RAI, commenti sessisti e bodyshaming durante i mondiali

I commentatori RAI Leonarduzzi e Mazzucchi sono finiti nell'occhio del ciclone dopo alcuni commenti durante i mondiali di nuoto

rai
Credits: RAI
Condividi l'articolo

Bufera di polemiche in casa RAI. I telecronisti Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi intenti a commentare la finale del trampolino femminile sincronizzato, durante i Mondiali di Nuoto di Fukuoka si sono lasciati andare ad alcuni commenti fuori luogo segnalati da un utenti attraverso una PEC pubblicata anche su Twitter.

 I telecronisti Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi si sono lasciati andare a una serie di commenti sessisti e stereotipati vergognosi – si lgge. “Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso” (tuffatrice Italian ndr). “Eh”. “È grande eh”. “Ma tanto a letto sono tutte alte uguali”.

“Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…”. “La si tocca?”. “La si pizzica”. “Si la do”. “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre”. “Io sapevo che continuava. Si La Do. Sol Sol Fa”.

A ciò si sono aggiunti commenti che alludevano al loro contorsionismo a letto, oppure uno stereotipo sulla pronuncia cinese con la “L” pronunciata al posto della “R”. E ancora: “fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”.

Credo che commenti di questo tenore siano assolutamente irrispettosi e inadeguati non solo per il servizio pubblico, ma per qualsiasi trasmissione televisiva e richiedo che venga fatta un’adeguata indagine e presi i dovuti provvedimenti, se non altro per la fiducia che ho sempre nutrito per la Rai come istituzione”.

A seguito di queste segnalazioni la Rai ha comunicato di aver avviato una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi e tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi.

Contattato dal Corriere della Sera, Leonarduzzi ha commentato così la vicenda:

LEGGI ANCHE:  Rula Jebreal fuori da Sanremo "non è una trasmissione politica"

Prendo le distanze da tutto quello che è stato captato da un microfono rimasto acceso per esigenze tecniche e lontano un metro e mezzo da me. Non ho nemmeno pronunciato alcune di quelle frasi che mi sono state attribuite. Sono parole che non mi appartengono, lontane dal mio modo di essere e pronunciate fuori onda mentre chiacchieravo col collega. Sono già stato vittima un paio di anni fa di un incidente increscioso (una battuta sessista pronunciata per scommessa in una telecronaca di Rally) e a maggior ragione ora sto particolarmente attento a quello che dico. Non voglio che la mia professionalità venga macchiata da queste situazioni.

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa