J-Ax: “Assurdo che studenti siano terreno di caccia per le forze dell’ordine”

Parlando con La Stampa, J-Ax ha attaccato le forze dell'ordine che hanno colpito i giovani in protesta per la morte di Lorenzo Parelli

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Credits: YouTube/ J-AX & Fedez - Italiana - AxEFedezVEVO
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Una delle notizie che ha sconvolto maggiormente il nostro Paese negli ultimi giorni è sicuramente quella che riguarda Lorenzo Parelli, il ragazzo di 18 anni morto durante l’ultimo giorno del suo stage nel progetto alternanza scuola-lavoro. Sono moltissime le voci che si sono alzate in protesta di questa regola e sono molti i coetanei del giovane che sono scesi in piazza per protestare. Tuttavia le manifestazioni spesso sono finite nel caos con la polizia che ha reagito violentemente ferendo diversi studenti. J-Ax, intervistato da La Stampa, si è detto sconcertato di quanto accaduto.

Lorenzo è stata una vittima del lavoro e dell’idea che la scuola debba essere una incubatrice di operai per le aziende italiane – spiega l’ex membro degli Articolo 31. La sua morte è stata una tragedia che ha colpito molti e ha lasciato senza parole me. Ma ora vorrei vedere una vera e propria sollevazione popolare, mi piacerebbe vedere che, come Paese, dicessimo no a situazioni simili. Chi negli ultimi giorni ha avuto il coraggio di protestare c’è stato. Le decine di studenti scesi in piazza per manifestare in memoria di Parrelli sono l’esempio che reagire è possibile. Mi sembra assurdo che degli studenti delle superiori e medie, in strada dopo aver visto un loro coetaneo morire durante uno stage organizzato dalla scuola, siano terreno di caccia per le nostre forze dell’ordine quando manifestano pacificamente

Qualcuno ha cercato di giustificare le scene di teenager con la testa sanguinante o ragazzine manganellate da svenute a terra come “reazione a delle provocazioni”. Per inciso, le provocazioni sarebbero delle uova cadute per terra o degli insulti. Se io dovessi reagire così alle «provocazioni» che ricevo io ogni giorno sui social, dovrei passare le giornate a sprangare persone.

Non lo faccio perché penso di essere più maturo di chi mi vuole offendere, e nel mio caso spesso parliamo di 50enni – prosegue J-Ax. Comportarsi così nei confronti dei nostri figli mi sembra assurdo, soprattutto dopo che li abbiamo costretti a passare gli ultimi 2 anni a studiare le guerre puniche dentro Zoom. Dovremmo celebrare il loro coraggio, il loro attivismo. Non hanno scelto di pubblicare un hashtag su Tik Tok o Twitter e auto congratularsi per il proprio impegno, no, hanno marciato in piazza con la volontà di lasciare simbolicamente una trave di cartapesta davanti alla sede di Assolombarda. E noi, come Paese, come adulti, li abbiamo ancora una volta delusi

Quando, prima della pandemia, i ragazzi italiani hanno scioperato in massa per chiedere alla politica di fare qualcosa contro il riscaldamento globale, i boomer, che si sono sempre lamentati dell’indifferenza delle nuove generazioni, invece di celebrarli, li hanno attaccati con una veemenza che ho raramente visto.

Addirittura hanno linciato verbalmente la 16enne che li aveva ispirati, prendendo in giro il suo autismo o addirittura mettendo in dubbio che avesse veramente la sindrome di Asperger – , ricorda il rapper parlando di Greta Thunberg. Forse, per non finire al pronto soccorso, invece di protestare contro i 18enni che muoiono lavorando, avrebbero dovuto passare le loro giornate a incazzarsi su Instagram contro questo o quel protagonista di reality. O a “protestare” cambiando la loro foto profilo. Questo è l’unica maniera in cui la nostra società ormai accetta le proteste: attraverso iniziative simboliche e, allo stesso tempo, completamente vuote e inutili. Per fortuna tanti ragazzi non lo hanno accettato e, a vedere la reazione dopo le cariche della polizia, non lo accetteranno in futuro. Quello che noi “grandi” possiamo fare è almeno supportarli

Che ne pensate di questo duro attacco di J-Ax?

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