Bambi: perché la scena della morte della madre non andrebbe cambiata [VIDEO]

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Il punto è che gran parte dei contenuti nei film, nelle serie o nei videogiochi di oggi, sono edulcorati quando non apertamente censurati per venire incontro alle esigenze di un pubblico sensibilissimo e suscettibile. E “riscrivere” l’eredità di questo film e di quella simbolica scena significherebbe negarne tutta l’intensità solo per favorire logiche di marketing già, a questo punto, più che esasperate.

Parliamo del resto di una delle scene più famose della storia del cinema, animato e non, e che ai tempi (nel 1942) rese Disney la numero uno delle case d’animazione. E proprio per ciò, in un caso come questo, dovrebbe dimostrare un analogo coraggio nel dare al pubblico non quello che vuole (o che pensa che voglia) ma quello che questa storia ha da dire.

Del resto è proprio da questo evento che Bambi trova la forza di crescere, imparare, difendersi e superare il proprio dolore, traendone infine forza. Negare la potenza di questa scena significherebbe negare l’impulso stesso alla trasformazione del personaggio, che è centrale nella morale della favola.

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Affrontare i sentimenti relativi alla perdita, alla scomparsa di un familiare o di una persona cara, è importante e realizzare che la morte è qualcosa che fa parte della vita è necessario fin da bambini. Ce ne siamo accorti bene, nostro malgrado, durante l’era del COVID-19. Ed è per questo che il nuovo film potrebbe dimostrarsi una straordinaria opportunità.

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