Bugatti Cristian: Bugo, cantautore un po’ stonato ma sincero

Bugo
Credits: Bugo / YouTube
Condividi l'articolo

Dopo Sanremo, Bugo è tornato con 5 brani inediti e una riedizione intitolata Bugatti Cristian.

Negli ultimi due anni si è parlato molto di Bugo. Nel 2020, il video della sua fuga dal palco di Sanremo, dopo la rabbiosa auto-parodia di Morgan, è divenuto un vero e proprio tormentone virale. Nel 2021, ha ricevuto nuove critiche sull’intonazione da giornalisti e improvvisati opinionisti sui social network. Ma Bugo non ha fatto una piega e ha risposto per le rime ai suoi detrattori. Durante il Festival, ha dichiarato apertamente di essersi rotto delle dichiarazioni della stampa.

“Mi sono rotto, basta schernirmi. Non sono il più intonato, ma sono sincero”

Quel che forse non tutti sanno è che Bugo non è affatto una meteora Sanremese scoperta da Amadeus. L’artista ha una lunga carriera alle spalle costellata di buoni successi nella scena alternativa italiana. Bugo è un cantautore brillante, molto abile nel comunicare. Non è intonato? Ok, è lui il primo ad ammetterlo, ma almeno è sincero (tanto per citare anche il titolo del suo stesso duetto con l’ex amico Morgan).

Bugatti Cristian forse non raggiunge i livelli di alcuni successi del passato di Bugo, ma è comunque un buon lavoro. Per chi volesse farsi una cultura sulla storia e sullo stile di Bugo è raccomandabile l’ascolto dell’intramontabile Io mi rompo i coglioni. Spostandoci su tempi più recenti, dato che quel singolo ha ormai quasi vent’anni, sicuramente anche Io me la godo e Cosa ne pensi Sergio possono trasmettere la qualità e il valore dell’artista.

Se per voi l’intonazione rappresenta la componente più importante forse non lo apprezzerete, ma, se ci pensiamo bene, quanti artisti moderni sono veramente intonati? La voce ovviamente conta, ma non è tutto. Bugo ce lo dimostra con una lunga carriera e una discografia originale.

Veniamo dunque a Bugatti Cristian, una riedizione di Cristian Bugatti (2020) con l’aggiunta di 5 pezzi inediti.

Di questi tempi, i ritmi con cui si sfornano gli album sono sempre più frenetici. La doppia partecipazione a Sanremo e l’imprevedibilità degli eventi del 2020 non hanno permesso a Bugo di realizzare un album completamente originale. Per accompagnare la partecipazione al Festival ha dunque pubblicato una riedizione dell’album del 2020 con l’aggiunta del singolo sanremese e di altri 4 inediti, di cui uno vede la partecipazione dei Pinguini Tattici Nucleari. L’amicizia con i Pinguini è stata anche dimostrata dal duetto eseguito nella serata delle cover con una piacevole reinterpretazione di Un’avventura di Lucio Battisti.

LEGGI ANCHE:  Bugo rompe il silenzio e risponde a Morgan: "Ora non voglio fare pace"

Oltre al singolo Sincero, che tutti canteranno per sempre nella sua versione meravigliosamente storpiata “Le brutte intenzione, la maleducazione…”, tornano anche le altre 8 canzoni di Cristian Bugatti.

Veniamo poi alle novità. In primis abbiamo il brano in gara a Sanremo 2021, un bello sfogo e un inno alla leggerezza intitolato E invece sì. Un’introduzione orchestrale con protagonisti i fiati, perché in fondo bisogna dare spazio ai musicisti della kermesse, apre la strada alla voce di Bugo. Il pezzo è una riflessione fatta ad alta voce, un racconto fatto di immagini suggestive, autocritica ironica e leggerezza. Così, il paradiso diventa un supermercato con la birra scontata e i poster di Celentano.

“Cristian cresci, stai su dritto… Grazie, ma io” è la frase che precede il ritornello e racchiude il senso del brano. Bugo ci ricorda che arriveranno sempre opinioni contrarie, indicazioni per fare meglio. Bisogna ascoltare le critiche costruttive, ma alla fine il senso che vogliamo dare alla vita dipende solo da noi e dai limiti che vogliamo porre alla nostra immaginazione.

Meglio, Bugo e i Pinguini Tattici Nucleari si fondono alla perfezione in un pezzo semplice ed efficace.

Meglio è un divertente inno alla normalità. I Pinguini Tattici Nucleari ne hanno fatta una loro bandiera. Ne hanno parlato anche nella loro celebre Ringo Starr, terza classificata al Festival di Sanremo del 2020. La normalità e la semplicità sono veri e propri valori che spesso vengono dimenticati o dati per scontati. “L’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale” diceva il grande Lucio Dalla.

LEGGI ANCHE:  Morgan contro Amadeus su Instagram: "Mer*a umana" [FOTO]

“Meglio una vita normale” recita il ritornello del pezzo che alterna scene di vita reale, sogni e le classiche citazioni da Pinguini. Tra i vari esempi troviamo anche la citazione del buon Walter White, protagonista della serie Breaking Bad.

Gli altri 3 inediti: Bugo ama Battisti, le sonorità Anni Ottanta e Super Mario

Come si fa ha sonorità che ricordano a tratti alcuni lavori del grande Lucio Battisti. Una base coinvolgente e ritmata affianca una melodia orecchiabile, ma non banale. Come spesso accade nei pezzi di Bugo, è la linea di basso a guidare l’ascolto e trascinare la musica e la voce.

Bugo
Credits: Bugo / YouTube

Videogame è l’unico pezzo dove la voce di Bugo è alterata da un effetto. Si tratta del vocoder, utilizzato insieme a sonorità da soundtrack dei videogiochi anni Ottanta-Novanta. Il pezzo è un aperto omaggio alla grandezza del personaggio di Super Mario. Bugo trasmette la poesia dei vecchi videogiochi e il ricordo di un mondo analogico che sembra ogni giorno un po’ più distante.

Chiude il disco un nuovo brano intitolato O che cosa. Voce e pianoforte, Bugo chiude con un classico stile da cantautore. Si tratta di un brano intimo, ricco di immagini e riferimenti contemporanei (appaiono anche le mascherine, oggi più che mai simbolo dei tempi che corrono). La delicatezza e la concretezza di Bugo trovano forma in strofe forti e convincenti.

Anche la malinconia, che traspare da alcuni versi, si risolve in un crescendo finale che completa il disco con un inno a vivere, rischiare, provare e sbucciarsi le ginocchia. “Vivi o che cosa?” Bugo sceglie di vivere e cantare senza paura, poco importa se qualcuno lo chiamerà stonato.