Robin Williams chiedeva di far assumere senzatetto ad ogni suo film

Bryan Lourd, agente di Robin Williams, ha raccontato di come l'attore, nei suoi film, imponesse alla produzione di far assumere i senzatetto

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Che Robin Williams fosse una persona speciale, una di quelle che nascono una volta ogni 100 anni era cosa nota. Quello che vi stiamo per raccontare è solamente un altro aneddoto che serve a mostrare quando il protagonista di Jumanji, scomparso l’11 agosto 2014, fosse un uomo immenso.

Secondo infatti quanto riportato da Bryan Lourd, agente dell’attore, Williams esigeva nel contratto di ogni film una clausola che imponesse alla produzione di assumere un certo numero di senzatetto e di metterli al lavoro.

Quando ho letto le richieste di Robin Williams, sono rimasto molto sorpreso da quello che ho trovato – spiega Lourd. Per ogni singolo evento o film che faceva, la compagnia che lo assumeva dovesse anche assumere un certo numero di senzatetto e metterli al lavoro. Non ho mai più visto un film di Robin Williams nello stesso modo.

Sono sicuro che nel suo tempo e con i suoi soldi, stava lavorando con queste persone bisognose, ma aveva anche deciso di usare il suo potere di intrattenitore per assicurarsi che anche le società di produzione e gli organizzatori di eventi imparassero valore di dare alle persone la possibilità di tornare al lavoro

La notizia è tornata prepotentemente in voga in questi ultimi giorni grazie a thread di Reddit nel quale diversi utenti hanno ricordato il grande cuore di Robin Williams e i molti gesti che ha fatto nella sua vita per aiutare chi era meno fortunato di lui. E questo non valeva solo dal punta di vista economico. Vi abbiamo infatti raccontato di quando andò in ospedale a trovare il suo amico Christopher Reeve subito dopo il suo terribile incidente per farlo ridere un po’ (Christopher Reevela storia completa).

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Una di quelle personalità che ogni giorno ci malediciamo di aver perso. Ci manchi Robin, tanto.