The Disaster Artist – La recensione in anteprima

The Disaster Artist - La recensione in anteprima - James Franco dirige ed interpreta la vera storia della genesi e creazione del cult movie "The Room".

The Disaster Artist Recensione
La scena di "Hey Mark"
Condividi l'articolo

The Disaster Artist – La recensione in anteprima

Può un film essere tanto brutto da diventare bello? Può uno sconosciuto qualsiasi, con un passato nebuloso ed un sacco di soldi, realizzare da solo un film e conquistare il pubblico? Se non sapessimo che la storia raccontata da James Franco in The Disaster Artist è vera e tratta dal libro dello stesso Greg Sestero, sarebbe difficile crederci.

“The Disaster Artist” narra infatti della vera storia di Tommy Wiseau, attore di scarso (anzi scarsissimo) talento ma con molti soldi nel portafogli.

Greg (Dave Franco), attore alle prime armi molto timido, conosce Tommy (James Franco) ad una lezione di recitazione. Colpito dalla scioltezza con cui si muove in scena, gli chiede se può dargli una mano ed insegnarli come stare sul palco. È solo il primo passo di una folle storia che li porterà a trasferirsi ad Hollywood per tentare la fortuna e diventare attori. I due stringono un patto, ma quando si rendono conto che il sistema li ha rifiutati decidono di fare tutto da soli. Tommy lavora ad una sceneggiatura ed assume un’intera troupe per girare The Room, da lui diretto ed interpretato.

The disaster artist - La recensione

Portato in Italia dal Torino Film Festival, The Disaster Artist è un esilarante film che sa divertire lo spettatore con i suoi personaggi e le sue situazioni strampalate; che tuttavia non teme un approccio sul tema della creazione dell’arte, dell’audacia, della perseveranza e, perché no, della fortuna.

LEGGI ANCHE:  22.11.63: save JFK! - Recensione

Dietro ad una commedia ben realizzata, Franco cela una riflessione sull’artista per nulla banale, che ricorda a tratti i temi trattati in Frank ed a cui il sottotitolo di Birdman, “L’imprevedibile virtù dell’ignoranza“, sembra calzare perfettamente. È evidente che Wiseau non sia neanche lontanamente capace di dirigere e recitare, eppure continua con grande testardaggine nella sua missione, avanzando ostinato in direzione contraria.

È evidente fin da subito l’amore nei confronti di questo cult movie da parte di Franco.

Molte scene del film originale sono state ricreate in maniera minuziosa per rendere più vera la pellicola e strizzare un occhio ai fans. Eppure resta un film perfettamente visibile ed apprezzabile, anche da chi non ha mai nemmeno sentito nominare The Room.

Una commedia perfettamente riuscita, grazie ad un sapiente uso dei tempi comici e drammatici e delle interpretazioni, su tutte quella di James Franco. L’attore americano è perfetto nei panni di Wiseau, che riesce a rendere grottesco ma anche a dargli dei sentimenti veri. Una grande interpretazione nel ruolo di quello che è molto probabilmente il ruolo peggiore della storia del cinema.

LEGGI ANCHE:  Tommy Wiseau, tutti i misteri dell'uomo più assurdo di Hollywood

Così, nonostante Tommy sia un completo incapace, riusciamo a provare empatia verso il suo personaggio, che rivela la sua fragilità nascosta dietro agli occhiali neri. Un’interpretazione magnetica che potrebbe anche dare a Franco la possibilità di correre per importanti premi quest’anno.

The Disaster Artist - La recensione

La colonna sonora è ben selezionata e si addice perfettamente al carattere scanzonato della pellicola. In generale, a livello tecnico assistiamo ad un lavoro pulito, che non ricerca tecnicismi superflui e mantiene alta l’attenzione dello spettatore per tutta la sua durata. Il tutto condito, come già detto, dalla perfetta riproduzione del set di The Room dentro il campo.

The Disaster Artist è un film molto solido, che riesce a condensare nella sua ora e mezza dell’ottima commedia ed una umanità che spesso viene ignorata in questo genere di film. Si ride molto, ma si riflette anche sul valore dell’arte e sull’essere artisti. Sul seguire sempre e comunque i proprio sogni e saper cogliere il meglio da ogni situazione, per quanto possa sembrare pessima. Un film da tenere sott’occhio e che uscirà nelle sale italiane il prossimo gennaio.

Recensione scritta in collaborazione con Davide Colli.