5 motivi per cui Zoolander cult intramontabile [LISTA]

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Zoolander è una parodia del mondo della moda e un must per gli amanti del genere. Diretto e interpretato da Ben Stiller. Il film del 2001 diretto e interpretato da Ben Stiller è ormai diventato un vero e proprio cult cinematografico. Nonostante siano ormai passati più di 20 anni dalla sua uscita, questa commedia sopra le righe riesce ancora a far parlare di sé. Ultimamente TikTok è stato invaso di meme riguardanti il film, riportando così alla luce il fenomeno Zoolander.

Derek Zoolander (Ben Stiller) è un famoso e ricercato super modello di New York, 3 volte vincitore del premio Miglior indossatore dell’anno. Ma quando il titolo gli viene soffiato dal suo rivale Hansel (Owen Wilson), perde tutta la sua autostima e decide di ritirarsi dalle scene. Si trasferisce dalla famiglia in New Jersey per lavorare nella miniera di carbone insieme al padre e ai fratelli.

Il padre lo respinge, si vergogna di lui a causa della sua professione da modello che agli occhi di tutti lo fa sembrare poco virile. Derek torna a Manhattan e cade nel piano architettato dallo stilista Mugatu (Will Ferrell), incaricato di assassinare il neoeletto primo ministro malese, colpevole di voler eliminare lo sfruttamento minorile nel suo paese.

Ma quali sono i motivi che rendono questo film un cult? Vi elenchiamo 5 motivi per cui Zoolander è un cul intramontabile.

La satira

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Zoolander è prima di tutto una satira sul mondo della moda e non solo. Il personaggio di Derek diventa simbolo di una società che vuole apparire, dove l’estetica è ossessione e l’immagine conta più del contenuto. Nulla è scontato nel film.

La Blue Steel e la Magnum, le divertenti e letali mosse che il suo personaggio sfoggia, rappresentano la plasticità e l’inespressività che caratterizza i modelli. Nel film ci sono anche la rivalità tra divi, spesso nata sulla carta per pubblicizzare sempre di più la propria figura, come anche la strumentalizzazione della beneficenza e la denuncia contro lo sfruttamento del lavoro minorile da parte del mondo della moda.

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Un film che nasconde molto più di quanto non colpisca al primo sguardo…

Ben Stiller e Owen Wilson

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Anche se ad oggi sono molti di più i film che li ha visti recitare insieme, all’epoca di Zoolander avevano collaborato sono per Il rompiscatole (1996), Hard Night (1998) e Ti presento i miei (2000). Il film ha dunque contribuito a consacrare la coppia Stiller/Wilson che, grazie alla propria complicità, ha reso memorabile il dualismo fra Derek e Hansel.

Zoolander si impone quindi come un film fondamentale per la nascita e il consolidamento del cosiddetto Frat Pack, gruppo di attori comprendente, fra gli altri, anche Will Ferrell, Jack Black, Vince Vaughn e che ha partorito alcune delle commedie americane di maggior successo degli ultimi due decenni.

Ben Stiller regista

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Non solo attore comico ma anche regista. Ben Stiller aveva già dimostrato di essere in grado di dirigere buone commedie come Giovani, carini e disoccupati e Il rompiscatole, film che come anche Zoolander mettono al centro una profonda riflessione di come l’uomo perde la propria personalità nella società attuale.

Zoolander rappresenta forse però una consacrazione definitiva che lo ha portato a cavarsela egregiamente anche in altri generi. In Tropic Thunder ad esempio, Ben Stiller ha mostrato a tutti le sue capacità nel cinema action.

Col tempo, l’autor è stato anche in grado di abbandonare la comicità e il lungometraggio per intraprendere la via della serialità, dirigendo il drammatico Escape at Dannemora e il thriller Scissione, il quale si è aggiudicato la candidatura ai Critics’ Choice Awards e ai Golden Globe di quest’anno come miglior serie drammatica.

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I cameo

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Lunga è la lista di cameo che troviamo nel film. Da Natalie Portman a Winona Ryder, da Tom Ford a Donatella Versace, da Lenny Kravitz a Gwen Stefani e ancora Alexander Skarsgard, Vince Vaughn, Victoria Beckham, Paris Hilton, James Marsden, Billy Zane, Heidi Klum.

Non solo attori ed esponenti del mondo della musica, ma anche quelli del mondo della moda hanno prestato il proprio volto. Ma tra tutti due sono i camei che rimangono più impressi nella mente. Quello di David Bowie, giudice della sfida a suo di passerella tra Hansel e Derek, e quello di Donald Trump, che qualche anno più tardi, diventerà il presidente degli Stati Uniti.

Zoolander è un vero campionario della cultura pop dell’epoca e dei suoi protagonisti: un viaggio sul viale dei ricordi per chi è cresciuto negli anni ’90!

Le citazioni

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Come spesso accade in questo in produzioni di questo genere, anche Zoolander è un film ricco di citazioni cinematografiche e della cultura pop di quegli anni.

Fra le molte, non possiamo citare una delle scene più divertenti, che chiama in causa il maestro Stanley Kubrick. Nelle battute finali del film troviamo infatti un’esilarante sequenza in cui Derek e Hansel si trovano a fare i conti computer.

Di fronte allo scarso successo dell’impresa, i due si lasciano andare a una vera ribellione nei confronti del mezzo, che nelle movenze e nella musica, omaggia una delle scene più famose di 2001: Odissea nello spazio.

A cura di Francesca Lombardo