La Scimmia Ascolta – I consigli di Aprile 2018

La Scimmia Ascolta
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Nuovo mese e nuovi consigli.

Come ogni mese arriva la nostra rubrica La Scimmia Ascolta. Le regole sono semplici, i nostri redattori de La Scimmia Sente, La Scimmia Fa consigliano alcune band ascoltate durante il mese trascorso. Questo mese ci divideremo tra il più oscuro metal al caldo Rock Blues, dal punk contemporaneo al revival indie.

Se oltre ai consigli volete ascoltare le migliori ultime novità musicali abbiamo le playlist che fanno per voi.

Portal

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Australiani sulla carta, i Portal in realtà provengono dai meandri più cupi e oscuri dell’inferno. Non si sa nulla sull’identità dei membri della band, che suona a volto coperto e ammantata di nero.

Attivi dal 1994, i Portal suonano un mix estremo di death black metal, pesantemente distorto da chitarre al limite del drone e un cantato gutturale ad opera del frontman The Curator.

Il suono generato è un buco nero.
Un marasma di feedback e distorsioni soffocante, con una voce oscura e rantolante, degna del vostro incubo più terrificante.
I brani hanno un testo a carattere fortemente esoterico, con veri e propri rituali e invocazioni di entità cosmiche, ispirate fortemente al mito di Chtulu di Lovecraftiana memoria.

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Nonostante il genere, davvero di difficile ascolto, i Portal sono considerati una band di culto, grazie anche all’aura di mistero e inquietudine intorno a loro.
Hanno un seguito numeroso, delle pubblicazioni sempre ad altissimo livello e molti riscontri positivi anche da altri artisti e bands, come Phil Anselmo, Satyricon Morbid Angel.

Con cinque album all’attivo (l’ultimo, Ion, uscito a inizio anno), la band tocca i ventiquattro anni di carriera. Noi vi lasciamo in ascolto Seepia, primo disco prodotto  dai Portal, datato 2003.
Buon Ascolto! (se ce la fate)

A cura di Piero Ercolani.

Counterfeit

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Ritrovate nell’armadio la vostra giacca nera in pelle. Si vola nell’ambiente punk per eccellenza, Londra.

Negli ultimi anni si è sentito molto parlare dei Counterfeit nella scena punk rock di Londra. Arrivando anche a contagiare l’Italia e pian piano il resto del mondo.

Il gruppo è molto giovane, nato nel 2015, per volontà del cantante Jamie Campbell Bower. Lo stesso che appare in noti film come Twilight e Shadowhunters? Si, proprio lui, però qui si parla poco di dolci storie d’amore.

Dopo la loro formazione riescono a firmare un contratto con la Xtra Mile Recordings nel 2016 e iniziano così a produrre il loro primo album. Da subito rilasciano alcune canzoni in anteprima e guadagnano immediatamente molti fans. Questo grazie a brani come Addiction, Enough e Come Get Some. Così nel 2017 esce il loro album di debutto Togheter we are stronger.

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Presentano sonorità molto particolari, a partire proprio dalla voce del cantante. Egli infatti ha un timbro molto basso, corposo e sporco, arrivando anche allo scream in diverse occasioni. Questo si appoggia su una base formata da:  chitarre molto presenti che creano ritmo e da una batteria che martella ogni colpo trovando soluzioni ingegnose che non si basano sulla classica batteria dritta, con la cassa che porta semplicemente il tempo. Questo tipo di meccanismo è ormai sentito e risentito e loro vogliono creare canzoni uniche, così sentiamo una grande varietà di tom, piatti e rullanti che suonano in modo continuo, riuscendo però a creare sempre un ottimo ritmo e accostandosi alla perfezione con il resto delle sonorità. Il tutto accompagnato da un basso che arricchisce.

Anche i testi ci hanno sorpreso positivamente. Riescono ad essere molto creativi anche sotto questo aspetto. Parlando in modo molto singolare sia di argomenti più classici quali l’amore, il rancore o la lotta, come vediamo in Get Some: She slowly pull him in whispers; Always Forever; Digging her manicured and pointed; Claws deeper into his skin; He knows there’ s nothing better than this. Ma scrivendo canzoni anche su argomenti meno comuni, come le streghe di Salem, mostri e incubi.

Questo li ha portati ad ottenere una fama immediata arrivando anche ad essere nominati negli AIM Awards per la categoria Best Live Act, vincendola, e nei KERRANG! Awards come Best British Newcomers.

Ora, dopo il primo album ed il primo tour dove hanno fatto tappa anche in Italia, sono di nuovo a lavoro. Davanti a loro si prospetta un grande futuro se continuano a stupire con il loro talento. Per ora noi ci limitiamo ad ascoltare di nuovo Togheter we are stronger, in attesa di nuova musica.

A cura di Manuel Berardinelli.

Fantastic Negrito

Fantastic Negrito

Xavier Amin Dphrepaulezz aka Fantastic Negrito nasce nel 1968 in Massachusetts. La sua vita è stata decisamente travagliata e questo ha influito molto nel suo modo di porsi verso la musica. Nato in una famiglia estremamente religiosa e con regole ferree, inizierà poi a spacciare durante l’adolescenza per mantenersi.

Verrà attratto dalla musica dopo esser venuto a conoscenza che il polistrumentista Prince incidesse ogni strumento dei suoi album. A fine anni ’90 ebbe un incidente che lo lasciò in come per ben 3 settimane.

Dopo un disco pubblicato sotto il nome di Xavier negli anni ’90, tornerà alla ribalta con il progetto Fantastic Negrito molti anni dopo. Nel 2014 pubblicò un EP dal titolo omonimo per poi far uscire The Last Days of Oakland nel 2016. L’album ha sonorità che spaziano dal blues al soul passando dal southern e il country. Il successo lo portò a vincere il Grammy come miglior album blues contemporaneo nel 2017. Fantastic Negrito ha dichiarato di voler creare una roots music alla portata di tutti.

Il nuovo album Please Don’t Be Dead uscirà il 15 Giugno.

A cura di Claudio Faccendi.

https://open.spotify.com/artist/5QXLMdpKeByOo5ypH9gT13

fantastic negrito
Genere: blues rock

Wolf Alice

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Il quartetto britannico Wolf Alice emerge nel 2013 sull’onda di una sorta di movimento di revival interno all’indie rock inglese, movimento che coinvolge anche gruppi come Royal Blood e Nothing but Thieves. Il loro sound si rifà al rock alternativo degli anni ’90, una deriva alternative che solo in parte cede il fianco ai tipici suoni indie contemporanei.

I Wolf Alice hanno pubblicato due album, My Love Is Cool (2015) e Visions of a Life (2017), quest’ultimo da noi recensito. La forza della band risiede nel loro stile rock energico e retrò, e nel carisma della cantante Ellie Rowsell. Tra le loro canzoni più celebri ci sono: Moaning Lisa Smile, Fluffy, Bros, Yuk Foo, Don’t Delete the Kisses e Beautifully Unconventional. Ma per darvi spunti migliori, noi vi consigliamo anche, dal primo album, Your Loves Whore. Uno dei migliori pezzi del 2015 (e inserito nella nostra playlist dell’8 marzo dedicata alle artiste femminili). E dal secondo album l’ingiustamente dimenticata traccia Sadboy.

A cura di Andrea Campana.

https://open.spotify.com/artist/3btzEQD6sugImIHPMRgkwV

wolf alice
Genere: indie rock