Zerocalcare: “Secco dopo la serie mi ha dato del venduto”

Parlando con Il Sole 24 Ore, Zerocalcare ha parlato di come il Secco gli abbia dato del venduto dopo il successo di Strappare Lungo i Bordi,

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Zerocalcare è oramai divenuto un’autentica celebrità. Il fumettista romano dopo il successo di Strappare Lungo i Bordi, è pronto a tornare su Netflix con la sua nuova serie, Questo mondo non mi renderà cattivo (qui i dettagli). Inoltre la sua attività primaria, quella della carta stampata, continua ad andare a gonfie vele. Tant’è vero che a Milano, dal 17 dicembre al 23 aprile, ci sarà Dopo il botto, nuova mostra con oltre 500 tavole originali che fa seguito al successo della mostra al Maxxi di Roma nel 2018. Parlando con Il Sole 24 Ore, l’artista ha però spiegato che il successo non lo ha cambiato.

Dopo tutto quello che mi è capitato, riesco a restare lo stesso di sempre – ha detto. Lo devo all’ambiente in cui sonocresciuto, ovvero il giro del punk romano, gente che non legge i giornali, che non sa o non vuole saperne niente di quello che faccio. E in cui, il successo è quasi una nota di demerito.

Pensa che il Secco, quello vero, quando si è rivisto nella serie di Netflix, mi ha detto solo due cose: “Sei un venduto e mi hai venduto“. Sento grandi responsabilità nei confronti di chi mi sceglie, chi compra i miei libri. Loro investono su quello che faccio, io mi sento in dovere di restituire qualcosa di tutta questa gigantesca cosa che mi è successa. L’armadillo [metafora della sua coscienza ndr] mi dice che dovrei scappare da tutti questi accolli che mi prendo solo per senso di colpa. Perché sto facendo troppe cose e, di questo passo, non riesco a far niente bene. I libri, la nuova serie su Netflix, la mostra a Milano… Lui dice che questa è la ricetta perfetta per deludere tutti.

Ma Zerocalcare è da sempre un artista dalla forte impronta politica e non disdegna parlare do ciò che riguarda quel mondo. Parland con La Stampa in un’altra intervista ha, per esempio, criticato il sistema carcerario.

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Non conosco nessuno che ne sia uscito migliore di come sia entrato.

E si mostra scettico nei confronti della sua efficacia nel combattere la mafia:

Trovo sbagliata l’idea che si possa combattere con più prigione e non aggredendo le condizioni in cui la mafia prospera. La sinistra, anziché aprire un dibattito sul tema, ha visto l’istituzione del carcere come una rivalsa verso i corrott», e sostiene di non avere al momento un partito di riferimento.

Mi sento molto distante dal Pd e scettico nei confronti della nuova candidata alla segreteria del Partito, Elly Schlein. Non credo in generale alle figure salvifiche. La politica è un’esperienza collettiva e le esperienze più avanzate che conosco oggi non passano attraverso i partiti. Con la pandemia le persone si sono chiuse in casa, formandosi un’opinione su Internet, lì dove si creano le idee più radicali. Si sono create delle Jihad reciproche. Un clima che è emerso anche in campagna elettorale. Giorgia Meloni è la rappresentante di una compagine politica che da 80 anni aspettava questo momento. I riferimenti sono sempre quelli del post-Ventennio.

Che ne pensate di queste parole di Zerocalcare?

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