F***ing Sakura | Recensione in anteprima del graphic novel di Giulio Macaione

F***ing Sakura è il nuovo lavoro di Giulio Macaione per Panini Comics: ecco la recensione in anteprima

F***ing Sakura
© 2020 Giulio Macaione
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Arriverà il 4 Giugno F***ing Sakura, il primo volume del Graphic Novel di Giulio Macaione ed edito da Panini Comics.

Un Graphic Novel che riflette sui nostri tempi, su quanto sia difficile ragionare in termini di coppia e “relazioni” in un mondo che sembra correre sempre troppo veloce.

Scheda Tecnica

  • Data di uscita: 4 Giugno
  • Pagine: 96
  • Prezzo: 15,00 euro
  • Formato: Cartonato, 17×26 cm
  • Casa editrice: Panini Comics
F***ing Sakura
© 2020 Giulio Macaione

L’autore

F***ing Sakura è la nuova opera di Giulio Macaione, autore cresciuto a Palermo e poi trapiantato a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Nel 2005 debutta con MORTéN, che viene poi seguito da opere come The Fag Hag e Innamorarsi a Milano. Poi,nel 2016 si fa conoscere più apertamente al grande pubblico con Basilicò e Stella di Mare. Nel 2018, invece, esce Alice: From Dream to Dream, titolo pensato per il mercato statunitense e nominato dalla New York Public Library tra i Best Book for Teens.

F***ing Sakura, la trama

José e Cloe stanno salendo sull’aereo che li porterà in Giappone, terra che il ragazzo di origini messicane ha sempre sognato visitare.

Ma proprio sull’aereo i due cominciano subito a litigare, mostrando ad altri ignari passeggeri quanto possa essere difficile mantenere una relazione anche dopo 8 anni.

José, beta-tester di videogiochi con l’animo da otaku e Cloe, influencer e dipendente dai social, finiscono con il lasciarsi proprio sull’aereo.

Arrivati in terra nipponica i due si dividono e mentre José ha la sensazione di essere capitato dentro il suo viaggio dei sogni, Cloe dovrà imparare a cavarsela da sola, senza correre il rischio di rovinare la sua reputazione sui social.

© 2020 Giulio Macaione

F***ing Sakura, la recensione

Il Graphic Novel edito da Panini Comics è una lettura estremamente piacevole, che rappresenta tanto un piacere per gli occhi, quanto un buon prodotto a livello narrativo.

F***ing Sakura racconta la storia tra due persone che in un determinato momento della loro vita si sono incontrati e si sono scelti: ora, anni dopo, quelle stesse persone faticano a riconoscersi, ad accettarsi e il loro rapporto sembra essere scandito solo dai tanti litigi in cui si perdono.

In questo senso questa opera riflette in maniera puntuale e mai leggera sulla difficoltà dei rapporti in questo presente che corre sempre avanti, che punta alla dimostrazione del risultato più che al risultato stesso.

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In un mondo dove sembra farla da padrone un senso di soverchiante egoismo e dove l’indifferenza è diventato quasi il mare comune dove l’umanità cerca di rimanere a galla, la storia di José e Cloe è quello di due persone che vogliono pensare al proprio bene, al benessere personale. O almeno così sembra a un primo sguardo.

Da una parte una ragazza che è più interessata a parlare con i suoi follower e preoccupata a rendere valida la sua reputazione di personaggio pubblico sempre allegro; dall’altro un ragazzo che nel mondo degli anime e dei manga ha trovato il proprio posto nel mondo quando si sentiva un’escluso e che non sa più riconoscere nella ragazza al proprio fianco la complice con cui si era sentito a casa.

Lo stile di Giulio Macaione

A livello narrativo F***ing Sakura è un graphic novel che irretisce immediatamente sin dalle prime pagine. A catturare subito lo sguardo è, senza dubbio, lo stile di Giulio Macaione. Il tratto dell’autore è vivace, ma anche preciso, dando spesso allo spettatore la sensazione di star guardando delle immagini in movimento, delle fotografie che riescono senza sforzo a dare la sensazione di realtà.

La resa tecnica, aiutata da colori accesi e lucidi che restituiscono l’idea di un Giappone vivo e pulsante, coopera a costruire un profondo senso di empatia che accompagna il lettore pagina dopo pagina, facendolo smarrire in una storia estremamente interessante, ma anche valida dal mero punto di vista estetico. Soprattutto nella resa delle espressioni dei volti e nelle figure umane, Macaione dimostra di avere un talento non così scontato che già da solo merita il prezzo di copertina.

F***ing Sakura
© 2020 Giulio Macaione

Il paradiso degli otaku

Protagonista aggiunta, Tokyo così come il profilo del Giappone stesso, è una presenza tentacolare, quasi ingombrante che riempie i quadri di Macaione.

Una città viva, che vive a prescindere dai suoi cittadini e che diventa teatro ma anche sfida per i due protagonisti di questo graphic novel.

Leggendo F***ing Sakura si ha la sensazione che José e Cloe si trovino davanti a due Tokyo differenti. Quella di José è fatta di colori, di gadget, di scene che sembrano essere state vomitate direttamente dai migliori cartoni animati anni ’80. Una Tokyo quasi paradisiaca, con palazzi che si allungano verso il cielo e schermi su cui si riflettono i personaggi iconici per gli appassionati, come Sailor Moon.

F***ing Sakura
© 2020 Giulio Macaione

Al contrario, Cloe si muove per la Tokyo più mondana: quella dei karaoki e dei pub, mentre cerca di combattere la paura e insieme la nostalgia di trovarsi da sola con se stessa, una persona diventata personaggio per i social, per il lavoro su Instagram.

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Ma anche una ragazza che deve reinventare se stessa, che deve imparare a conoscersi di nuovo, come dimostra il taglio di capelli che la protagonista si concede non appena realizza di essere da sola.

F***ing Sakura, di razzismo e solitudine

Mentre riflette sulla difficoltà delle relazioni nel nostro contesto storico, Giulio Macaione sfiora in questo primo volume anche temi che non sono così leggeri come lascerebbe intuire l’uso di colori pastelli che rimandano la sfumatura rosa dei ciliegi in fiore.

Si comincia con una riflessione sul razzismo: José si lamenta dell’atteggiamento subito durante i controlli di sicurezza in aeroporto, di come la sua pelle scura e il suo aspetto trasandato siano sempre motivo di controlli su controlli. Da qui scaturisce un primo litigio con Cloe che cerca di sminuire la questione: ma come José le fa notare, lei con la sua pelle bianca e l’aspetto “normale” non può capire come ci si sente, cosa significhi essere guardato come se fosse un malvivente ad ogni viaggio. In questi giorni in cui gli Stati Uniti stanno bruciando proprio per via del razzismo, questa riflessione sembra più attuale che mai.

Un altro tema che emerge dalle pagine è quello della solitudine: intesa soprattutto come quel senso di incomprensione e tristezza che si prova pur essendo all’interno di coppia, pur avendo una persona da poter sfiorare allungando semplicemente un braccio. Ma questo rapporto che è descritto in F***ing Sakura è un rapporto dove anche ad avvicinare la mano sembra di trovare solo quel vuoto da cui si voleva scappare.

Conclusioni

Questo primo volume di F***ing Sakura rappresenta una lettura che è un po’ un colpo di fulmine: complice la resa tecnica davvero straordinaria e la matura consapevolezza dei temi trattati così come del world building fanno sì che questo lavoro di Giulio Macaione sia un titolo assolutamente da non perdere.

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