Super Mario è comunista: l’assurda teoria del complotto

Mario
Condividi l'articolo

Super Mario è davvero in lotta per la riscossa del proletariato?

Super Mario è comunista. Se qualcuno vi dicesse questo, la vostra prima reazione sarebbe quella di mettervi a ridere. Eppure, questa è una delle più diffuse teorie del complotto sul famoso idraulico, e anche se a primo impatto suona ridicola, approfondendo un po’ si può scoprire che ci sono parecchi punti interessanti nel ragionamento.

Cominciamo dall’epoca in cui l’idraulico fa la sua comparsa nel mondo dei videogiochi: gli anni ’80. Come sappiamo, subito prima della fine, la Guerra Fredda raggiunge un nuovo culmine ideologico, con Ronald Reagan che parla de “l’impero del male” e le politiche sovietiche, dall’invasione dell’Afghanistan in poi, sempre più aggressive.

Lo spauracchio russo è alle porte, come provano film quali Alba Rossa (Red Dawn, 1984) e Rocky IV (1985). Super Mario, i cui vestiti sono così rossi da far male agli occhi, non sembra in effetti capitato per caso. Anche se il personaggio nasce in Giappone, paese NATO, le implicazioni di un’aderenza ideologica a sinistra sembrano esserci tutte.

LEGGI ANCHE:  Super Mario World | Recensione dello storico platform 2D

Primo: i baffoni di Mario, che ricordano da subito ai sostenitori della teoria quelli di un altro celebre baffone che “a dà venì”, Josep Stalin. Secondo: nel finale di ogni livello di Super Mario Bros. (1985), come tutti sanno, Mario abbassa una bandiera dalla cima di un’asta: una metafora, neanche troppo celata, di un intento rivoluzionario.

Terzo: il suo mestiere. Mario è un idraulico e la sua eroica emancipazione e le sue gesta avventurose non possono non parlare di una riscossa della classe operaia congruente a quella sovietica, nella quale i mestieranti più umili si ritrovavano amministratori civili o capi di sezione. Quarto: i funghi, cioè l’amanita muscaria, varietà tipica delle regioni della Siberia (in Russia).

Quinto: Wario, l’anti-Mario, che sarebbe una sorta di parodia del gretto capitalista senza scrupoli. Nei giochi di Wario ci si deve infatti dedicare principalmente a raccogliere soldi e tesori (anche se è vero che anche Mario accumula soldi), e il personaggio viene sempre del resto caratterizzato come menefreghista, meschino e profittatore. Il contrario dell’eroe del popolo.

LEGGI ANCHE:  Super Mario 64: dopo 28 anni qualcuno è riuscito ad aprire la porta "inapribile" [VIDEO]

E che dire, sesto, di Bowser, che chiaramente sarebbe una rappresentazione dello Zar Nicola II Romanov, con la sua schiera di figli tutti prontamente trucidati da Mario nei vari giochi? La distruzione dei castelli, in Super Mario World, e l’eliminazione sistematica di un’intera dinastia sembra molto far da specchio agli eventi della Rivoluzione Russa.

Ci sarebbe dell’altro. Per esempio: perché Toad è fatto così? Che sia il risultato delle radiazioni di Chernobyl? Improbabile, dato che il personaggio esiste già nel 1985 e l’incidente di Chernobyl risale, come sappiamo, al 1986. Tuttavia, una sfilza di coincidenze interessanti o divertenti, a seconda del punto di vista. Certo, niente più di quel che serve a farsi una risata, intendiamoci.

Fonte: The Gamer