Moltissimi volti noti del mondo del cinema, della televisione o dello sport si stanno muovendo per dare il loro contributo nella battaglia al razzismo, innescata dopo l’omicidio di George Floyd, il giovane afroamericano soffocato da un poliziotto in pieno giorno a Minneapolis. In molti partecipano attivamente ai cortei di protesta organizzati in tutto il mondo, come John Boyega o Sophie Turner, moti altri invece compiono gesti simbolici utilizzando la cassa di risonanza proveniente dai social network. Questo è il caso di Johnny Depp (Leggi qui la nostra classifica delle sue migliori interpretazioni) che, da pochi mesi presente su Instagram, ha deciso di dedicare una canzone molto significativa a George Floyd e a tutto il movimento del Black Live Matter in generale.
L’attore protagonista di Edward Mani di Forbice ha infatti cantato The Times They Are A-Changin, pezzo storico di Bob Dylan, scritto pochi giorni prima dell’assassinio del presidente Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963.
Questa canzone di Dylan si applica al Covid-19, inoltre, si applica fortemente all’immagine della morte di George Floyd, impressa per sempre nelle nostre menti – scrive Depp su Instagram – Per me, si applica al momento in cui ci troviamo, si applica al momento in cui eravamo in 1963, si applica ad ogni cosa prima, ad ogni cosa da allora e ad ogni cosa che sarà.
Il brano è stato eseguito un paio di settimane prima che la nostra paralisi collettiva fosse resa completa dalle immagini del nostro collega umano George Floyd che veniva crudelmente e brutalmente torturato a morte in diretta TV. Prendiamoci un momento per ricordare l’eroe sacrificale George Floyd e guardare con speranza ai cambiamenti che la sua tragica morte porterà.
Cosa ne pensate di questo immortale brano di Bob Dylan? Cosa pensate delle parole utilizzate da Johnny Depp per accompagnarlo?