Come sta andando The Irishman? Cosa significano i dati sulle visualizzazioni

Secondo uno studio il 18% degli utenti che ha provato a vedere The Irishman il giorno dell'arrivo su Netflix, l'ha terminato. Cosa significa?

The Irishman
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The Irishman, l’ultimo lavoro di Martin Scorsese, è da qualche giorno disponibile su Netflix. Il gigante dello streaming ha infatti prodotto il film del regista di Taxi Driver e l’ha distribuito in poche sale e solo per pochi giorni.

Il resto del mondo ha dovuto attendere di vederlo sulla piattaforma della grande N. Nel momento dell’uscita, le prime critiche mosse a The Irishman sono state quelle di essere un film lungo e noioso e che molte persone non hanno avuto la voglia o il tempo di vedere tutto d’un fiato.

Queste critiche, unite alla sensazione che in molti interrompessero più volte le 3 ore e mezza di pellicola, sono state parzilmente smentite. Difatti il 18% dell’utenza statunitense, circa 750 mila persone, è riuscita a iniziare e finire il film nelle prime 24 ore dal suo rilascio sulla piattaforma, seppur mettendo diverse volte in pausa.

Risultato non assolutamente nuovo, sebbene ragguardevole, se si prendono in considerazione i film originali Netflix. Difatti per Birdbox, pellicola post apocalittica con Sandra Bullock, il risultato era stato di poco superiore.

Questo confronto vi dice niente?

Se avete consultato la nostra classifica dei prodotti Netflix più visti dell’anno, saprete benissimo che Birdbox detiene il titolo come film originale più visualizzato del 2019. L’opera con Sandra Bullock è stato infatti in grado di collezionare ben 80 milioni di views!

The Irishman è uno di quei film che si parlerà per anni, la quadratura del cerchio del gangster movie di Scorsese, che fino ad adesso sta raggiungendo numeri clamorosi, essendo il primo film di tale portata a terminare su Netflix, con le oltre 17 milioni di visualizzazioni totali negli States.

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Basterà tutto questo a trainarlo fra i film più visti dell’anno?

Come Netflix misura il successo dei suoi prodotti

Per capire i numeri resi disponibili da Netflix bisogna prima di tutto comprendere come Netflix misura il successo dei propri prodotti. Le prime valutazioni vengono tendenzialmente elaborate dopo i primi 7 gioni dalla release.

Successivamente il dato viene rivisto definitivamente allo scoccare del ventottesimo giorno. Quattro settimane sono quindi il lasso di tempo che l’azienda ritiene opportuno per valutare il reale livello di gradimento suscitato dal prodotto.

Quando parliamo di “serie e film più visti del 2019” non facciamo dunque riferimento alle visualizzazioni generate nei 365 giorni, ma di quelle generate durante i primi 28 giorni di permanenza sulla piattaforma.

Oltre a ciò, dobbiamo considerare l’unità di misura utilizzata. Netflix diffonde i suoi dati basandosi sul numero di account che hanno visualizzato i prodotti presi in esami. Gli utenti sono suddivisi in tre categorie:

  • Starters: coloro che vedono due minuti del prodotto, sia esso film o serie;
  • Watchers: coloro che ne vedono il 70%;
  • Completers: coloro che vanno oltre il 90%.

I dati diffusi da Netflix fanno tendenzialmente riferimento alla seconda categoria.

Come sta procedendo The Irishman?

Per avere una risposta definitiva riguardo l’effettivo successo di The Irishman sulla piattaforma dovremo quindi aspettare almeno la Vigilia di Natale. Possiamo però già da ora fare un confronto con i dati dei primi giorni stimati da Nielsen Media Reasearch (quindi NON su numeri resi pubblici da Netflix).

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Secondo l’agenzia, Bird Box nella prima settimana avrebbe tenuto davanti allo schermo circa 26 milioni di account americani (45 nel mondo). Considerado i 17 milioni di The Irishman (con picco giornaliero di circa 900mila) nei primi 5 giorni, possiamo supporre che le chance di De Niro e soci di ambire al record siano piuttosto scarse.

Altrettanto difficile sembra la rincorsa a Murder Mystery (secondo miglior risultato del 2019 con 73 milioni in 4 settimane). Secondo quantò dichiarato da Netflix all’epoca, il film con Adam Sandler e Jennifer Aniston collezionò infatti ben 13 milioni di account statunitensi durante i primi tre giorni (30 milioni nel mondo).

Considerando che all’appello mancano ancora i dati di questo weekend e i numeri provenienti dal Vecchio Continente, non possiamo però escludere il film di Scorsese dalla corsa al terzo posto, attualmente occupato da Triple Frontier con 52 milioni di account conquistati nel mondo.

Come finirà la corsa? Non ci resta che aspettare e vedere! Se volete farvi un’idea anche dei numeri generati al cinema, vi consigliamo di recuperare il nostro approfondimento a tema.

Scriveteci cosa ne pensate e continuate a seguirci su LaScimmiaPensa.com.

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