The Last of Us 2 Remastered [RECENSIONE]

The Last of Us 2 Remastered
The Last of Us 2 Remastered - Ellie che suona la chitarra
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The Last of Us 2 Remastered è stato fin dal principio un annuncio che ha lasciato un po’ sbigottiti i giocatori di tutto il mondo. Questo perché un lavoro di restauro e miglioramento di questo tipo lo si preferisce, e solitamente lo si vede, per titoli di una decade fa almeno. Il seguito delle avventure di Ellie e Joel è uscito solamente a giugno 2020. Considerando che il sistema di PlayStation 5 già di base migliora l’esperienza del titolo base, era davvero necessaria questa Remastered?

Sony, che nella sua storia nel settore videoludico è sempre stata leader nella comunicazione, ha probabilmente sbagliato a descrivere e presentare questo nuovo progetto. All’interno di The Last of Us 2 Remastered, oltre ai vari miglioramenti tecnici, ci sono alcune modalità e feature aggiuntive che sono probabilmente il vero valore aggiunto a questo discusso update. Ricordiamo che questa versione può essere acquistata a 49,99 euro sullo store ufficiale PlayStation o, per chi ha già il gioco base, il semplice update a 9,99 euro.

Vogliamo inoltre presupporre che questa recensione andrà a valutare proprio le aggiunte e tutto ciò che è stato inserito all’interno di questo nuovo pacchetto. Indicativamente il titolo, come struttura generale, è il medesimo di 3 anni e mezzo fa e quindi, se siete alla ricerca della recensione del gioco, vi indirizziamo a questo link.

Fazioni sì, fazioni no

Recentemente abbiamo avuto la notizia dell’ufficiale cancellazione del comparto online di TLOU. Il gaas (game as a service) non vedrà quindi la luce e tutte le forze di Naughty Dog sono di nuovo rivolte sui grandi titoli single player che hanno fatto la storia della società. La nostra redazione era senz’altro curiosa di vedere i cagnacci all’opera su un titolo solo multiplayer ma, come è stato riferito dalla stessa società, questo avrebbe assorbito tutta la loro forza lavoro a scapito di grandi storie single player allora probabilmente è stata una scelta giusta, sofferta ma giusta.

Torna però alla memoria la componente Fazioni all’interno del primo capitolo per PlayStation 3. Il multiplayer del primo titolo aveva senza alcun dubbio carattere e originalità, andando a raccogliere numerosi aficionados in giro per il globo. Quella sarebbe potuta essere la base per il nuovo multiplayer cancellato oppure per una componente ridotta, simile a quella del primo capitolo, che facesse semplicemente da spalla al gioco base.

Ed è probabilmente dal primo progetto che nasce la componente Senza Ritorno. Proprio come nei vecchi multiplayer che accompagnavano i giochi nelle vecchie generazioni, questa nuova modalità vedrà i protagonisti muoversi all’interno di alcune iconiche aree del gioco base, accuratamente circuite per creare un’arena. Distaccandosi dal sistema multiplayer, Senza Ritorno prende i protagonisti del secondo capitolo della saga e li rende giocabili all’interno di queste arene.

Tramite un sistema roguelite il giocatore dovrà affrontare alcuni schemi che lo dividono dal boss finale chiudendo definitivamente quella partita in caso di morte (perdendo quindi tutti i progressi fatti in quella run). Progredendo si potranno chiudere alcune Sfide che si sbloccano utilizzando personaggi specifici oppure nell’eseguire alcune specifiche azioni quali creare oggetti o eliminare i nemici in un dato modo.

Senza Ritorno, nuova linfa per The Last of Us 2 Remastered

Questa modalità dona sicuramente nuova linfa al titolo rendendolo fruibile al di là della storia principale e donando al giocatore una nuova sfida. Come già anticipato, questa modalità (di stampo roguelite) ci farà sbloccare pian piano tutti i protagonisti del gioco e rivivere alcune sezioni in salsa arena. Sbloccando nuove Sfide si potranno affrontare i nemici a schermo con bonus e/o malus in base al percorso scelto. Nell’hub principale infatti potremo potenziare il nostro personaggio e poi scegliere, tra due diramazioni, le arene da affrontare per proseguire.

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Ognuna di esse avrà a disposizione, in modo più o meno randomico, un alleato a fornirci aiuto, bonus che aumentano la facoltà di restare in vita contro le orde di nemici oppure malus che ci metteranno con le spalle al muro rendendo la sfida più interessante. In modo forse controverso, per ogni nuova run, il gioco ci farà decidere a che grado di sfida vogliamo affrontare la partita di Senza Ritorno. Sicuramente un opzione in più che dà al giocatore la scelta per affrontare il gioco ma, dal lato nostro, avremmo preferito che la difficoltà crescesse man mano che il giocatore progrediva nell’affrontare le sfide.

Vi assicuriamo inoltre che arrivare ad affrontare il boss non è sempre semplice e verranno premiate le azioni ponderate più che quelle a viso aperto. Proprio per questo motivo, data la buona difficoltà generale, una progressione dal basso verso l’alto avrebbe aumentato il senso di sfida in modo più lineare e aiutato inoltre la longevità di questa modalità. Un altro miglioramento che avrebbe aumentato il peso di Senza Ritorno sarebbe stato quello di inserire più biforcazioni e scelte di percorso al giocatore. La partita è composta da pochi schemi e dà all’utente solo la possibilità di scelta tra due arene per volta.

Suona che ti passa

Senza Ritorno non è la sola novità di questo update. All’interno del menù di gioco, forse senza il giusto risalto, troveremo anche una modalità per suonare la chitarra in modo “libero”. Non un aggiunta che fa strappare i capelli, ma sicuramente una piccola chicca che fa piacere vedere e che potrà far rilassare i giocatori tra una partita e l’altra. Siamo inoltre sicuri che da questa semplice modalità alcuni giocatori potranno tirar fuori dei veri capolavori musicali pubblicando online le loro gesta.

Un’idea quindi carina che vede anche il piacevolissimo ritorno di cameo all’interno di questa modalità. Verrà ripreso dal gioco base il musicista Gustavo, personaggio che suonava il banjo a Jackson e che riprende le fattezze del compositore dietro al gioco: Gustavo Santaolalla. Potremo quindi impersonare colui che ha donato le note al gioco scegliendo tra alcuni strumenti a corde quali benjo e chitarre elettriche e folk.

Un inserimento quindi molto carino e che riporta come stand alone un minigioco molto apprezzato dalla comunità. Il suono della chitarra ci ha tra l’altro accompagnati durante tutta l’avventura e il suo uso e l’apprendimento per suonarla è decisamente uno dei perni narrativi dell’opera originale. Questa modalità è quindi un modo aggiuntivo per portare il giocatore all’interno di questa opera e, tra una nota spensierata e l’altra, avvicinarsi al dramma subito da Ellie.

The Last of Us 2 Remastered, tutto ciò che c’è dietro

Come di consueto quando si parla di remastered il comparto tecnico è stato ritoccato per girare al meglio sulla nuova ammiraglia. Dato il tipo di titolo vi consigliamo forse di usare la modalità Fedeltà che, seppur ancorata ai 30fps, dona quel piccolo boost visivo che la controparte performance perde. Esiste la possibilità anche di sbloccare il frame rate tramite VRR ma, come già detto, vista la natura del titolo probabilmente la scelta migliore è aumentare i dettagli al massimo per godersi a pieno la miriade di dettagli inseriti all’interno dell’opera.

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In The Last of Us 2 Remastered viene implementato inoltre il supporto al DualSense, una delle feature più apprezzate dagli utenti PlayStation 5. Anche in questo caso è stato fatto un buon lavoro di update seppur, come praticamente sempre, siamo ben lontani dalle sensazioni provate con il bellissimo Astro’s Playroom. Sicuramente un aggiunta gradita che aumenta l’immersione nel mondo di TLOU.

Per i fan più accaniti invece sono stati inseriti 3 livelli tagliati dalla versione finale. Durante il giocato possiamo vedere come tanti elementi non siano stati finalizzati con audio mancante, elementi con texture nulle o grezze, animazioni basilari e una pulizia generale neanche abbozzata. Durante il percorso ci saranno dei punti di interesse con cui interagire e attiveranno il commento degli sviluppatori che spiegheranno le loro idee per quella sezione e del perché è stata poi tagliata dal gioco finale. Possiamo dirci dispiaciuti di non aver trovato al suo tempo alcune chicche poi eliminate. Ci sarà anche un piccolo video iniziale da parte del co-presidente Neil Druckmann che introdurrà il livello scartato e più in generale informazioni sullo sviluppo.

Un DLC con qualche aggiunta

In definitiva possiamo dire che i fatidici 9.99 euro per l’update di The Last of Us 2 Remastered sono accettabili se e solo se si è grandi fan dell’opera. Probabilmente per chi deve ancora assaporare il gioco è preferibile la versione base. Al di là dei miglioramenti tecnici, che sono senz’altro ben accetti, questo update vede al centro la modalità roguelite Senza Ritorno. Quindi né più né meno di un DLC con l’aggiunta di tutti i miglioramenti tecnici e grafici di contorno.

La modalità Senza Ritorno dona infatti nuove ore su cui passare il tempo su The Last of Us 2 Remastered con una buona sfida e buone idee di base. Si rimpiange forse un po’ la mancata componente multiplayer che avrebbe espanso ancor di più questa nuova aggiunta. Un collaborativo contro le orde oppure un multiplayer asimmetrico con i protagonisti braccati da altri giocatori avrebbe aumentato il valore dell’update in modo considerevole e, probabilmente, senza aumentare troppo gli sforzi produttivi.

Questo perché la base di partenza è già di per se a una componente, forse mancata, multiplayer. Ma anche senza di essa, Senza Ritorno è sicuramente una buona aggiunta che oltretutto denota che in casa Sony si stia dando più risalto a nuove forme di gameplay. Infatti, così come per il DLC di God of War, anche in questo The Last of Us 2 Remastered è stata implementata una formula roguelite, molto probabilmente anche grazie al grande successo ricevuto da Returnal (qui la nostra recensione).

Per concludere vogliamo quindi consigliare questo pacchetto aggiuntivo a chi ricerca la massima fedeltà di un’opera ma soprattutto a chi, innamorato di questo universo, vuole tornare a respirare l’aria di TLOU. Senza Ritorno è senza alcun dubbio divertente e longevo, seppur con qualche piccolo dettaglio da migliorare, che donerà agli utenti di The Last of Us 2 Remastered un ulteriore motivo per tornare su questa maestosa opera.

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RECENSIONE
VOTO:
8.0
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Claudio Faccendi
Niente Musica e niente Sci-Fi rendono Claudio pazzo furioso!
the-last-of-us-2-remastered-recensioneCome già anticipato in sede di recensione, l'analisi verrà posta solamente sulle componenti aggiuntive e non sull'intera opera base. Il pacchetto update, che potrebbe essere considerato quasi un DLC, è centrato forse più sulla nuova feature Senza Ritorno che sui veri e propri miglioramenti grafici. Quest'ultimi sono graditi ma probabilmente marginali mentre Senza Ritorno è sicuramente una gradita aggiunta che aumenta il valore del titolo.