Toy Story, Woody all’inizio era il vero villain del film

Nella prima stesura di Toy Story, Woody fu descritto come un giocattolo cattivo e dispotico, ben lontano dall'amabile sceriffo che conosciamo

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Toy Story è uno dei film animati più amati di sempre. Tuttavia la storia, nelle idee iniziali di Pixar, non era esattamente come quella che conosciamo. La prima iterazione della pellicola è stata infatti scritta con Woody come un oscuro giocattolo cattivo violento, e anche se in seguito sono state cambiate le cose per trasformarlo in un eroe, il prodotto finale non si è rivelato così eroico come viene pubblicizzato. 

Il successo di Woody come personaggio animato deriva dal suo fascino, dal suo umile stile di leadership, dai suoi difetti riconoscibili, dall’imponente arco narrativo del personaggio e, naturalmente, dalla performance vocale di Tom Hanks. Tuttavia, nella trama originale di Toy Story, l’amato sceriffo era un malvagio pupazzo da ventriloquo che era così cattivo con gli altri giocattoli che questi si mobilitarono contro di lui.

Fortunatamente, la Disney non era soddisfatta della prima bozza, e persino Tom Hanks si ribellò definendo Woody un idiota mentre registrava le sue battute di Toy Story. Per questo motivo, l’animatore della Pixar John Lasseter ha tratto ispirazione dai pupazzi di Casper e Howdy Doody per ricreare Woody come un leader pacifico e amorevole. Data la popolarità di Woody, è evidente che riscriverlo come protagonista di Toy Story è stata una decisione saggia per la Pixar. Tuttafia non possiamo sapere se la sua versione definitiva sia migliore della sua controparte ventriloqua malvagia, specialmente nel primo film.

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I momenti di apertura di Toy Story stabiliscono infatti Woody come il leader supremo dei giocattoli di Andy, ma prende molte decisioni discutibili nel tentativo di mantenere la sua posizione di potere. La maggior parte delle sue azioni sono guidate esclusivamente dalla gelosia e spinge persino Buzz Lightyear fuori dalla finestra senza pensare alle terribili conseguenze. 

Sebbene il suo piano iniziale fosse quello di far cadere Buzz solo dietro la cassettiera, non aveva comunque buone intenzioni. Per non parlare del fatto che, invece di accettare di aver commesso un errore, Woody nega apertamente tutte le accuse contro di lui quando i giocattoli iniziano a confrontarsi con lui dopo l’incidente. Woody alla fine ammette le sue insicurezze e salva anche Buzz verso la fine di Toy Story, ma a quel punto non sembra avere scelta poiché tutti i giocattoli si sono già rivoltati contro di lui.

Anche la dinamica del potere tra i giocattoli non è democratica. Tutti i giocattoli accettano Woody come leader perché è il giocattolo preferito di Andy. Tuttavia, con i suoi evidenti segni di gelosia verso le naturali capacità di leadership di Buzz Lightyear e l’insicurezza riguardo al suo status sociale tra i giocattoli, Woody inizialmente non era degno di essere il capitano dei giocattoli. Pertanto, anche se tende maggiormente verso il lato buono prima che inizino i titoli di coda di Toy Story, lo sceriffo non è molto diverso dal primo oscuro antieroe ventriloquo della Pixar.

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Dopo Toy Story 2, l’amicizia tra Buzz e Woody si concretizza definitivamente. Tuttavia, è ancora difficile non chiedersi quanto vile e malvagio fosse il primo Woody. Secondo quanto riportato (tramite EW), la prima proiezione del film nel novembre 1993 fu stroncata dagli spettatori. Sebbene i dettagli narrativi che circondano la cupa caratterizzazione di Woody siano sconosciuti, si può intuire dalla reazione critica che i suoi metodi di gestione dei giocattoli erano così tirannici che probabilmente non lasciavano spazio alla speranza e alla redenzione.

Dopo il primo film, Woody inizia finalmente a incanalare il suo eroe interiore in Toy Story 2. Si libera del suo ego e delle sue insicurezze non solo accettando di co-guidare il gruppo con Buzz, ma anche mettendo volontariamente la sua vita in pericolo di vita per salvare i suoi compagni giocattoli. 

Come un vero leader, affronta molte difficoltà e sopporta diversi pericoli per emergere come un rispettabile capitano del clan dei giocattoli. Anche con il braccio strappato, Woody realizza alcune imprese impressionanti in Toy Story 2 che dimostrano che si è guadagnato il posto come leader dei giocattoli di Andy invece di acquisirlo con la forza. 

Le sue paure di perdere rilevanza e di essere abbandonato da Andy guidano ancora alcune delle sue azioni in Toy Story 2. Tuttavia, verso la fine del film, simbolicamente supera le sue insicurezze accettando che un giorno Andy lo avrebbe superato.

Lo sapevate?

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