Matthew Modine ha avuto la fortuna di lavorare con moltissimi registi nella sua carriera, tra i quali Stanley Kubrick e Christopher Nolan. L’attore californiano ha infatti interpretato il soldato Joker in Full Metal Jacket del 1987 e il vice commissario di Gothamn Peter Foley in Il Cavaliere Oscuro, il Ritorno del 2012.
Modine, durante un’intervista con Hollywood Reporter ha paragonato il modo di lavorare dei due registi, entrambi accomunati da un maniacale perfezionismo. Vi ricorderete quando, per esempio, qualche mese fa, vi avevamo raccontato di come Nolan non volesse sedie sui set (qui i dettagli).
Questa fissazione aveva ricordato a molti le manie che anche il grande Kubrick aveva. Matthew Modine, mettendo in relazione la grande intimità che i regista creano anche in grandi produzioni con il loro modo di lavorare, è tra questi.
A volte in Full Metal Jacket non c’erano più di 10 o 15 persone sul set – ha detto Modine. E per quanto fosse grande Il Cavaliere Oscuro, il Ritorno, con tutte le persone che ci stavano lavorando e le enormi dimensioni del cast e della troupe, diventava sempre più piccolo man mano che ti avvicinavi al set in cui stavi per filmare. Quindi c’è una somiglianza tra Stanley e Chris.
Quando sei arrivato all’epicentro in cui si svolgeva l’azione, è tutto incredibilmente calmo, silenzioso, concentrato e intimo – ha proseguito Modine. Tutto il rumore e tutte quelle altre cose erano tenute lontane dal set, e non c’era motivo di avere una sedia o un villaggio video. Per quale scopo? Tutti potevano vedere cosa stava succedendo. Era un ambiente tranquillo dove stavamo girando il film
Cosa ne pensate di questo paragone fatto da Matthew Modine?
Scriveteci cosa ne pensate e continuate a seguirci su LaScimmiapensa.com per altre news e aggiornamenti sul mondo del Cinema e delle Serie TV.
