Opera Buffa, l’album capolavoro di Francesco Guccini da riscoprire

L'analisi di Opera Buffa, splendido album di Francesco Guccini in cui da sfogo alla sua verve più leggere e comica.

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4) Fantoni Cesira

Ma quel bel sogno sarebbe rimasto soltanto un sogno mai realizzato,
quando in paese nel giorno del santo un gran veglione fu organizzato,
ci furon musiche, canti e allegria, danze e coriandoli, spumante e suoni,
poi a mezzanotte una scelta giuria fece “miss tette” Cesira Fantoni.

Fantoni Cesira prende di mira il sogno di diventare una stella del cinema, di scappare dalla miseria e diventare qualcuno. Un aspetto ben conosciuto e già analizzato nel secondo dopoguerra da un grande film di Luchino Visconti, Bellissima, con protagonista Anna Magnani.

Francesco Guccini ovviamente lo tratta con una comicità che sfocia anche nel volgare, raccontando di una ragazza disposta a tutto per raggiungere il suo obiettivo. È forse la canzone meno riuscita dell’album, soprattutto comparata alle altre tracce. Evidente poi la frecciata finale a Sophia Loren, facendo riferimento al “ph” del nome, lo stesso che ha iniziato ad usare la protagonista della canzone.

5) Talkin’ sul sesso

Volete del gran sesso…è richiesto a piene mani, a veh, se volete ve lo do. La canzone sul sesso non è una vera canzone, per chi non la conosce… è un blues parlato, è un talking blues che… parla di questo problema che, chi più, chi meno, ci attanaglia tutti.

Come spiega nell’introduzione lo stesso Francesco Guccini, Talkin’ sul sesso è un blues parlato che tratta la questione sessuale. Un dibattito decisamente importante, smarcato con impeccabile ironia dal cantante. Ce n’è per tutti, dal Ministero reo di non istruire i giovani sulla sessualità, l’attacco alla pillola anticoncezionale da parte dei cattolici e il dibattito sul divorzio, decisamente caldo in quegli anni in Italia.

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E poi che faccia male è verissimo: c’è stato un rapporto americano, tipo quello sul fumo. Avete… sapete quel famoso rapporto sulle sigarette? Dice che scopare fa male da morire. I dottori consigliano di farlo… almeno col filtro. Dice… si sente un po’ meno, però… la salute ne guadagna!

Chiude poi con un provocatorio inno alla guerra, “sano rimedio” per una società che odia più che amare.

Basta l’amore! Fate la guerra… sano rimedio per questa terra…
Non più sovrappopolazione!
Non più divorzi!
La coscienza è a posto!
E ci penseranno i superstiti!

6) La fiera di San Lazzaro

Una bolognese me la fate fare?

A chiudere l’album una canzone (tradizionale) in bolognese, La fiera di San Lazzaro. La canzone è un divertentissimo racconto dello scambio “in natura” dei due piccioni (e dell’intervento della “laida vecchiaccia”) in un vecchio mercato di San Lazzaro di Savena. Guccini alterna la canzone vera e propria in bolognesi con la sua traduzione in italiano, rendendola comprensibile a tutti (e scherzando anche sulla barriera linguistica che si è andata a creare con il pubblico presente).

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Ora, si ignora esattamente cosa sia il pezzolone. Il pezzolone potrebbe essere… vedi tu, un sacerdote di questo culto piccionico che esisteva a San Lazzaro. Oppure, pare però da alcuni studi più recenti che il pezzolone sia un’ antica misura bolognese: esisteva il braccio, la pertica e il pezzolone, che grosso modo…

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Francesco Guccini – Opera Buffa / Anno di pubblicazione: 1973 / Genere: Folk