Marvel’s Spider-man 2: Insomniac Games fa veramente centro [RECENSIONE]

Insomniac Games sta sfornando un gioco di grosso calibro dopo l'altro. Marvel's Spider-man 2 cerca di evolvere quanto fatto dai titoli precedenti...

Marvel's Spiderman 2
Marvel's Spiderman 2
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L’attesissimo Marvel’s Spider-man 2 degli impareggiabili Insomniac Games è finalmente arrivato e fruibile sull’ammiraglia targata Sony. Seguito diretto del primo, apprezzato, capitolo e dello “spin-off” (necessario per la fruizione di questo nuova uscita) dedicato a Miles Morales, la nuova avventura degli spara-ragnatele prova a confermare il successo ottenuto nella sua nuova saga. Si parla di 33 milioni di copie vendute prima dell’arrivo di Marvel’s Spider-man 2, un successo incredibile che porta questo brand tra i successi più grandi in casa Sony.

Insomniac Games aveva quindi la responsabilità di non fallire. Primo per confermare quanto di buono fatto fin’ora e secondo perché quella di Marvel’s Spider-man 2 si tratta dell’unica vera esclusiva first party di tutto il 2023. Il team californiano, uno degli ultimi a entrare nei PlayStation Studios, ha dimostrato già un valore più unico che raro, ben 3 titoli maggiori in 3 anni: Marvel’s Spider-man 2, Ratchet & Clank: Rift Apart e Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. Senza contare altri progetti minori, che il primo capitolo della serie in oggetto fu pubblicato solamente nel 2018 e che è previsto un gioco dedicato a Wolverine (il quale avrà toni più maturi) forse non troppo lontano. Insomma, un’azienda estremamente prolifera e che porta ottimi risultati sia in termini di qualità che di vendite.

Con questo curriculum e con la storia che Insomniac Games ha alle spalle, le aspettative per il nuovo gioco dedicato all’arrampica-muri erano decisamente alte. Già dai primi gameplay potevamo intravedere che il nuovo capitolo avrebbe percorso la stessa strada dei precedenti, al massimo ci saremmo trovati di fronte a un’evoluzione del gameplay ma sicuramente non davanti a una rivoluzione.

Squadra che vince…

Come potevamo aspettarci infatti, Marvel’s Spider-man 2 riprende ciò che era stato fatto con i due giochi precedenti raffinando qualche elemento chiave. A inizio gioco il feeling è il medesimo trovato in precedenza ma è proseguendo con l’avventura, sbloccando mosse e gadget, che il gameplay ottiene la giusta profondità. Ci troviamo di fronte a un action-adventure a sfondo eroistico e l’impressione, che è la medesima rispetto ai precedenti giochi, è che questo tipo di gameplay sia perfettamente cucito su Spider-man più che su altri eroi. Il free flow infatti è decisamente coerente con l’agilità dei due protagonisti e anzi, mentre Miles risponde ai comandi in modo più leggero e veloce, con Peter si ha l’impressione che i colpi siano più pesanti.

Il tutto poi viene impreziosito dall’arrivo del simbionte. L’effetto dei colpi diventa ancora più potente e soddisfacente. Ma è dalla seconda metà del gioco che si iniziano a vedere le vere e proprie evoluzioni apportate dai ragazzi di Insomniac. I tanto criticati villain sconfitti a suon di QTE (Quick Time Event) nel primo capitolo, qui fanno capolino solo nelle fasi iniziali lasciando poi posto a nemici tanto agguerriti quanto aggressivi. Le boss fight sono decisamente uno degli aspetti meglio riusciti dell’intera opera, forse solo seconde alla strabiliante componente narrativa.

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Una storia curata in ogni minimo particolare

Ebbene sì, la scrittura di Marvel’s Spider-man 2 è veramente sopra le righe. Come il gameplay, ma forse di più, la storia si prende i suoi tempi per far immergere il giocatore nei panni di due supereroi tanto uguali quanto diversi. Miles ha un nuovo punto di riferimento paterno nella sua vita e deve scindere il proprio tempo tra gli studi e la sua vita da Spider-man. Per Peter vengono presentati problemi diversi, ovviamente più adulti. Le loro vite sono quindi mostrate nel profondo esaltando la difficoltà nel far tornare tutti i conti giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia.

Dal gioco emerge di base quello che i fumetti moderni hanno inserito nel loro contesto base, la difficoltà di conciliare la vita privata con quella da supereroe, dove la prima offre sfide sociali mentre la seconda lotte all’ultimo sangue. In Marvel’s Spider-man 2 si ha spazio per approfondire questo aspetto ma anche molti altri e tutti in modo veramente magistrale. Nel gioco si parla di vendetta, di dolore, dell’isolamento, di battaglie personali, di perdere gli altri e se stessi. Evitando il più possibile gli spoiler, il gioco mette il giocatore di fronte a sezioni estremamente empatizzanti.

