Winnie the Pooh: i personaggi rappresentano malattie mentali

Secondo uno studio portato avanti da un gruppo di psicologi, ogni personaggio di Winnie the Pooh rappresenta una malattia mentale

winnie the pooh
Condividi l'articolo

Winnie the Pooh è uno dei personaggi per bambini più popolari della storia. È stato presente nell’infanzia di molte, molte generazioni e rimane tale fino ad oggi: sia lui che il resto dei personaggi del Bosco dei cento acri sono presenti in film e programmi TV. Inoltre, la sua amicizia con Christopher Robin ha colpito tutti: chi non ha avuto un giocattolo o un orsacchiotto come compagno di avventure da bambino? 

Winnie the Pooh ha insegnato a milioni di bambini preziose lezioni di vita in libri, film e serie TV. Forse per questi e molti altri motivi, un articolo su questo orsacchiotto e i suoi amici pubblicato nel 2000 ha suscitato molto scalpore. Era il rapporto “Pathology in the Hundred Acre Wood: A neurodevelopmental perspective on A.A. Milne“, scritto dalla dottoressa Sarah E. Shea in collaborazione con Kevin Gordon, Ann Hawkins, Janet Kawchuk e Donna Smith. Questo articolo è stato pubblicato sul Canadian Medical Association Journal e fornisce una prospettiva neurologica sui famosi personaggi di Milne, collegandoli a diversi disturbi neurologici.

Lo studio inizia analizzando proprio Winnie the Pooh. Secondo i ricercatori, i comportamenti di questo orsetto suggeriscono che soffra di più di un disturbo neurologico, ma quello che spicca di più è il suo disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Inoltre, gli studosi ritengono che, in molte occasioni, Pooh mostri eccessiva impulsività, funzionamento intellettivo borderline, fissazioni, come nel caso della sua ossessione per il miele, e comportamenti ripetitivi, che potrebbero indicare che soffre anche di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). La sua dipendenza dal miele avrebbe contribuito, a lungo termine, alla sua obesità.

LEGGI ANCHE:  Winnie The Pooh è un Maniaco Omicida nel primo Trailer [VIDEO]

Il maialino Pimpi, da parte sua, soffre di un disturbo d’ansia generalizzato, motivo per cui è costantemente pauroso e preoccupato, e ha persino sviluppato una contrazione dell’orecchio. La diagnosi di Ih-Oh è probabilmente la più evidente di tutte: questo asino soffre di depressione, anche se gli autori dell’articolo non sono stati in grado di stabilire se si trattasse di qualcosa di ereditario o causato da un certo trauma. È abbastanza ovvio che questo animaletto ha una prospettiva molto negativa sulla vita e non è mai sembrato particolarmente felice o eccitato. L’articolo originale non fornisce una diagnosi specifica di Tigro, ma menziona la sua eccessiva impulsività e il fatto che di solito prende decisioni eccessivamente rischiose senza soppesare le conseguenze delle sue azioni. Più tardi, il dottor Shea ha affermato che, proprio come Winnie the Pooh, anche questa tigre rimbalzante potrebbe soffrire di ADHD.

Quando si è trattato della diagnosi di Uffa, tutti gli esperti sono stati d’accordo: dislessia. Questo gufo è insolitamente intelligente, ma fatica un po’ quando si tratta di leggere e scrivere. Per quanto riguarda il comportamento di Tappo, quesdto suggerisce che soffra di disturbo ossessivo compulsivo combinato con una personalità narcisistica, che si manifesta nella sua ossessione per avere tutto ordinato e organizzato, così come nel suo atteggiamento presuntuoso. A completare questo gruppo di animali ci sono Kanga e Roo, una mamma canguro con il suo piccolo. Nell’articolo originale non c’è una specifica malattia mentale ad essi associata, ma si accennano ad alcune preoccupazioni per il futuro di Roo, dal momento che, secondo gli esperti, sua madre è “un po’ iperprotettiva” e il piccolo ha dei pessimi modelli intorno a sé.

LEGGI ANCHE:  Winnie The Pooh horror 2, il primo sguardo al mostro

L’unico essere umano presente nelle storie di Winnie the Pooh è il migliore amico dell’orsetto, un ragazzo di nome Christopher Robin. Ancora una volta, non vi è alcun riferimento a una particolare malattia mentale, solo che non ha la supervisione dei genitori e che passa le sue giornate esclusivamente a parlare con gli animali. Inoltre, gli psicologi menzionano i primi segni di difficoltà scolastiche e, sulla base delle illustrazioni del personaggio, possibili problemi di identità di genere. Tuttavia, diversi sostenitori di questa teoria affermano che Christopher Robin potrebbe soffrire di schizofrenia.

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa