La cicatrice di Harry Potter in realtà non è una saetta

Un utente di Twitter, analizzando la forma del segno sulla fronte del mago, è giunto ad una conclusione che ha lasciato a bocca aperta numerosi fan.

Harry Potter
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Nonostante la prima apparizione di Harry Potter risalga al 1997, ancora oggi ci si interroga su simbolismi e curiosità presenti all’interno della saga creata da J. K. Rowling. Fra le tante immagini che ancora non hanno una spiegazione c’è la cicatrice sulla fronte del mago.

Come si sa dal primo libro: Harry Potter e La Pietra Filosofale, Harry era un bambino con: «un viso sottile, ginocchia nodose, capelli neri e occhi verde chiaro. Portava un paio di occhiali rotondi, tenuti insieme con un sacco di nastro adesivo… L’unica cosa che a Harry piaceva del proprio aspetto era una cicatrice molto sottile sulla fronte, che aveva la forma di una saetta.»

Per tanto tempo molti hanno creduto che la forma a saetta fosse un riferimento alla mitologia greca e a Zeus, il sovrano degli dei. Tuttavia la Rowling in un’intervista dichiarò tutt’altro, sostenendo che dietro la cicatrice non c’era nessuna simbologia particolare:

«In tutta onestà, ha quella forma perché ho pensato fosse “cool”. Non avrei potuto far avere al mio protagonista una cicatrice a forma di ciambella»

Nonostante la spiegazione della Rowling, un utente di twitter, analizzando la forma della cicatrice di Harry Potter, ha formulato una teoria tanto curiosa, quanto plausibile.

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Come è stato spiegato all’interno della fortunata saga, il segno sulla fronte del mago è un “ricordo” lasciatogli da Voldemort. Infatti, il Signore Oscuro, all’apice del suo potere, cercò di uccidere il piccolo Harry ancora in fasce. Per farlo utilizzò il suo più potente incantesimo: l’Avada Kedavra, conosciuto come “l’Anatema che Uccide“. Ma qualcosa andò storto. Harry sopravvisse e il potente sortilegio lasciò solo una cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte. Da lì Harry Potter divenne il “Bambino che è sopravvissuto“. Ed è proprio su questo che si basa la teoria dell’utente:

«Avete notato che la cicatrice di Harry Potter in realtà non è una saetta ma è il movimento, fatto con la mano, per lanciare Avada Kedavra?»

In realtà già nel 2015 venne avanzata questa ipotesi, ma tra le numerose curiosità legate alla saga, questa era passata inosservata davanti agli occhi di numerosi fan. Gli stessi che dopo aver notato questo collegamento hanno reagito nei modi più disparati.

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Nulla di certo, ovvio, ma è comunque un “simbolismo” molto forte che renderebbe plausibile il perché di quella forma a saetta. Possibile che alla Rowling sia sfuggito questo particolare? Oppure, a distanza di tempo, ancora oggi si diverte a mantenere dei segreti su Harry Potter da regalare di volta in volta ai fan? Chissà se l’autrice farà mai definitivamente luce su questa curiosità.

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