Ogni personaggio a schermo ha inoltre una profondità perfettamente calcolata. Sia coloro che vedremo più e più volte, villain che alleati, sia personaggi di passaggio, hanno un piccolo espediente narrativo che ne eleva la presenza. Oltre alla bellissima, davvero bellissima, trama principale (che esplode nella sezione finale), il gioco ci regala ottime side quest. Alcune sono semplici chiusure di storie aperte nel primo capitolo, altre invece sono vere e proprie colonne portanti per un eventuale DLC o addirittura per il prossimo capitolo. Il consiglio è quello di giocare assolutamente le quest dei Seguaci della Fiamma. Non ve ne pentirete.

Cosa cambia in Marvel’s Spider-man 2 rispetto al passato quindi?

Come già scritto, a livello puramente narrativo siamo saliti enormemente di livello. Già il primo titolo ci era sembrato un buon prodotto sotto quell’aspetto ma qui Insomniac si è letteralmente superata. Il gameplay risulta fluido e coerente sia col passato che con gli eventi di gioco. In base al personaggio giocato cambiano le dinamiche e il senso di avventura. Uno degli aspetti sicuramente enormemente evoluto rispetto al passato è quello riguardante le boss fight. Già nel gioco dedicato al solo Miles Morales si era trovato un equilibro migliore nel proporre i villain ma in Marvel’s Spider-man 2 si è fatto un enorme passo avanti.

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A livello difficile la sfida è ottima e a volte sono necessari 2/3 game over per capire bene il pattern nemico. Gli avversari risultano più aggressivi e con attacchi ben concatenati e potenti, capaci di lasciare a terra i protagonisti con 2 o 3 colpi. Molto divertente anche il dover gestire orde di nemici che attaccano da ogni lato mettendo veramente pressione al giocatore che dovrà gestire bene il proprio arsenale.

Seppur si possa notare un lieve miglioramento rispetto al passato, succede infatti che a volte gli scagnozzi nemici guardino verso l’alto in cerca del “ragno”, l’IA soffre ancora degli evidenti difetti riscontrati nei capitoli precedenti. Escludendo le frenetiche boss fight (che di unico difetto possono avere il susseguirsi di alcune animazioni che si ripetono in determinate situazioni), i nemici secondari risultano decisamente carenti quando si cerca l’approccio stealth. Mentre la caciara, il combattimento contro tanti nemici, risulta piacevole (soprattutto controllando un determinato personaggio), le fasi stealth scoprono il nervo scoperto dell’IA.

Un nuovo punto di riferimento nei giochi supereroistici?

Tendenzialmente crediamo che questo nuovo capitolo abbia offerto dinamiche ben superiori alla controparte filmica (con le dovute eccezioni) e alzato l’asticella per quanto riguarda i videogiochi con al centro un supereroe. Insomniac Games è riuscita a inserire all’interno del gioco una serie di fattori che rendono ben bilanciati l’aspetto tecnico, la narrativa e il gameplay. Volteggiare per New York a velocità folli mentre ci si cala all’interno dei problemi personali dei protagonisti non è mai stato così efficace.

Nelle circa 20 ore che ci hanno accompagnato dalla schermata del main menù ai titoli di coda, passando dalle side quest maggiori, il gioco ci ha sempre tenuti incollati, sia per il divertimento legato al gameplay sia per in continuo crescendo narrativo che esplode nella seconda fase dell’avventura. Dopo la schermata finale non neghiamo di essere tornati a concludere alcune attività e volteggiato totalmente senza una meta per le strade di Manhattan.

Marvel’s Spider-man 2 ci ha quindi piacevolmente colpiti ed è riuscito a rispettare le sue radici cambiando però dove era necessario crescere. New York non è mai stata così bella in un gioco e ora più di prima il giocatore si sentirà parte integrante della città empatizzando in modo più efficace con i due spider-protagonisti. Seppur tornando sulle radici dei predecessori Marvel’s Spider-man 2 è stato davvero una piacevolissima sorpresa.

Che ne pensate? L’avete giocato?

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RECENSIONE
VOTO
9.0
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Claudio Faccendi
Niente Musica e niente Sci-Fi rendono Claudio pazzo furioso!
marvel-s-spider-man-2-recensioneMarvel's Spiderman 2 va a migliorare dove i precedenti capitoli erano più carenti. L'aspetto più evoluto è senza alcun dubbio quello delle boss fight che abbandonano quasi totalmente i QTE per far spazio a combattimenti più serrati e orientati a far utilizzare i riflessi del giocatore. New York è veramente magnifica da esplorare e, come ciliegina sulla torta, la narrativa risulta tra le migliori viste in un videogioco dedicato ai supereroi.