Giulio Macaione, l’intervista all’autore di F***ing Sakura

Grazie a Panini Comics, abbiamo avuto la possibilità di intervistare Giulio Macaione, l'autore di F***ing Sakura

Giulio Macaione
Una scena di F***ing Sakura, Vol 1, copyright Panini Comics
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All’interno della cornice del Lucca Changes, questa nuova versione del Lucca Comics and Game, abbiamo avuto l’opportunità e il privilegio di intervistare Giulio Macaione, l’autore di F***ing Sakura, che oggi arriva in fumetteria con il secondo volume, quello conclusivo.

Avendo a disposizione l’autore della storia (qui trovate la nostra recensione del primo volume e qui quella del secondo), gli abbiamo chiesto di raccontarci come e perché è nato F***ing Sakura:

Allora sicuramente è nato come un pretesto per disegnare il Giappone. Voleva proprio essere un diario di viaggio per far vedere quelli che sono stati i miei viaggi. Poi ho pensato a due personaggi molto diversi per approfondire due aspetti e due visioni del Giappone. Perché comunque io sono andato con una conoscenza di base della cultura nipponica perché come José sono cresciuto a pane e cartoni animati giapponesi. Però in realtà il Giappone è tanto altro. Non è solo cultura pop, per cui ci sono tutta una serie di aspetti che poi mi hanno sorpreso e forse mi sono piaciuti anche di più di quelli che conoscevo già.

Giulio Macaione
Il Giappone in F***ing Sakura, di Giulio Macaione, copyright Panini Comics

Il vaccino alla nostalgia dei viaggi

Preparandoci per l’intervista a Giulio Macaione abbiamo notato come molti di coloro che hanno letto F***ing Sakura hanno trovato in quelle pagine una sorta di panacea per questo periodo in cui i viaggi sono preclusi.

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Ieri ho ricevuto il secondo volume di F***ING SAKURA, che si intitola Dancing with myself e chiude la storia di questa vacanza in Giappone così importante per i due protagonisti. Sarà in vendita da domani 29 ottobre e fino al 5 novembre, se lo acquistate in fumetteria o sul sito @panini_comics, avrete in regalo un’etichetta per la vostra valigia, per i viaggi che sicuramente torneremo a fare presto. Domani alle 18:00 in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Panini Comics Italia lo presenterò con i miei editor e brinderemo insieme all’uscita, voi siete tutti invitati a unirvi e partecipare con le domande che potrete fare commentando. Intanto, buona lettura! 🇯🇵🌸⛩ • • #fuckingsakura #giuliomacaione #macaione #paninicomics #dancingwithmyself #lauraguglielmo #graphicnovel #fumetto #comics #bd #comic #newbook #nuovolibro #libridaleggere #bookstagram #instabooks #luccacomicsandgames #japan #giappone #sakura #travel #trip

Un post condiviso da Giulio Macaione (@giuliomacaione) in data:

È una cosa che mi rende proprio felicissimo, perché è uscito in piena pandemia, quando venivamo dal primo lockdown e non era ancora possibile viaggiare. Per cui, sicuramente viaggiare con l’immaginazione è già qualcosa. Oltretutto mi ha scritto tanta gente che aveva programmato un viaggio in Giappone che è saltato causa Covid. Per cui diciamo che un po’ l’hanno vissuto come il loro viaggio mancato. Questa cosa mi ha fatto estremamente piacere. Viaggiare è una cosa importante, rivelatoria e liberatoria. Per cui far viaggiare qualcuno con un fumetto è assolutamente un privilegio.

Giulio Macaione e le anime del Giappone

In F***ing Sakura un ruolo privilegiato lo ha, naturalmente, il Giappone, che si presenta come una sorta di protagonista aggiunto.

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Quando Giulio Macaione ci ha detto di esserci stato, come turista, gli abbiamo chiesto se le sue aspettative sono state ripagate. Ecco quello che ci ha detto:

Avevo immagazzinato così tante informazioni su quella che è la cultura giapponese da tutte le opere che ho letto e che ho guardato che, quando sono andato in Giappone, è stato come a casa. Una casa in cui non ero ancora stato.

In generale tutte le aspettative sono state confermate e forse anche superate. A cominciare dai sakura.

Io sono andato la prima volta in piena fioritura dei ciliegi e ero convinto che tutte queste piogge di ciliegi che vediamo nei cartoni animati e nei fumetti fossero un po’ un’esagerazione.

In realtà è così. Quando mi son trovato in un viale, con questi petali che cadevano dall’alto, sembrava quasi che volassero, effettivamente mi sono detto: ah, allora non era un’esagerazione.

Ma devo dire che anche il modo di comportarsi dei giapponesi… la rappresentazione dei manga è molto più realistica di quanto non pensassi.