The Witcher 3: 10 curiosità che non conoscete sul capolavoro di CD Projekt

Abbiamo deciso di raccogliere 10 delle più interessanti curiosità riguardanti The Witcher 3: Wild Hunt, capolavoro di casa CD Projekt

the witcher 3
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10 interessanti curiosità su The Witcher 3: Wild Hunt

6 anni fa, nel maggio del 2015, arrivò sugli scaffali di tutto il mondo The Witcher 3: Wild Hunt, nuovo capitolo delle avventure dell’amato Geralt sviluppato da CD Projekt destinato a diventare da lì a poco un autentico fenomeno mondiale. Non solo infatti il gioco venne incensato da critica e pubblico, ma riuscì anche a trascendere i confini del medium divenendo un’apprezzata serie TV Netflix con protagonista Henry Cavill.

Abbiamo deciso dunque di raccogliere 10 delle curiosità più interessanti riguardanti questo ormai leggendario gioco e il suo inimitabile protagonista caccia mostri. Mettetevi comodi e iniziamo.

10) Geralt non è di Rivia

The Witcher 3 Geralt

Sia nei libri che nei giochi che nella serie TV, il nostro protagonista si riferisce spesso a se stesso o viene indicato da altri come “Geralt di Rivia”, ma tuttavia non è originario di questa città. Nel libro The Witcher: Baptism Of Fire ci viene spiegato infatti come abbia scelto Rivia come luogo di nascita per aiutarlo a prendere confidenza con potenziali clienti.

In questa città risiede difatti la regina Meve e provenire dunque da un luogo simile dà infatti ai clienti un senso di conforto che non proverebbe dal sapere che in realtà proviene dai bastoni di Kaedwen. Per vendere questa menzogna, Geralt sviluppò un accento di Rivia e cambiò il suo nome in Geralt Roger Eric du Haute-Bellegarde.

9) La nave fantasma di Skellige

the witcher 3

Impossiblle pensare che in gioco come The Witcher 3 non ci siano riferimenti al paranormale. Infatti non è cosi. Se si va a Skellige, intorno alle isole tra Hindarsfjall e An Skellig, all’1 esatta del mattino, apparirà una nave spettrale un’unica volta al giorno. È colorata di un blu inquietante in netto contrasto con il nero del cielo notturno e non può essere persa se si è nel posto giusto.

Non è possibile interagire affatto con questa nave e appare solo per una frazione di secondo prima di tuffarsi di nuovo sotto le acque in stile Olandese volante. Questa è solo una delle decine di citazioni ad elementi della cultura pop che potrete trovare esplorando al massimo l’immensa mappa di gioco messa a disposizione da CD Projekt.

8) La mappa di The Witcher 3 è 35 volte più grande di quella di Witcher 2

the witcher 3 mappa

Chiunque abbia giocato al gioco può dire quanto sia straordinariamente grande la mappa in “Wild Hunt”. Questo è stato motivo di vanto per gli sviluppatori durante la produzione, e sicuramente ha soddisfatto i fan. Il mondo di gioco è 35 volte più grande rispetto a quello del capitolo precedende e addirittura più del 20% rispetto a quello epico di The Elder Scrolls V: Skyrim, considerata una delle mappe più immense della storia del gaming fantasy.

È stato calcolato che occorrono circa 40 minuti per percorrere l’intera mappa di The Witcher 3 in groppa al fido Rutilia. Certo, nella vita reale ci vorrebbe molto più tempo per visitare in un intero paese, ma 40 minuti sono un tempo lungo per un videogioco.

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7) Geralt ha quasi 100 anni

the witcher 3 geralt yennefer

Gli Witcher invecchiano in modo molto diverso rispetto ai normali esseri umani. Vesermir ad esempio, mentore di Geralt, è in vita da diversi secoli. E il nostro protagonista non è da meno. Proprio il suo maestro, all’inizio del gioco prende il giro il suo allievo dicendogli di “non essere troppo lontano dai 100 anni“.

Allo stesso modo, anche Yennefer si sta avvicinando ai 100 anni, essendo nata intorno al 1174 con The Witcher 3 che inizia nel 1272. Dunque il processo di invecchiamento non colpisce in maniera normale anche le streghe. Non fatevi ingannare quindi dalla possenza fisica di Geralt. In fin dei conti è un vecchietto!

6) Il Gwent è stato creato durante un bagno caldo

the witcher 3 gwent

Tutti gli amanti di The Witcher 3: Wild Hunt conoscono il Gwent, originale gioco di carte presente in game nel quale un poì tutti hanno perso svariate ore di vita. Ebbene, questo passatempo così ben congeniato, è stato creato durante un bagno caldo. Il game designer Damien Monnier ha avuto l’idea per il gameplay di Gwent mentre era immerso nella vasca. Alla fine di quel momento rilassante, racconta, aveva ideato le regole base del gioco.

