Billie Eilish sta “distruggendo il nostro paese” secondo Trump

A quanto pare per l'amministrazione Trump quella di Billie Eilish è una minaccia concreta

Billie Eilish
Billie Eilish nel video di "All the Good GIrls Go to Hell" (Credits: Billie Eilish / YouTube)
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Billie Eilish non sta molto simpatica all’amministrazione Trump

Secondo il Washington Post, Billie Eilish è accusata da Donald Trump e dalla sua amministrazione di “distruggere il nostro paese e tutto ciò che amiamo”. Perché? Ma perché naturalmente la cantante, come tre quarti dei suoi colleghi, si è sempre detta critica nei confronti dell’attuale presidente.

Lo ha dimostrato anche di recente, parlando direttamente da una convention dei democratici, e facendo il nome di Trump senza peli sulla lingua. Ma come è emersa la cosa? Riporta il Washington Post: trattasi di una campagna pubblicitaria da 250 milioni di dollari, pensata per “sconfiggere la disperazione ed ispirare la speranza”.

L’occasione è, ovviamente, la perdurante pandemia, sulla gestione della quale Trump è stato criticato da più parti e a più riprese. La campagna in questione doveva prevedere la presenza di varie celebrità (come un po’ qui da noi, con i Ferragnez), ma le cose sono poi andate diversamente, come emerso da un documento “leaked”.

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Billie Eilish – When the Party’s Over, 2018

Michael Caputo, assistente segretario per gli affari pubblici presso il Department of Health and Human Services, ha suggerito che la campagna si dovrebbe concentrare sull’idea di “aiutare il presidente”. Risultato? Tutte le celebrità contro di lui sono state scartate. Tra queste la stessa Billie, “accusata” di non essere una supporter di Trump.

Certo, l’idea che la ragazza stia addirittura “distruggendo” gli Stati Uniti, quali che siano le sue idee politiche, suona un bel po’ ridicola. Sembra di sentire uno dei personaggi di Borat: Seguito di Film. Eppure, secondo il Washington Post è proprio questo ciò di cui la giovane cantante sarebbe accusata.

Altri cantanti scartati sono stati Jennifer Lopez, Christina Aguilera, Adam Levine e Justin Timberlake, invisi a Trump perché noti supporter di Barack Obama e… dei diritti dei gay. Chi è rimasto? Marc Anthony, Billy Ray Cyrus (il padre di Miley), Miranda Lambert, Garth Brooks ed Enrique Iglesias. Confidiamo che funzionerà.

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Fonte: New Musical Express

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