I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

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I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Will Hunting – Genio Ribelle di Gus Van Sant (1997)

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Will Hunting vive in un quartiere di Boston insieme ai suoi amici. Il ragazzo guadagna qualcosa pulendo i pavimenti del Massachussets Institute of Technology (MIT). Will è dotato da una strabiliante memoria fotografica che gli permette di memorizzare numerosi libri e sonetti. Un giorno, mentre lavora nei corridoi dell’università, ascolta un discorso del docente di matematica Gerald Lambeau, dove propone ai suoi studenti di risolvere un problema molto difficile. Will dopo averlo studiato qualche giorno riesce a risolverlo e lo scrive sulla lavagna dell’aula. Nascerà tra il professor Lambeau e Will un rapporto stimolante. Il duo di attori che interpreta Will e il professor Lambeau funziona a meraviglia, ed è il perno centrale di questo meraviglioso film di Van Sant. Sto parlando di Matt Damon nel ruolo di Will e Robin Williams per il professore. Il rapporto tra un genio incompreso ed un professore universitario genera un film appassionante. Will Hunting – Genio Ribelle è stato dedicato alla memoria del poeta Allen Ginsberg e dello scrittore William Burroughs, entrambi morti nel 1997. Nel video sottostante un affascinante monologo interpretato da Robin Williams

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

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L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997)

I 20 monologhi più coinvolgenti tratti da un film

Kevin è un avvocato che non ha mai perso. Dalla Florida viene chiamato a New York da un famoso studio legale, e si trasferisce con la moglie Mary Ann. Al lavoro conosce Milton, capo dello studio, un personaggio alquanto eccentrico. Intanto Mary Ann comincia ad avere delle strane visioni che non promettono niente di buono. Cast: Keanu Reeves (Kevin), Al Pacino (Milton), Charlize Theron (Mary Ann). Il film esplora vari generi passando per il thriller legale evolvendo poi in un thriller psicologico di impatto. Alcune scene del film sono state girate nell’appartamento dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il monologo è presente nella scena finale dove Al Pacino ci delizia con un discorso su Dio.