Da quando il primo Matrix (qui 7 curiosità a tema) arrivò nei cinema nel lontano 1999, una domanda ha cominciato a circolare incontrollata in tutto il globo: “E se tutto quello che vedessimo ogni giorno non fosse altro che la finzione di una qualche entità ultratecnologica?”.
Uno studio ha provato a rispondere a questo spinoso quesito. Su Scientific American è difatti stato pubblicato un rapporto basato sui calcoli del filoso Nick Bostrom, che nel 2003 ha pubblicato un articolo sul sito dell’Università di San Andrew dal titolo Are We Living in a Computer Simulation?
Io sostengo che almeno una delle seguenti proposizioni sia vera – Si legge nell’Abstract del lavoro i Bostrom. (1) la specie umana è molto probabile che si estingua prima di raggiungere uno stadio “postumano”; (2) è estremamente improbabile che qualsiasi civiltà postumana esegua un numero significativo di simulazioni della sua storia evolutiva (o delle sue variazioni); (3) quasi certamente stiamo vivendo in una simulazione al computer.
Ne consegue che la convinzione che ci sia una possibilità significativa che un giorno diventeremo postumani che eseguono simulazioni degli antenati è falsa, a meno che non stiamo attualmente vivendo in una simulazione. Discuto alcune conseguenze di questo risultato.
I calcoli del filosofo si basano dunque sulla possibilità che esista un computer così potente da creare una realtà alternativa e che sarebbe impossibile per chi vive dentro accorgersi dell’inganno.
Partendo da questo lavoro, i ricercatori Scientific American hanno concluso che c’è una possibilità del 50% che l’umanità intera viva in una realtà fittizia, esattamente come in Matrix (qui un approfondimento sulla filosofia dell’Eletto).
