Il lato oscuro della musica: L’Inner Circle

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Benvenuti al secondo appuntamento con le pagine più nere della storia della musica.

Oggi parleremo del Black Metal Inner Circle, una vera e propria setta che sconvolse la Scandinavia negli anni novanta con episodi di omicidi, incendi di chiese ed episodi di satanismo.

Buona Lettura.

Gli Inizi

L’origine dell’ Inner Circle risale ai primi anni novanta, quando Euronymus ( chitarrista e fondatore dei Mayhem) aprì il suo negozio di dischi, chiamato Helvete (“inferno” in norvegese).
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Data la grandezza dell’immobiliare in cui si trovava il negozio, Euronymus decise di usare i locali inutilizzati per allestire feste e raduni a tema satanista.
Tutti i partecipanti a questi raduni vedevano in Euronymus un guida da seguire, e le sue ideologie di Paganesimo trovarono supporto da molti musicisti della scena black metal scandinava, in particolare Varg Vikernes dei Burzum.

In breve tempo, si venne a creare una vera e propria organizzazione criminale di stampo anticristiano, e l’ Helvete ne divenne il centro operativo.
I raduni si trasformarono presto in rituali e cerimonie sataniste, spesso accompagnati da sacrifici di animali e orge.

 

I crimini

 

I primi bersagli dell’Inner Circle furono le istituzioni religiose: in meno di 3 anni furono bruciate più di sessanta chiese, e migliaia di tombe vennero profanate.
I loculi venivano imbrattati con simboli satanisti, e le icone religiose spesso distrutte o portate all’Helvete come trofeo.
Varg Vikernes fu l’autore della maggior parte degli incendi, tra cui quello della Fantoft stavkirke nel giugno del 1992.
La foto della carcassa carbonizzata della chiesa (scattata dallo stesso Varg) fu in seguito usata dai Burzum come copertina del loro Ep, Aske.

Burzum Aske

 

Oltre agli incendi, al gruppo furono attribuiti i numerosissimi casi di aggressione e omicidio compiuti in quegli anni; furono presi in considerazione quelli ai danni di varie minoranze (in particolare preti e omosessuali).
Uno degli omicidi più efferati fu opera di Bård Faust, batterista degli Emperor, ai danni un ragazzo gay nell’agosto del 1992.
Dopo che fu adescato dal ragazzo fuori da un locale, Faust finse di assecondarlo e lo condusse in una foresta, dove lo massacrò con 37 coltellate. Venne arrestato un anno dopo e condannato a 14 anni di carcere.

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Articolo su Euronymus e L’ Inner Circle del 1992

 

Anche diverse band Heavy Metal finirono nelle mire dell’Inner Circle, colpevoli di aver tradito le loro ideologie ed essersi adeguati alle mode musicali.
Venne dato fuoco alla casa del cantante dei Therion,  Christofer Johnsson.
L’uomo riuscì a fuggire con la famiglia dalla casa in fiamme, ma dopo quattro giorni ricevette una lettera da parte di Vikernes.
Firmata come “Conte Grishnackh”, la lettera diceva:

 “Ciao, siamo dell’Inner Circle, presto saremo di ritorno e questa volta non ti sveglierai nel bel mezzo della notte”.

 

Il suicidio di Dead e la morte di Euronymus

Oltre al gran numero di crimini in corso, l’Inner Circle vide anche due morti all’interno delle loro fila.

Il primo episodio fu il suicidio del cantante Per Yngve Ohlin, conosciuto come Dead e membro insieme a Euronymus dei Mayhem.
L’ossessione per la morte e l’odio verso il mondo avevano stravolto la mente del ragazzo, già provata da un’emorragia interna che all’età di dieci anni rischiò di ucciderlo.
Dead era noto per l’abitudine di seppellire i propri vestiti e dissotterrarli prima dei concerti, per ottenere un aspetto il più simile possibile a quello di un cadavere; arrivò al punto di chiedere d’essere sepolto vivo.
Durante un tour con i Mayhem, trovò un corvo putrefatto lungo la strada e decise di conservarlo in una busta di plastica, per poter sentire l’odore della morte quando ne avesse sentito il bisogno.

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L’8 Aprile del 1991, Dead decise di suicidarsi; tentò inizialmente di tagliarsi le vene, ma rendendosi conto di impiegare troppo tempo a morire, si sparò in testa con un fucile.
Prima di morire, scrisse su un foglio “Excuse all the blood” (Scusate per tutto il sangue) e il testo di Life Eternal, pubblicato successivamente nel 1994.
Quando Euronymus tornò a casa e lo trovò morto, prima di chiamare la polizia andò a comprare una macchina fotografica e scattò alcune foto al cadavere (Una di queste diventò la copertina dell’album The Dawn of the Black Hearts).
Si dice inoltre che rubò alcuni pezzi di cervello per regalarli ai musicisti che considerava degni, come reliquie per onorare la sua memoria.

 

Tuttavia, l’omicidio dello stesso Euronymus da parte di Vikernes fu allo stesso tempo l’apice e la fine dell’ Inner Circle.

Sebbene Varg dichiarò di aver agito per legittima difesa, si fecero diverse ipotesi sul movente dell’assassinio.
Una delle ipotesi più accreditate fu che Vikernes, fervente nazionalista e cultore del paganesimo norreno, non accettasse le dottrine sataniste di Euronymus.

Il suo arresto portò a delle indagini su tutti gli appartenenti all’ Inner Circle, con la conseguente condanna di molti membri e il crollo dell’organizzazione.
Varg fu condannato a ventuno anni di carcere per omicidio, incendio e detenzione di armi ed esplosivi.

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Il sorriso di Varg alla lettura della condanna