10 grandi registi che non hanno mai frequentato una scuola di cinema

Nonostante a inizio carriera abbiano scelto un percorso professionale o di studi differente, il talento e la dedizione ha permesso ad alcuni di questi grandi registi di entrare nella storia del cinema dalla porta principale.

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3 Christopher Nolan

3. Christopher Nolan

Sin da bambino, Christopher Nolan dimostrò una predisposizione per la fotografia e per la realizzazione di piccoli cortometraggi, che girava con la camera super 8 mm di suo padre.

Nel 1989 Nolan, alle prime armi, riesce a far proiettare il suo primo corto sul canale americano PBS. All’università decide di studiare letteratura inglese, ma il suo sogno è quello di diventare un regista. Nello stesso anno incontra la persona che cambierà per sempre la sua vita: Emma Thomas; una produttrice cinematografica che diventerà successivamente sua moglie e con la quale avvierà anche un importante sodalizio artistico. Insieme a quest’ultima, Nolan fonderà la compagnia di produzione cinematografica Syncopy Films.

I suoi primi lavori Following e Memento non poterono contare su budget enormi, ma questo non rallentò l’emergere del grande talento del regista britannico. È famoso nel mondo per ideare spesso pellicole particolarmente cervellotiche e basate su diverse linee temporali; approccio palesato dapprima con Memento e poi con Interstellar.

2 David Fincher

2. David Fincher

Girando piccoli cortometraggi con la sua 8 millimetri, già all’età di 8 anni, David Fincher capì ben presto quale sarebbe stata la propria strada. Durante il periodo della High School diresse piccole opere teatrali, così, dopo essersi diplomato con ottimi voti, a 18 anni venne assunto da John Korty per lavorare come assistente alla Korty Films.

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Successivamente approdò alla Industrial Light & Magic, la celebre azienda di effetti speciali di George Lucas, per poi fondare la Propaganda Films; una società che ha lanciato molti registi, tra cui Spike Jonze.

Dopo aver girato qualche videoclip e spot pubblicitario, il grande esordio dietro la macchina da presa arriva con Alien 3 (1992); film che non otterrà lo sperato successo, essendo molto in controtendenza con le precedenti pellicole della saga. Celebre per il suo perfezionismo e per i suoi intensi primi piani, Fincher nel 1995 dirige Seven. La pellicola non solo lo consacrerà agli occhi di pubblico e critica, ma diverrà il trampolino di lancio per una carriera piena di soddisfazioni.

Per consultare la classifica dei film di David Fincher in ordine di gradimento, cliccate qui.

1 James Cameron1. James Cameron

Figlio di un ingegnere, James Cameron si trasferisce dal Canada agli Stati Uniti nel 1971, e inizia a studiare fisica, senza però mai conseguire la laurea. Dedito agli interessi più disparati, vide nel cinema una sorta di medium in grado di permettergli di sfruttare e approfondire tutte le sue passioni.

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Cameron debutta alla regia con il sequel dell’horror di Piranha (1978). Si tratta di Piraña paura del 1981, un film a basso costo prodotto in Italia. Il suo ruolo di regista sul set però durò poco. Venne licenziato a metà produzione e relegato al ruolo di aiutoregista, mentre a dirigere il film si mise il produttore stesso della pellicola. Una scelta rivelatasi azzardata, con la pellicola che venne ignorata da critica e pubblico.

Terminate le riprese, Cameron si sentì male. La causa fu un’intossicazione alimentare e il regista dovette essere ricoverato in ospedale. Cameron sostiene che in una notte di questo malessere ebbe un incubo in cui gli apparvero le immagini di Terminator. Un vero sogno premonitore, non perché un robot cercò di ucciderlo, ma perché ispirò la trama del suo primo grande successo.

I suoi due ultimi film, Titanic e Avatar, sono rispettivamente il secondo e il primo film con il maggiore incasso nella storia del cinema. In totale i suoi lavori da regista hanno incassato complessivamente 5,2 miliardi di dollari, e gli sono valsi ben 3 premi Oscar.