé stesso, donando forse la sua migliore interpretazione di sempre. Lo fa in coppia con il grande Tony Leung, reduce dal grande successo di Città Dolente di Wong Kar-Wai.

Nella regia Woo infonde tutta la sua maestria nel girare le scene d’azione.

A partire dalla prima sparatoria alla casa del tè dove tutto è portato all’estremo, con l’ampio uso di rallenti e qualche velocizzazione nei momenti più opportuni. Le coreografie spettacolari mostrano ancora una volta come il regista cinese sappia unire la brutalità degli scontri a fuoco ad una impensabile poesia della violenza. Quest’ultima è sempre molto accentuata e mai edulcorata. Per capire la cura infusa in ognuna di queste scene, basti pensare al tempo che è stato loro dedicato in fase di produzione: una settimana per quella iniziale, 40 giorni per la lunga sequenza finale all’ospedale. Tutto lo sforzo cinematografico è votato ad una estetica molto marcata della violenza, mai grezza ma sempre raffinata.

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Hard Boiled

Nonostante la tiepida accoglienza in patria, Hard Boiled fu accolto con grande entusiasmo al Festival di Toronto. La pellicola avrà un grande successo internazionale, grazie all’emergere del panorama cinematografico di Hong Kong. Non è infatti un caso che John Woo si accaserà ben presto ad Hollywood, salvo poi tornare in patria in anni recenti. Sono proprio le scene d’azione ad aver contribuito in maniera fondamentale al suo successo, venendo ritenute fra le migliori mai girate non solo da Woo, ma anche nella storia del cinema.

Un’autentica gemma in un momento storico di grande fermento ad Hong Kong, che ha saputo rinnovarsi ed uscire dai suoi ristretti confini per arrivare in tutto il mondo.

Ad oggi, John Woo è considerato uno dei migliori registi d’azione di sempre ed Hard Boiled non fa altro che aggiungere un grande punto esclamativo a questa affermazione. Alla fine delle due ore abbiamo l’impressione di aver assistito a qualcosa di folle. Una continua scarica di adrenalina con il giusto pizzico di umorismo tipico dell’Asia che rendono Woo unico nel panorama mondiale del cinema.