James Franco e le accuse di abusi: l’attore patteggia per 2 milioni di dollari

Così si conclude il caso delle accuse di abusi riguardante James Franco

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James Franco risolve il processo a suo carico con un patteggiamento

Così si risolve il caso delle accuse di abusi sessuali imputate a James Franco: un patteggiamento. Una soluzione classica che, in questa circostanza, sembra aver trovato tutti d’accordo. Chiaramente, il processo rimane uno degli eventi più noti dell’onda #MeToo. E anche se legalmente potrebbe essere tutto risolto, ciò non significa che la cosa sarà dimenticata.

Due studentesse della scuola di recitazione di Franco, Studio 4, lo hanno denunciato nel 2019. L’accusa: “Aver creato un sistema di giovani donne soggette allo sfruttamento sessuale nel nome della recitazione”. Secondo costoro, Sarah Tither-Kaplan e Toni Gaal, Franco abusava della sua posizione convincendo le ragazze a prendere parte a scene di sesso e promettendo ruoli nei film.

La difesa, naturalmente, nega tutto. E anche ora che un accordo è stato raggiunto, i toni non sono tanto quelli di una ammissione quanto quelli di una volontà di conciliazione: “Mentre i difensori continuano a negare le accuse [insite] nella denuncia, riconoscono che le querelanti hanno sollevato importanti questioni“.

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“Questo è un momento critico per focalizzarsi sui maltrattamenti verso le donne a Hollywood. Tutti concordano sulla necessità di assicurarsi che nessuno nell’industria dell’intrattenimento – a prescindere da sesso, razza [etnia], religione, disabilità, background, genere o orientamento sessuale – subisca discriminazione, abusi o pregiudizi di sorta“.

Dei due milioni di dollari promessi in patteggiamento, Sarah Tither-Kaplan ne riceverà circa 700mila mentre Toni Gaal ne avrà poco più di 200mila. Questo, senza contare le spese detratte per i legali. Il resto andrà diviso equamente tra gli altri studenti di Studio 4 coinvolti nella class action.

Fonte: BBC