Fallout: Ella Purnell ha giocato ai videogiochi per prepararsi al ruolo di Lucy

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Ella Purnell attentissima a far filtrare in Lucy tutti gli elementi importanti di un personaggio di Fallout

Ella Purnell parla in una intervista di come si è preparata al suo ruolo da protagonista nella fortunata serie di Fallout, parte che l’ha catapultata verso la fama internazionale e l’ha resa una attrice apprezzatissima specie da parte dei fan della saga Bethesda, che molto hanno apprezzato la sua performance. Ebbene, dietro c’è una preparazione non da poco.

“Amo la ricerca, probabilmente è la mia seconda cosa preferita. Mi farò delle playlist, immaginerò cosa indossare, quale tipo di profumi loro [i personaggi da interpretare] porterebbero, tutte queste cose attoriali pretenziose da attrice, ma le amo anche se sono completamente inutili”.

“Penso che questo sia stato giocare il gioco per me. Jonathan [Nolan], Geneva e Graham [i creatori della serie] mi hanno tutti detto: ‘Non serve che giochi il gioco, davvero non occorre, non è mandatorio in ogni caso’. E io l’ho fatto lo stesso perché volevo sentire il pieno peso di cosa tutto questo significa”.

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Lucy nella serie di Fallout

“Volevo sentire la gravità di quel momento in cui avrei per la prima volta provato la tuta del Vault, e sapendo quanto speciale questo sarebbe stato, e quanto importante, e quale onore sarebbe stato poterlo fare”. Non è chiaro a quali dei giochi della saga la Purnell abbia giocato, ma probabilmente si sarà trattato di Fallout 3 e 4, e forse New Vegas.

L’attrice parla anche della crescita e della maturazione del suo personaggio, Lucy, attraverso le sue esitazioni e le sue scelte: “Le scelte che compi cambiano la traiettoria del tuo personaggio, e far salire di livello le armi è un’altra cosa importante. Quindi c’è questo momento in cui Lucy, la pacifista che usa sempre solo la pistola tranquillante, si trova di fronte alla decisione: ‘Farà salire di livello la sua arma?'”

“E non era proprio un passaggio importante in sceneggiatura, ma per me, il contesto di sapere che questo è qualcosa [tratto] dal gioco che potrebbe essere molto importante, ha permesso [di inserire] giusto un piccolo secondo extra di riflessione, di tentazione. ‘Come potrà questa scelta qui influenzare il mio futuro?'” Il risultato di questi accorgimenti è uno spessore innegabile nel personaggio di Lucy, che si coglie appieno.

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Fonte: Collider

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