Rowling: “Pronta a farmi 2 anni di carcere per le mie idee”

Su Twitter J.K. Rowling si è detta pronta a fare due anni di carcere per difendere le sue idee sulle persone Trans

J.K. Rowling
Credits: Wikipedia/Executive Office of the President
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Continuano le polemiche attorno a J.K. Rowling e alle sue idee relative alle persone trans. Ancora una volta il tutto è originato su X (nuovo nome di Twitter) dove l’autrice di Harry Potter ha pubblicato una foto con scritto ripetete dopo di me: le donne trans sono donne commentando con un laconico No.

Questa esternazione ha provocato ovviamente un fiume di commenti e critiche tra le quali quello di un utente che le ha scritto Votiamo laburista, e fatti due anni!. Il riferimento è alla proposta laburista di equiparare i cosiddetti abusi transfobici ai crimini motivati da odio razziale o religioso, punibili in Gran Bretagna con due anni di carcere.

Provocazione alla quale J.K. Rowling ha risposto dicendo:

Sarei felice di farmi due anni se l’alternativa è un discorso obbligato discorso e la negazione forzata della realtà e l’importanza del sesso. Portate avanti il caso in tribunale, dico. Sarà più divertente di quanto abbia mai provato su un red carpet

L’enorme polverone si era alzato quando durante l’estate del 2020, J.K. Rowling aveva scritto su Twitter:

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Ho ignorato tweet falsi attribuiti a me e con molti retweet. Ho ignorato contenuti pornografici twittati ai bambini su thread circa la loro arte oltre a minacce di morte e di stupro. Ma questo non lo ignorerò. Quando voi mentite su ciò che penso circa cure per problemi mentali e quando travisi le opinioni di una donna trans verso la quale provo ammirazione e solidarietà, è qui che passi il confine. Ho scritto e parlato riguardo i miei personali problemi di salute mentali, come ocd, depressione e ansia. L’ho fatto recentemente nel mio TERF Wars. Ho assunto antidepressivi in passato che mi hanno aiutato.

Molti professionisti della salute pensano che i giovani possano essere deviati a causa di questi ormoni e interventi, anche quando questo non è nei loro interessi. In molti, me compresa, crediamo che stiamo assistendo ad un nuovo tipo di terapia di conversione per giovani gay, avviati verso un nuovo percorso permanente di medicalizzazione che potrebbe comportare la perdita della fertilità e/o della piena funzione sessuale.

Che ne pensate?

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