Povere Creature, per Lanthimos il film non è solo femminista

Yorghos Lanthimos, regista dell'acclamato "Povere Creature", è intervenuto recentemente su chi ha voluto etichettare il film come "femminista" dando il suo personale punto di vista.

Lanthimos risponde sul
Credits: Youtube/Emma Stone, director Yorgos Lanthimos on "Poor Things"
Condividi l'articolo

Per il regista Povere Creature non è un film che parla solo di femminismo

Yorghos Lanthimos, regista dell’acclamato “Povere Creature”, è intervenuto recentemente su chi ha voluto etichettare il film come “femminista” dando il suo personale punto di vista. Povere Creature ha per protagonista Bella Baxter (Emma Stone), una donna che viene creata impiantando il cervello di un feto nel corpo della madre defunta e la storia del film racconta il percorso di autoconsapevolezza e maturità che la protagonista acquisisce.

Il film, leggendo la sinossi, è tale da renderlo femminista agli occhi del pubblico? Per Lanthimos la questione non è così riduttiva. Le dichiarazioni del regista, durante un’intervista fatta per Variety, sono chiare al riguardo: “Non mi piace molto entrare in una conversazione analitica su cosa significhi, quali siano i temi, quali siano i personaggi. Sono fiducioso riguardo alla sceneggiatura. Ciò significa che trasmette molte cose, credo, a persone intelligenti. Quindi non c’è bisogno di discuterne ulteriormente”.

Il regista ha poi proseguito affermando come possa essere rischioso ridurre un film a un unico tema o ideale: “In realtà penso che sia pericoloso entrare troppo in queste conversazioni perché le cose iniziano a diventare un po’ troppo unidimensionali. Come se ci fosse solo questo aspetto di questo film, e questo è ciò che pensiamo sia, ciò che ‘ stiamo cercando di fare. Cerco di fare film più aperti di così”.

POOR THINGS Official Trailer Searchlight Pictures 0 42 screenshot 1
Credits: Youtube/POOR THINGS | Official Trailer | Searchlight Pictures

Anche alcuni collaboratori di Povere Creature hanno voluto chiarire la questione dichiarando come la storia della protagonista sia resa piuttosto a livello visivo che a quello ideologico. Siamo nella Londra vittoriana e gli abiti che Bella porta riflettono l’indipendenza della protagonista, un mix di elementi della moda dei quali Bella “non ne capirebbe la logica, sembrerebbe inutile”, così ha detto la costumista Holly Waddington a EW.

Anche i lunghi capelli scuri di Bella, ad esempio, sono “un vero indicatore di chi è Bella, perché non è incatenata alle norme sociali”, ha affermato sempre a EW Nadia Stacey, la stilista di trucco e acconciature. “A quel tempo, le donne non avrebbero avuto i capelli sciolti e sciolti in quel modo. Semplicemente non sarebbe stato corretto farlo”.

Fonte: Entertainment Weekly

LEGGI ANCHE:  The Killing of a Sacred Deer: il trailer del nuovo film di Yorgos Lanthimos

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa