Tom Morello: le dure reazioni all’assalto di Capitol Hill

Tom Morello ne ha per tutti

Tom Morello
Tom Morello nel video "Unfuck the World" dei Prophets of Rage. Credits: Prophets of Rage / YouTube
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Tom Morello sarcastico senza pietà con i manifestanti pro-Trump

Se c’è uno del quale non poteva mancare l’opinione dopo quanto accaduto a Washington, è Tom Morello. Il chitarrista e leader de-facto dei Rage Against the Machine non ha mai nascosto la sua antipatia per Donald Trump; né il proprio disprezzo per i sostenitori del presidente uscente.

Per la precisione, il musicista si è detto basito l’anno scorso, durante la campagna elettorale che ha poi visto la vittoria di Biden, nell’assistere ad alcuni pro-Trump che, nelle strade, ballavano sulle canzoni dei RATM. Segno che evidentemente non ne avevano colto il significato.

Dopo l’invasione del Congresso, Morello ha espresso la propria contrarietà a quanto stava avvenendo, ponendo l’accento su ciò che sarebbe accaduto se a protestare ci fosse stata della gente di colore. Inutile ricordare che i facinorosi erano tutti bianchi, che pure sventolavano diverse bandiere confederate.

 
 
 
 
 
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“Ecco la sicurezza della capitale quando i manifestanti neri erano per le strade di [Washington] DC. #TiFaPensare” dice il chitarrista, postando la foto di tanti militari in assetto anti-sommossa. Gli risponde anche Serj Tankian dei System of a Down: “Sì, giusto? [Right?]”.

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Segue la foto di uno dei “looter” che hanno fatto razzia all’interno del Congresso. Costui si porta via un podio, come nota guistamente Morello: “Senza venir sparato, trattato col gas lacrimogeno o gettato in un furgone della polizia senza contrassegno”. Difficile dargli torto.

Infine condivide un post dello scrittore e analista politico Yousef Munayyer. Che dice: “Spendiamo 750 miliardi l’anno per la ‘difesa’ e il centro del governo americano è caduto in due ore sotto la dinastia delle papere e il tizio con il bikini da Chewbecca“. Niente da eccepire.

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