Mila Kunis: “Mi minacciarono per farmi posare Nuda”

In una lettera scritta sul suo sito A-Plus, Mila Kunis ha racconato di una brutta esperienza avuta con un produttore di Hollywood

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Mila Kunis è una delel attrici più amate e famose al mondo. Protagonista di film e serie TV di grande successo come That ’70s Show o Il Cigno Nero, ha oggi uno status invidiabile ad Hollywood. Tuttavia nel suo periodo iniziale di carriera, ha avuto a che fare con la parte oscura del settore che ha raccontato in una lettera scritta sul suo sito A-Plus. L’attrice ha infatti ricordato di quando rifiutò di posare seminuda per una rivista e per questo un produttore cinematografico minacciò la sua carriera.

Ero furiosa, mi sono sentita un oggetto e, per la prima volta nella mia carriera, ho detto ‘no’, e indovina un po’? Il mondo non è finito – scrive Mila Kunis. Il film ha fruttato un sacco di soldi e ho lavorato in questa città ancora, e ancora, e ancora. Ciò che questo produttore potrebbe non realizzare mai è che ha espresso ad alta voce la paura che ogni donna prova quando si confronta con pregiudizi di genere sul posto di lavoro

La Kunis ammette che una volta credeva che giocare secondo le regole stabilite dai suoi attori di potere prevalentemente maschili fosse essenziale per scalare le vette di Hollywood. Tuttavia, con l’età e l’esperienza, si rese conto della falsità di questa idea, notando nella sua lettera l’amara verità di essere diventata “complice nel permettere che ciò accadesse”.

Ho imparato da sola che per avere successo come donna in questo settore dovevo rispettare le regole del club maschile. Ma più invecchio e più lavoro in questo settore, più mi rendo conto che è una stronzata! E, peggio ancora, che sono stata complice nel permettere che ciò accadesse

Mila Kunis ha riveltoa inoltre nella lettera che un “produttore maschio influente” durante una potenziale conversazione su un progetto di lavoro la chiamava in modo umiliante la moglie di Ashton Kutcher e la madre dei suoi figli.

Ha ridotto il mio valore a nient’altro che il mio rapporto con un uomo di successo e la mia capacità di avere figli. Ha ignorato i miei significativi contributi creativi e logistici (e quelli del mio team)

Che ne pensate?

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