Bloodborne, il gioco da tavolo che ci riporta a Yharnam [RECENSIONE]

Abbiamo provato il gioco da tavolo di Bloodborne. Un'autentica perla assolutamente immancabile. Ecco la nostra recensione

bloodborne board game
Credits: YouTube/ Bloodborne: The Board Game is NOT Genius - No Pun Included
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Bloodborne, The Board Game: Recensione

Bloodborne (qui la nostra analisi) è uno dei giochi più amati ed influenti della sua generazione e in quanto tale è stato omaggiato dai fan in migliaia di modi diversi. Quello di cui vogliamo parlarvi oggi tuttavia è forse il miglior prodotto sul quale potrete mettere le mani se siete fan del capolavoro di From Software: il gioco da tavolo.

Creato grazie a Kickstarter da Michael Shinall e Eric M. Lang, questo board game è uno dei più complessi e meglio realizzati Dungeon crawler che potrete incontrare nel panorama attuale. Dopo averci fatto qualche partita ed aver ripreso in mano mannaia e pistola, siamo pronti a parlarvi di questo splendido gioco (qui altri 5 giochi da tavolo tratti da videogiochi).

Regole e set up

Sebbene la scatola appaia ricca con decine e decine di nozioni da conoscere e segnalini da piazzare, il set up di questo board game di Bloodborne è abbastanza semplice. Abbiamo una piccola porzione di mappa alla quale andranno aggiunti mano mano sezioni, una plancia che indica il Sogno del Cacciatore e altre proprie di ogni giocatore.

Esistono diversi mazzi di carte che equivalgono ad oggetti consumabili o a statistiche da utilizzare per compiere azioni e poi, forse caratteristica più divertente del gioco, il mazzo storia. Si, perchè per procedere e completare una partita in questo gioco bisognerà seguire la storia raccontata attraverso le varie carte che andranno pescate, lette e risolte seguendo l’ordine e i dettami che il gioco ci impone.

Sul tabellone centrale è presente una barra che sale di un punto ad ogni turno, terminata la quale, la partita è persa. I giocatori dovranno soddisfare le richieste delle carte storia entro il termine prestabilito per poter procedere con i capitoli successivi della narrazione. Dunque i cacciatori saranno liberi di scegliere se tentare di creare strategie a lungo termine peer affrontare i nemici con potenziamenti maggiori oppure tentare di velocizzare le azioni e terminare i loro compiti nel minor tempo possibile. La totale libertà ai giocatori è il grande punto di forza di questo gioco. Motivo per il quale sarà davvero difficile che due partite, sebbene basate sullo stesso mazzo storia, possano apparire assolutamente identiche.

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In questo gioco da tavolo non esistono dadi, ogni azione a disposizione dei cacciatori viene eseguita scartando carte. Questo dunque riduce al minimo il fattore fortuna, premiando i giocatori che lavorano meglio sulla strategia. Anche la modalità di generazione dei nemici e dunque l’ordine col quale affrontarli e gli attacchi che questi saranno in grado di sferrare sono casuali e decisi all’inizio della partita. Tutto pensato per rendere questo gioco il più longevo e rigiocabile possibile.

Menzione finale per quanto riguarda il design delle già citate carte storia. In oguna di esse la narrazione prosegue con nozioni di lore e di trama che permettono, oltre che a giocare, anche di comprendere una parte della complessa storia che caratterizza Bloodborne.

Estetica e qualità degli oggetti di gioco

Ogni gioco da tavolo che si rispetti ha bisogno anche della sua buone dose di estetica. Nessun board game di alto livello può essere tale senza che ogni elemento sia bello, oltre che funzionale. Bloodborne, ovviamente, non fa eccezione. Ogni singolo pezzo che tirerete fuori dalla scatola è curato nei minimi particolari e segue i dettami pensati da Hidetaka Miyazaki e soci. Le varie plance sono di ottima fattura, creati con buoni materiali e pensati che per evocare moltissimi degli elementi visti nella componente videoludica. Le carte, sia quelle dei mazzi storia che quelle utilizzate in game, sono davvero numerosissime, solide e davvero splendide. Pressochè qualsiasi oggetto raccolto nel videogioco potrà essere ritrovato in questo board game.

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Se i consumabili sono così numerosi, poteva i nemici essere da meno? I mostri che incontreremo nella nostra notte di caccia sono davvero curati più di ogni altra cosa. Il combattimento è il fulcro del videogioco e il gioco da tavolo vuole rimandare questa sensazione. Le miniatura sono grandi, curatissime e resistenti. I nemici presenti toccano ogni livello del gioco ed anche i vari attacchi possibili ricorderanno a molti videogiocatori i propri trascorsi tra gli oscuri vicoli di Yharnam. I Boss, come facile immaginare, sono possenti, enormi e inquietano quasi quanto le loro controparti videoludiche.

Menzione speciale per gli NPC. Difatti non saranno presenti solo i classici nemici di Bloodoborne. Avremo a che fare con molti dei personaggi con i quali abbiamo avuto a che fare in passato sulla Playstation. Da Alfred a Djura passando per Eileen. I creatori non hanno voluto omettere alcun elemento di un gioco divenuto leggendario grazie proprio al maniacale lavoro sui dettagli. 

Conclusioni

Bloodborne è un gioco da tavolo davvero splendido, creato rispettando a pieno lo spirito del lavoro fatto dai ragazzi di From Software. In ogni miniatura, carta e meccanica si sente profondamente l’amore che i creatori nutrono per il videogioco. Si tratta di un prodotto assolutamente immancabile per chiunque voglia provare in modo alternativo il brivido della caccia alle belve.

Un board game che prende un gran numero di meccaniche da altri giochi precedenti mixandoli in modo eccelso e riuscendo a personalizzare il tutto creando uno spirito unico ed initabilie. Un’autentica perla che non può mancare nella collezione di un qualunque giocatore.

Che ne pensate? L’avete provato anche voi?

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