Sanremo 2022: le nostre Pagelle della Prima Serata [VIDEO]

Tutto il meglio e il peggio della prima serata di Sanremo!

Condividi l'articolo

Massimo Ranieri – Lettera di Là dal Mar

Massimo Ranieri fa il suo ingresso sul palco dell’Ariston dall’alto della voce inconfondibile che ha fatto innamorare di lui più generazioni, e lo fa con una ballad dai toni folk e dall’incedere avventuroso, con un ritornello adeguatamente trionfale e un tema impegnato ed importante. Un personaggio d’altri tempi con una canzone d’altri tempi. Se piace, piace. Altrimenti…

Voto: 6.5

Mahmood e Blanco – Brividi

Mahmood e Blanco proprongono una delicata ballata a tema amoroso con un arrangiamento essenziale e molto incentrata sull’interazione e sull’intonazione delle due delicate voci. Un pezzo che può funzionare benissimo su un certo tipo di mercato “romantico”, ma che per il resto colpisce davvero poco.

Voto: 7

Ana Mena – Duecentomila Ore

Ana Mena porta il primo pezzo veramente dance della serata, con un accento immancabilmente latino e che, inutile girarci intorno, sa molto di tormentone estivo. Insomma, e senza volerne parlar male: esattamente quello che ci si aspetta da lei. Se siete in discoteca, e se vi sembra che sia agosto e non febbraio, sparatelo a palla.

LEGGI ANCHE:  Sanremo 2022: la classifica dopo il voto del pubblico (e il riassunto) [LISTA]

Voto: 6

Rkomi – Insuperabile

Rkomi si presenta sul palco dell’Ariston con un rap rock energico ma anche a suo modo raffinato, distinguendosi piuttosto dalla media dei cantanti della prima serata. Il pezzo ha ciò che serve per farsi cantare ma di certo non si pone in maniera troppo sconvolgente. Un brano che comunque può funzionare con più platee.

Voto: 7.5

Dargen D’Amico – Dove Si Balla

Dargen D’Amico porta una canzone dai decisi toni dance, annunciati del resto già dal titolo, di appeal sicuro e che strizza un’occhiolino all’ipop posandosi su ritornello molto indie e memorabile. Un altro brano, grazie al cielo, lontano dai cliché dei pezzi amorosi e lamentosi del Festival, che merita di sicuro più di un ascolto.

Voto: 7.5

Giusy Ferreri – Miele

La sempreverde Giusy Ferreri affida la sua voce tutta particolare ad una canzone con un bel ritmo ed un’atmosfera poetica ma anche un po’ jazz, con un ricorrente intermezzo orchestrale che impreziosisce il tutto ma l’idea del megafono che, forse perché tenuto scorrettamente, rema un po’ contro. Tutto sommato, un pezzo interessante.

LEGGI ANCHE:  FantaSanremo: quello che c'è da sapere su "Papalina" e Zia Mara

Voto: 7.5

Continuate a seguirci su LaScimmiaSente