La Tempesta Perfetta – La Vera Storia dietro al film con George Clooney

Per celebrare il ventennale dall'uscita di La Tempesta Perfetta, abbiamo deciso di raccontarvi la vera storia dell'Andrea Gail e del suo naufragio

La Tempesta Perfetta
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La Tempesta Perfetta è un film del 2000 diretto da Wolfang Petersen con protagonisti George Clooney e Mark Wahlberg. Narra le vicende, realmente accadute, di un gruppo di pescatori che, nell’ottobre del 1991, si imbatté in una tempesta epocale dalla quale nessuno fece ritorno. Questa storia ispirò il romanzo, dal titolo omonimo a quello del film di Sebastian Junger del 1997, dal quale è direttamente tratta la sceneggiatura del film. In occasione del ventennale dell’uscita del film abbiamo voluto rendere omaggio all’equipaggio dell’Andrea Gail, raccontandovi la vera storia.

La Tempesta Perfetta: La vera storia dell’Andrea Gail

L’equipaggio dell’Andrea Gail, peschereccio costruito nel 1978 e di proprietà di Robert Brown e capitanato da Frank Tyne, salpò da Gloucester Harbor in Massachusetts il 20 settembre 1991, per dirigersi al largo del Canada, a caccia di pesci spada.

Oltre un mese dopo, il 26 e 27 ottobre, la nave tornò a casa con un pessimo risultato in quanto a pescato. Fece rifornimento di viveri e carburante e ripartì immediatamente in direzione di Flemish Cap.

L’equipaggio era a conoscenza delle pessime previsione meteorologiche, in quanto tipiche dei mesi autunnali. Difatti in quel periodo dell’anno capita spesso che le masse d’aria fredda provenienti dal Canada si scontrino con le alter temperature dell’Atlantico causando tremende tempeste.

Quell’anno tuttavia, furono addirittura due i fenomeni tempestosi che si formarono e che si fusero con il Nor’easter  Grace (cicloni dalla forza mista, calda e fredd), in arrivo dai tropici. Questo generò una delle tempeste più epocali mai registrate con onde alte oltre 30 metri e con venti che soffiavano a 165 Km/H.

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L’equipaggio dell’Andrea Gail non poteva sapere ovviamente quanto fosse tremenda la situazione e decise di sfidare le “normali” tempeste dell’Oceano. Nel film possiamo vedere come la causa che spinse i pescatori ad affrontare la violenza della natura fu la rottura della macchina del ghiaccio, cosa che però non accadde davvero.

L’Andrea Gail era infatti in viaggio già da tre giorni quando si imbatté nella Tempesta Perfetta. Questo incredibile fenomeno atmosferico prese questo nome a seguito di una conversazione tra Junger e il meteorologo Robert Case. Questa espressione inglese sta a indicare sia il fenomeno atmosferico che, gergalmente, qualsiasi situazione aggravata da circostanze straordinarie. In Nomen Omen, come si suol dire.

Le ultime coordinate note del peschereccio che Tyne rivelò a Linda Greenlaw, capitano della Hannah Boden, nave di proprietà della stessa compagnia dell’Andrea Gail, furono 162 miglia ad est di Sable Island. Secondo quanto riportato da Junger nel suo libro, le ultime parole che Tyne disse via radio furono È cominciata, ragazzi, è lei. Nessuno ne uscì vivo e nessun corpo venne mai ritrovato. Gli unici resti dell’Andrea Gail furono il radiofaro ed altri rottami vari, ritrovati il 6 novembre successivo a Sable Island, in Nuova Scozia.

Differenze tra film e Storia Vera e dettagli tecnici

Nel film vediamo come esiste un’altra imbarcazione alla mercé della tempesta. Si tratta della Mistral, piccola barca a vela, il cui equipaggio riuscì a chiedere aiuto e venne salvato da un elicottero della Guardia Nazionale dell’Aeronautica.

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Tuttavia nella realtà la barca, che si chiamava Satori, non chiese mai aiuto, ma venne salvata da un elicottero della Guardia Costiera degli Stati Uniti. Il mezzo si era alzato in volo per salvare un pescatore giapponese al largo delle coste del New Jersey.

La missione non ebbe successo e il nipponico venne soccorso in seguito da una nave cargo romena. L’elicottero, che tentò invano anche di aiutare l’Andrea Gail, fu poi abbandonato dall’equipaggio a causa della violenza della tempesta. Dei 5 membri del mezzo volante, 4 si salvarono dopo 6 ore passate nelle acqua gelide dell’Oceano, di uno si persero le tracce.

Per quanto gli effetti speciali e le scene in mare aperto siano molto credibili, quasi tutte le sequenza marine del film vennero girate in studio con l’ausilio di strumenti atti a ricreare il mare in tempesta e il vento. Per le sequenze che mostrano la potenza della tempesta sono state utilizzate immagini di repertorio di due uragani.

L’uragano Grace, quello che colpì la reale Andrea Gail e l’uragano Floyd, che si abbatté sulle coste delle Bahamas nel 1999. Le scene nelle quali vediamo la vita a bordo del peschereccio sono state create girando a bordo della Lady Grace, un’imbarcazione molto simile all’Andrea Gail originale.

Conoscevate questa storia? Amate La Tempesta Perfetta? Fatecelo sapere nei commenti.

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