Buon compleanno Robert Downey Jr.: uomo, attore e supereroe
Da ormai 11 anni il nome di Robert Downey Jr. si associa immediatamente al volto di Tony Stark e al supereroe Iron Man. Grazie alla sua interpretazione, al suo carisma e a un film ben scritto la carriera di Robert Downey Jr. è tornata ai fasti di un tempo superando ogni più rosea previsione.
Infatti, la vita dell’attore sembra un viaggio nelle montagne russe del successo e della depressione. Robert è praticamente nato e cresciuto al cinema e come bambino prodigio è stato risucchiato nello star system che spesso annienta e distrugge chi lo frequenta, soprattutto in così giovane età.
Attore precoce
Robert Downey Jr. nasce il 4 aprile del 1965 e a 5 anni debutta con una piccolissima parte nel film Pound, scritto e diretto dal padre Robert Downey Sr. Negli anni ’80, in età adolescenziale, è già una star e a 20 anni recita anche nel cult La Donna esplosiva diretto da John Hughes.
Tra il 1985 e il 1986 partecipa al Saturday Night Live, una delle fucine di talenti più popolari negli Stati Uniti d’America interpretando diversi personaggi e facendo ridere il pubblico.
La discesa nel mondo della droga
I 20 anni di Robert Downey Jr. corrispondono a uno dei momenti più alti della sua carriera. L’attore non regge il peso e si fa affascinare dal tunnel della droga. Lui stesso racconta che assumeva droga quando finiva di lavorare e nei week-end, come se fosse normale e non più per uno sballo saltuario.
Il primo ruolo da protagonista di Downey sul grande schermo è quello di un affascinante donnaiolo in Ehi… ci stai? (1987), una commedia romantica con Molly Ringwald, scritta e diretta da James Toback. La sua performance rivoluzionaria arriva nel 1987 con Al di là di tutti i limiti (1987), in cui è co-protagonista con Andrew McCarthy. Downey interpretava un cocainomane di nome Julian.
A proposito di Al di là di tutti i limiti, Downey dice:
“Con Al di là di tutti i limiti è cambiato tutto. Stavo interpretando questo tipo drogato, e, per me, il ruolo era come il fantasma del Natale futuro. Il personaggio era un’esagerazione di me stesso. Poi le cose sono cambiate e, per certi versi, sono diventato un’esagerazione del personaggio. Questo è durato molto più a lungo di quanto fosse necessario.”
Il fallimento della riabilitazione e i successi di carriera
Poco dopo seguì un periodo di riabilitazione dalla droga, ma le lotte di Downey con le droghe e l’alcol sarebbero continuate. Eppure, la sua carriera ha continuato a progredire. All’inizio degli anni ’90, Downey si guadagna la reputazione di attore acclamato dalla critica. Si guadagna gli elogi per la sua svolta comica nei panni del produttore di soap opera in Bolle di sapone (1991), con Sally Field, Kevin Kline e Whoopi Goldberg. Un’ulteriore adorazione per lui arriva quando ottiene un ruolo in America oggi (1993), il film corale osannato dalla critica diretto dal grande Robert Altman.
E nel 1993 arriva l’apice del successo di Robert Downey Jr., il punto più alto della sua carriera, ovvero la nomination all’Oscar per l’interpretazione di Charlie Chaplin nel film Chaplin (1992) diretto da Richard Attenborough. Ma già Downey Jr. si era incollato addosso la reputazione di personaggio travagliato e controverso di Hollywood. Da lì a poco avrebbe avuto anche un figlio con l’attrice, che aveva sposato, Deborah Falconer. Ma l’ombra della droga e dell’alcool non lo hanno abbandonato.
Il collasso
Nel giugno 1996, l’attore viene fermato dalla polizia dopo aver guidato nudo nella sua Porsche su Sunset Boulevard, era in possesso di cocaina, eroina e una pistola 357 Magnum. Meno di un mese dopo, e solo poche ore prima di essere accusato in tribunale, Downey viene trovato svenuto in casa di un vicino di casa. Negli anni successivi, la vita di Downey si riempie di errori che servono a titoli di testa a giornali e TV. L’attore passa così 12 mesi in prigione e torna alla riabilitazione – dalla droga – senza successo. Nel novembre 2000, Downey viene nuovamente arrestato, questa volta in una camera d’albergo di Palm Springs, dove viene scoperto con la cocaina e vestito da Wonder Woman. Viene quindi accusato di possesso di droga. Il processo di Downey, originariamente fissato per la fine di gennaio, è stato ritardato per diversi mesi, mentre i suoi avvocati continuavano a negoziare con i pubblici ministeri.
Nel marzo 2001, le due parti non riescono a raggiungere un patteggiamento e il caso viene fissato per un’udienza preliminare alla fine di aprile. Viene riportato che il 24 aprile 2001, Downey viene arrestato nuovamente per essere stato trovato sotto l’influenza di uno “stimolante” non legale. A causa di questo ultimo arresto l’attore ha perso il suo ruolo nella serie TV Ally McBeal per la quale aveva anche vinto dei premi. Inoltre la moglie, Falconer, gli ha fatto causa per divorzio nel 2004.
Sulle montagne russe
A questo punto, la vita di Robert Downey Jr. sembra sgretolarsi tra le sue mani. Per sua fortuna, nel 2003, Susan Levin si è innamorata di lui e lo supporta fino a sposarlo nel 2005. Insieme fanno due figli e da allora Robert sembra dire basta alla vita sregolata. L’attore inizia a lavorare con più continuità al cinema lavorando a film come Kiss Kiss Bang Bang, Good Night, and Good Luck, A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare, Zodiac. Realizza ben 11 film tra il 2005 e il 2007. In soli due anni riesce a mettersi in piedi. A quel punto le montagne russe continuano a salire quando Jon Favreau chiede insistentemente ai Marvel Studios di prendere Robert Downey Jr. per il suo Iron Man del 2008. Favreau è fermamente convinto che lui fosse la scelta giusta.
Il resto è storia: Robert Downey Jr. è uno degli attori più pagati del cinema ed è il protagonista indiscusso di uno dei franchise più redditizi di sempre. Oltre ad Iron Man e i film Marvel Studios, Downey Jr. ha portato al cinema il personaggio di Sherlock Holmes e nel 2009 fu candidato all’Oscar per il suo ruolo in Tropic Thunder.