4. Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964)
Questa preziosissima trasposizione delle vicende narrate nel Vangelo di Matteo (dall’annunciazione alla resurrezione del Cristo), ad opera di uno dei più eclettici intellettuali italiani del ‘900, Pier Paolo Pasolini, è un’opera sincera e umana, fedele e personale insieme. Accuratissima nelle sue suggestioni paesaggistiche e scenografiche (girato prevalentemente a Matera, ma con riprese effettuate in varie località dell’italia centro-meridionale), magistrale nell’utilizzo delle sinfonie di Bach e Mozart e nella libera direzione di attori non professionisti (inquadrati in eloquenti primi piani), segna uno dei punti più alti della filmografia pasoliniana.
Quando un pastore protestante perde la fede, gli è difficile dissuadere dall’idea del suicidio l’uomo che va da lui a confessarsi. Come relazionarsi col silenzio di Dio? Dove trovare la forza di continuare a celebrare la messa?





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