Gorillaz – Recensione di The Now Now, il nuovo atteso album

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I Gorillaz da due dimensioni a tre dimensioni.

I Gorillaz di Damon Albarn tornano, a sorpresa, con un nuovo album solo a un anno di distanza dal precedente Humanz (2017). E su questo nuovo lavoro, The Now Now, ce ne sono di cose da dire.

Rispetto al lavoro precedente, e anzi, rispetto a ogni loro lavoro precedente, qui i Gorillaz non sono hip-hop. Non c’è rap, quasi per nulla, tolta la presenza di Snoop Dogg nella canzone Hollywood, cosa che comunque non riesce a trasformare neppure quella traccia in un pezzo hip-hop. Non c’è R&B, come in Humanz, e non ci sono ospiti, salvo la notevole eccezione del chitarrista jazz George Benson in Humility, la prima traccia.

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Ma in questo disco i Gorillaz sembrano aver dimenticato, o anche superato, pure le proprie origini nel panorama alternative: niente chitarre, niente tracce particolari o più sperimentali. In effetti, in questo album c’è un solo nome che emerge, ed è quello di Damon Albarn.

The Now Now potrebbe essere descritto come Humanz dei Gorillaz ma senza rap, poichè le sonorità sono vicine ed è passato appena un anno. Ma potrebbe anche essere descritto come un disco dei Blur suonato dai Gorillaz, senza Graham Coxon (che comunque qui compare come ospite in Magic City). Infine, The Now Now potrebbe essere descritto come l’album della maturità dei Gorillaz. Un album “serio”, che non necessita di derive cartoonistiche o fumettistiche tradotte in musica.

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Niente più 19/2000, per intenderci.

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Invece, abbiamo un album di alternative pop a tinte elettroniche in cui Albarn è solo se stesso, non si sforza di mascherare o atteggiare la voce: non è più 2-D. I Gorillaz non sono allora più “solo” una cartoon band, ma un gruppo musicale vero e proprio, come provano i loro recenti live shows. Dal vivo, infatti, non compaiono più delle proiezioni tridimensionali dei membri “originali” della band, come nelle loro prime storiche esibizioni. C’è Damon Albarn, e ci sono gli altri musicisti. Tutti visibili, tutti “reali”.

E poco importa che nel frattempo la storyline della band prosegua, con l’introduzione di un nuovo membro, Ace, in sostituzione di Murdoc Niccals, attualmente in prigione. L’universo del gruppo è libero di espandersi, ma qui parlano i suoni, parla la musica. E si parla di un progetto le cui dimensioni fumettistiche cominciano a stare strette ad Albarn, il quale tende infatti qui a focalizzarsi su di uno stile più compatto e diretto, meno dispersivo e per certi versi più ricercato.

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Insomma, sembra proprio che i Gorillaz stiano effettuando il passaggio dalle due dimensioni del loro concept alle tre dimensioni di una band reale.

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Anno di pubblicazione: 2018
Genere: Pop