Considerando che gli era stato concesso solo un fine settimana per creare un intero gioco di carte, è impressionante che un bagno gli abbia fornito le basi di quello che alla fine sarebbe diventato un intero videogioco in sé.

5) Il medaglione del Lupo è il secondo che possiede Geralt

the witcher medaglione lupo

Uno degli elementi più caratteristici dell’intero gioco è sicuramente il medaglione del lupo che i giocatori vedono al collo di Geralt. Tuttavia questo è in realtà il secondo che il nostro amato caccia mostri possiede. Nel libro The Witcher: Tower Of Swallows infatti, scopriamo che Geralt ha dato il suo primo medaglione a un mezzelfo di nome Shirru come parte di uno stratagemma. Tuttavia quest’ultilmo non abbocò e finì per rubare il medaglione. Successivamente Shirru fu catturato e giustiziato con il fuoco facendo sciogliere il medaglione.

Per un breve periodo di tempo, Geralt dovette quindi accontentarsi di una versione minore del medaglione prima di ottenere il secondo da Ciri.

4) Il codice degli Witcher non esiste

Witcher 3 Gerald Money

Molte volte Geralt e gli altri Witcher fanno riferimento ad un fantomatico codice di comportamento citandolo come mezzo per giusitifcare ciò che fanno o non fanno. Tuttavia questo codice Witcher è una fabbricazione ideata per essere utilizzata capro espiatorio per compiti che non si vogliono svolgere o per giustificare determinate richieste avute per un lavoro.

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Tuttavia ci sono solo alcune linee guida che i Witcher sono incoraggiati a seguire e riguardano principalmente la loro condotta in pubblico e il modo in cui interagiscono con i clienti. Possono cacciare esclusivamente mostri e quindi non gli umani. Un witcher non può quindi sostituirsi alla legge e fare giustizia sommaria come preferisce. Detto questo, in generale, è libero di fare ciò che vuole e ha pochissime restrizioni su ciò che può o non può fare.

3) Oltre 1500 persone hanno lavorato allo sviluppo di The Witcher 3: Wild Hunt

the witcher 3 1500 persone
Credits: YouTube/ Paszporty Polityki 2015 – CD PROJEKT RED || Podziękowania dla studia

Un incredibile team di oltre 1.500 persone ha lavorato duramente per rendere The Witcher 3: Wild Hunt il capolavoro che conosciamo e amiamo oggi. E questo non è l’unico numero impressionante parlando di questo gioco. Ci sono infatti 16.000 animazioni che danno vita ai personaggi, il mondo arriva a toccare i 136 km quadrati e le persone recitano un copione di 820.000 parole. 

Indubbiamente, il duro lavoro di così tante persone ha portato al successo del gioco. Con una squadra così vasta, è comprensibile che così tanti riferimenti al mondo reale si siano fatti strada in The Witcher 3. Un lavoro davvero mastodontico per la creazione di un gioco gigantesco che ha fatto innamorare il mondo.

2) Phillipa Eilhart aveva gioielli al posto degli occhi nelle idee originali

the witcher 3 philippa eilhart

Re Radovid, che odia la maggior parte delle stregonerie, ordinò che alla maga di alto rango Phillipa Eilhart venissero cavati gli occhi in The Witcher 2: Assassination Of Kings. La donna è tuttavia riuscita a sfuggire a qualsiasi ulteriore punizione e quando la vediamo di nuovo in The Witcher 3, ha una sciarpa avvolta intorno agli occhi per nascondere la terribile punizione che ha subito.

Alcuni concept art rilasciati da CD Projekt Red ci mostrano che originariamente il team aveva in mente una soluzione molto più grottesca alla situazione della strega, riempiendo le orbite vuote con pietre preziose che avrebbero dovuro essere utilizzate da Philippa per riottenere la vista perduta.

1) La meccanica del Focus Mod cancellata

Tra i piani originali dello studio, oltre alla possibilità di far viaggiare in barca Rutilia insieme a Geralt, vi era la Focus Mode. Il Witcher sarebbe stato in grado di vedere all’interno delle creature che stava combattendo quando voleva, e di attaccare ossa, organi e tendini specifici nei corpi dei suoi avversari in modo da ottenere un’uccisione rapida e colpire con grande precisione.

Questa meccanica è stata tuttavia scartata, ma non sarebbe sbagliato presumere che potrebbe essere mostrata nei prossimi capitoli di The Witcher. Come sappiamo infatti la saga è destinata a continuara nel tempo e dunque è possibile immaginare che i ragazzi di CD Projekt possano vagliare vecchie idee cassate da inserire nel futuro.

Conoscevate queste curiosita? Amate il gioco? Ditecelo nei commenti.

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