Axl Rose: singolo inascoltabile per Looney Tunes

Axl Rose
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Fan dei Guns N’ Roses, copritevi gli occhi e tappatevi le orecchie.

Axl Rose. Rieccolo qui, una delle più grandi rockstar del suo tempo. Un artista dall’ego gigantesco che ha rovinato una delle più grandi rock band di sempre e, non pago, sta continuamente lavorando per auto-parodiarsi a dismisura. Dopo la deriva di Chinese Democracy (2008), il tanto atteso album dei Guns N’ Roses che, arrivato dieci anni dopo il precedente, ha immancabilmente deluso tutti i fan, Axl non si è fermato.

Sempre più vecchio, sempre più grasso, con sempre meno voce, nel 2016 ha sostituito Brian Johnson come voce degli AC/DC, con risultati imbarazzanti. Ora, nel 2019, trentadue anni dopo l’uscita del capolavoro Appetite For Destruction, il cantante è infine arrivato ad essere l’esatto opposto di quello che era. Ossia, una rockstar giovane, ribelle, “anti-sistema”.

Il suo nuovo singolo (se tale si può definire) rappresenta non solo la fine definitiva della sua credibilità come artista, ma anche la fine di quel rock americano anni ’80 che un tempo tanto aveva spopolato. La retorica del rock and roll legata soprattutto al “fare festa”, è qui sposata con i Looney Tunes, mascottes della Warner Bros., popolarissimi personaggi dei cartoni animati.

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La canzone è stereotipata, banale, piatta, in una parola inutile. E poco conta che sia in uno show per bambini. Anzi, anche peggio, perché significa che Axl Rose si è prestato al progetto in cerca disperata di un minimo di popolarità e di approvazione pubblica, tentando di salvarsi da una carriera in caduta libera. Naturalmente non ci è riuscito, e forse è anche meglio così.

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