Damien Chazelle presenta Babylon a Roma: “Volevo che il mio film fosse sporco”

Babylon di Damien Chazelle spacca letteralmente in due la critica e arriva in Italia questo 19 Gennaio. Ecco come il registra ci ha raccontato a Roma la sua opera più ambiziosa.

babylon
@paramount pictures
Condividi l'articolo

Babylon di Damien Chazelle è un film progettato per dividere, polarizzare il giudizio critico. Così il regista di Whiplash, La La Land e First Man – Il primo uomo presenta senza mezzi termini all’Hotel de Ville di Roma la sua opera più ambiziosa, caotica e sfrontata.

In attesa dell’uscita italiana, questo 19 Gennaio, ecco allora come Damien Chazelle ci ha raccontato Babylon, un film dichiaratamente ispirato a La dolce vita di Federico Fellini, dedicato alla Hollywood degli anni d’oro, dalla fine degli anni ’20 al 1952, attraverso due grandi rivoluzioni, l’avvento del sonoro e il passaggio dal bianco e nero al colore.

“Oggi a Hollywood c’è tanta paura, conformismo, moralismo puritano. Come artisti dobbiamo reagire e opporci a tutto questo. Ho iniziato a scrivere il film 15 anni fa e da allora Hollywood è molto cambiata, non in meglio devo dire purtroppo. La libertà dei primissimi giorni, quando tutto era completamente nuovo, deve esserci di ispirazione.”

“Il cinema non era neanche considerato arte. Los Angeles era come il Wild West e questi pionieri hanno praticamente inventato le regole strada facendo. Una industria creata da persone nate povere, criminali, immigrati, reietti, rifiutati dalla società e che nel bel mezzo del deserto hanno creato dal nulla una nuova città.”

“Se avessi dovuto mostrare realmente le cose che succedevano nessuno avrebbe mai prodotto questo film. E se non avessi vinto prima tanti premi nessuno sarebbe mai stato disponibile a investire su Babylon.”

Babylon. Damien Chazelle: “Volevo che nel film ci fosse qualcosa di volgare, di sporco.”

Film più attesi del 2023
Babylon di Damien Chazelle è al cinema da questo 19 Gennaio

“Volevo mostrare quello che Hollywood è fin troppo brava a nascondere, lo sporco nascosto sotto il tappeto. Il cinema non godeva di alcun rispetto all’apoca, era considerato triviale, pornografico. Per questo volevo che nel mio film ci fosse qualcosa di volgare, di sporco. Il titolo stesso suggerisce qualcosa che nasce dal peccato, dal vizio.”

“Dagli albori l’idea in termini di stile era di realizzare un film che si trasformasse improvvisamente in un altro film . L’idea è stata passare dalla commedia alla tragedia sin da quando ho iniziato a scrivere. Eppure, mano mano che procedevo con la scrittura, non mi è sembrato più sufficiente, volevo qualcosa di più cruento, quasi ha film horror.”

“L’apice del divertimento, della festa, contrapposto alla caduta. Il tentativo di salire fino alla stelle e invece poi cadere, inabissarsi negli inferi. La mia intenzione era riflettere il momento, agli inizi degli anni ’50, quando a Hollywood tutte quelle energie e quel sogno sembrano infrangersi.”

“La mia aspettativa era realizzare un film controcorrente, per questo c’è voluto molto tempo prima di trovare qualcuno disposto a finanziare questo progetto. Ringrazio per questo la Paramount che pur sapendo che si sarebbe trattato di qualcosa di controverso ha scommesso su questo film senza mai chiedermi compromessi.”

“Non ho dovuto attenuare, annacquare nessun aspetto del film, cosa che non avrei mai accettato di fare. Certo, volevo che ci fosse qualcosa di volgare, sporco in Babylon. Ci sono già troppi film che raccontano la vecchia Hollywood in termini patinati, raccontando solo la facciata, senza scavare nel profondo. Volevo invece che il mio film facesse rumore.”

“La cosa che spero è che il film non scivoli così, come se niente fosse, voglio che sia uno choc, che possa risvegliare gli animi, voglio che faccia rumore. Poi credo che i film una volta usciti non siano più tuoi, diventano del pubblico, un po’ come dei figli che a un certo punto crescono, lasciano casa e non puoi più controllarli, vanno per la loro strada.”

Damien Chazelle: “Lo streaming non ucciderà il cinema, il cinema non morirà mai.”

Come vede Damien Chazelle la nuova rivoluzione in corso. Dopo l’avvento del sonoro, del colore, delle tecnologie digitali oggi le piattaforme streaming per qualcuno minacciano l’esistenza stessa del grande schermo e l’esperienza del cinema in sala.

LEGGI ANCHE:  First Man, primo trailer del nuovo film di Damien Chazelle con Ryan Gosling

“Si tratta di una coesistenza non facile ma non credo che lo streaming ucciderà la sala. Credo ci sia una continua, costante evoluzione, un ciclo continuo di morte e rinascita. Nel corso del tempo è stato detto continuamente che il cinema era morto. A casa conservo una copertina di Paris Match del 1953 con Marilyn Monroe e si chiedono se il cinema stia morendo.”

“Il sistema degli studios che mostro nel mio film è morto alla fine degli anni ’50, ma è stata soppiantato da una diversa visione. Come la televisione non ha ucciso il cinema, non succederà ora, sono ottimista. Credo ci sia una costante evoluzione, Hollywood sa sempre come morire e rinascere.”

Babylon di Damien Chazelle, con Margot Robbie, Brad Pitt, Tobey McGuire e Diego Calva vi aspetta in sala questo 19 Gennaio. E noi non possiamo che consigliarvi di abbandonarvi a queste selvagge, irresistibili tre ore di cinema, capaci di scatenare rabbia oppure amore folle, ma che certo non vi lasceranno indifferenti.

LEGGI ANCHE:  Emma Stone, le sue migliori interpretazioni