Fitzcarraldo: la produzione da incubo di un film segnato dal lutto

Fitzcarraldo
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Fitzcarraldo è il famoso film di Werner Herzog la cui produzione comportò enormi problemi, feriti e persino alcune morti. Oggi il film è famoso tanto per la sua riuscita quanto per l’incubo che fu realizzarlo

Fitzcarraldo è il film di Werner Herzog del 1982 che segue le gesta di Brian Sweeney Fitzgerald (Klaus Kinski), un eccentrico fissato con l’idea di trasportare una nave a vapore attraverso la giungla peruviana. Un’impresa quasi replicata pari pari nella produzione del film e che, come il film stesso, ha comportato un’infinità di problemi sì che dal dietro le quinte delle riprese è nato il mito.

Anche per via del grande riscontro critico e dei numerosi premi vinti (ancora oggi il film è considerato un capolavoro), Fitzcarraldo rimane un’opera controversa dall’eredità scomoda. Tante le cose che iniziarono ad andare storte durante le riprese fin dal giorno uno, a cominciare dalla scelta di Herzog di utilizzare una nave grande dieci volte tanto quella trasportata nell’800.

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Problema numero due: la prima location scelta per le riprese si trovava piagata da una guerra territoriale tra Ecuador e Perù; la seconda era nel cuore della giungla, a centinaia di miglia dalla città più vicina e accessibile solo in barca o in aereo. Risultato: la troupe dovette vivere in loco, con risorse limitate e in un ambiente estremamente ostile.

Possiamo immaginare il morale, in una situazione come questa. E aggiungiamo ben due schianti di aerei, per un totale di cinque feriti e un membro del team paralizzato. Si dice che Herzog fece persino trasportare sul set un mucchio di prostitute, nello sforzo di tenere appagati gli spiriti frustrati degli addetti ai lavori. Ma non bastò.

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