Sanremo 2023: 10 canzoni che per noi meritavano di vincere (più di quella di Mengoni) [VIDEO]

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Ora che è finita, lanciamoci in un elenco delle canzoni di Sanremo 2023 per noi ingiustamente ignorate e che forse avrebbero più meritato la vittoria

Sanremo 2023 è terminato: come sappiamo ha vinto Marco Mengoni, con la canzone Due Vite. Vicino a lui sul podio Lazza, Mr. Rain, Ultimo e Tananai, questi i cinque finalisti. Ma le canzoni in gara erano quest’anno ben 28: e l’impressione è che diverse di esse siano state ingiustamente ignorate. Ecco secondo noi quali.

1. Lazza – Cenere

Quasi ce l’ha fatta Lazza con il suo Cenere, scritto assieme a Davide Petrella e (forse la cosa è passata in secondo piano) Dardust. Vero che bisogna essere un po’ più musicofili della media sanremese per apprezzare l’audace arrangiamento, con sample in stile primo Kanye West che recano un tocco di raffinatezza compositiva da non tutti notato. Poi, certo, c’è anche la voce: e Lazza, che voce!

2. Rosa Chemical – Made in Italy

D’accordo: difficile immaginarsi questo come il pezzo vincitore, anche se è vero che Chemical è arrivato in classifica piuttosto in alto. Ma del brano rimangono ragguardevoli non solo l’atmosfera da festa e le liriche provocatorie inneggianti all’amore libero, ma anche il fantastico arrangiamento eletro-swing e il refrain incisivo e anti-bigotti. Se non la canzone vincitrice, di certo la più memorabile.

3. Colla Zio – Non Mi Va

Non vogliamo credere che il pubblico sia stato scettico nei confronti di questo complesso solo per via del nome un po’ “giovanile”. Speriamo davvero che non sia così e che in caso contrario questo tipo di superficialità si possa superare: i Colla Zio sono fortissimi, portano una grande energia e armonizzano benissimo. Descriviamoli pure come un incrocio tra Brockhampton e BTS: dategli un altra possibilità!

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4. Colapesce e Dimartino – Splash

Vero, questo brano non comunica certo l’intensità apocalittica di Musica Leggerissima; e, vero, i “Colamartino” o “Colartino”, come ormai qualcuno li chiama, sono stati comunque ben premiati per questa malinconica composizione dai tratti cantautoriali e ironici. Forse non avrebbe mai potuto vincere in ogni caso, ma… ve li immaginate questi due all’Eurovision? Spettacolo.

5. Sethu – Cause Perse

Ma l’avete ascoltata bene questa canzone? “E ti sto odiando ma al contrario / Forse sono solo sadico / E ho una testa di merda / Ma qua fuori è una guerra“. Forse in tanti (in troppi) sono stati distratti dalla bizzarra pettinatura di Sethu ma… farlo arrivare ultimo per questo? L’arrangiamento pop punk del brano è forte e il cantante comunica più che bene la sua rabbia dietro le liriche. Di certo nulla da buttare.

6. Shari – Egoista

Di cantanti brave in Italia ce ne sono tante (forse troppe, diciamolo) ma oltre alla bravura Shari porta uno stile tutto particolare, a metà tra sensualità e disperazione, che tra le voci femminili italiane spesso troppo coinvolte dalla perfezione di acuti e melismi non si sentiva da un po’. La cantante friulana merita di certo una, cento, mille altre occasioni e speriamo di rivederla anche a Sanremo.

7. Coma Cose – L’Addio

Diciamolo: se non vi è scappata nemmeno una lacrimuccia durante l’ultima esibizione dei Coma Cose, forse avete un cuore di pietra perché la coppia è stata davvero commovente nel portare la propria storia, senza fronzoli e abbellimenti ma in tutta la sua fragilità, sul palco dell’Ariston esponendosi davanti a pubblico e telespettatori con un’intensità unica. Una canzone da innamorati disperati ma irriducibili!

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8. Articolo 31 – Un Bel Viaggio

Qui il problema è stato probabilmente nel fatto che gran parte degli spettatori e dei votanti NON erano fan degli Articolo 31 ai tempi: non hanno vissuto la loro crescita, la loro esplosione, la loro radicalizzazione e la loro separazione. Per chi infatti li seguiva e li segue, la reunion dei due non è stata solo occasione per un nuovo incontro, ma anche per una crescita prima insperata: una maturazione vera.

9. Madame – Il Bene Nel Male

Ormai non è un segreto per nessuno che Madame, come ha rimarcato anche Amadeus, sia un grandissimo talento. E la cantante non è arrivata bassa in classifica, ma c’è comunque la sensazione che il suo pezzo disperato e anelante con un cipiglio (nel testo) alla De André sia stato ingiustamente ignorato. Speramo che nelle prossime edizioni Francesca Calearo abbia altre occasioni.

10. Paola e Chiara – Furore

Quella di Paola e Chiara Iezzi, così come la loro stessa reunion, è stata chiaramente un’operazione nostalgia. E d’accordo: ma siamo proprio sicuri che non sia questo ciò che serve alla musica italiana oggi? Rileggere il nostro passato, magari guardando meglio in punti e angoli sui quali si era soprasseduto. Sono passati vent’anni e specie dopo gli ultimi tre sono tante le cose da riconsiderare. Le due sorelle sono certamente tra queste.

Siete d’accordo con questo elenco? Avreste preferito altre canzoni per la vittoria o pensate che Due Vite di Marco Mengoni meritasse appieno il primo posto? Fateci sapere che cosa ne pensate su LaScimmiaSente!