Lucifer: Recensione, Analisi e Riassunto della serie Netflix

Lucifer è una serie tv che ha come protagonista il Diavolo. Arrivati alla quinta stagione, vi offriamo una recensione totale della storia

Lucifer, Lucifer 5, lucifer stagione 5, recensione
Condividi l'articolo

Lucifer, serie tv di enorme successo con protagonista Tom Ellis, è una produzione statunitense ideata e sviluppata da Tom Kappins. La trama prende spunto dal fumetto omonimo di Mike Carey pubblicato dalla casa Vertigo.

La serie, inoltre, prodotta dalla Warner Bros. Television, è stata trasmessa per la prima volta sul canale Fox dal 25 gennaio 2016 fino al 2018, quando decise di cancellarla. E così arrivò Netflix che ne prese il possesso e, ad oggi, ha raggiunto un enorme successo arrivando a trasmettere la quinta stagione e addirittura annunciandone una sesta.

Ogni stagione è composta variamente da un numero di episodi che va da 10 a 26, di durata media compresa tra i 45 e i 50 minuti.

Trama

Lucifero (Tom Ellis), l’angelo caduto, nonchè Stella del Mattino (alias Morningstar), stanco della sua monotona vita negli Inferi decide di trasferirsi a Los Ageles. La sua vita viene travolta dall’incontro con l‘unica persona immune ai suoi poteri, Chloe Decker (Lauren German) investigatrice del corpo della squadra omicidi della città.

Incuriosito da questa stravagante donna, la sola, inoltre, che non cede al suo fascino, decide di prendere parte del corpo poliziesco e collaborare nella risoluzione dei crimini più insoliti. Contemporaneamente, apre un prestigioso night club dal nome “Lux”, punto di ritrovo delle anime da lui corrotte e dei protagonisti della storia.

Lucifer, recensione della serie tv Netflix. Il cast principale

Cast

  • Tom Ellis: Lucifer Morningstar (stagione 1-in corso)
  • Lauren German: Chloe Decker (stagione 1-in corso)
  • Kevin Alejandro: Daniel “Dan” Espinoza (stagione 1-in corso)
  • D. B. Woodside: Amenadiel Morningstar (stagione 1-in corso)
  • Lesley-Ann Brandt: Mazikeen “Maze” Smith (stagione 1-in corso)
  • Scarlett Estevez: Trixie Espinoza (stagione 1-in corso)
  • Rachael Harris: Linda Martin (stagione 1-in corso)
  • Kevin Rankin: Malcom Graham (stagione 1)
  • Tricia Helfer: Charlotte Richards (stagione 2-3)/ Dea (stagione 2)
  • Aimee Garcia: Ella Lopez (stagione 2-in corso)
  • Tom Willing: Marcus Pierce / Caino (stagione 3)
  • Inbar Lavi: Eve / Eva (stagione 4-in corso)

Produzione

La serie è stata prodotta grazie a collaborazioni tra tante case produttrici: Aggressie Mediocrity, DC Entertainment, Jerry Bruckheiment Television e Warner Bros. Television

ATTENZIONE! POSSIBILI SPOILER

Lucifer: Recensione della Quinta Stagione

La prima parte della quinta stagione (2020) è visibile su Netflix dal 21 agosto 2020 è composta da 8 episodi, cui ne seguiranno altri e – annunciata a sorpresa – una sesta stagione che andrà a concludere tutta la serie.

Lucifer è ormai ritornato all’Inferno: se sulla Terra son passati solo un paio di mesi, per lui, invece, sono passati migliaia di anni da quando ha lasciato la città degli angeli e la sua amata detective Chloe.

Tutti sono scossi, tutti sono malinconici e la vita senza il Diavolo sembra troppo avvizzita. Alla fine del primo episodio, però, a portare una scossa arriverà il gemello del protagonista, l’angelo Michael (ovvero, l’Arcangelo Michele, interpretato sempre da Tom Ellis) geloso del successo del fratello e, a tal proposito, desideroso di prendere il possesso della sua vita.

Tutti i personaggi sono elevati alla massima potenza, la loro ironia e la loro serietà si mescolano in una combo perfetta.

Forse, l’unico personaggio a restare un po’ ai margini è la povera Ella (Aimee Garcia), incastrata nella fragilità di alcune storyline secondarie senza venirne a capo e senza farle fare quel passo in più per entrare nel cuore dello spettatore.

Due episodi fondamentali

Lucifer stagione quinta, Maze e Lucifer episodio quarto
Maze e Lucifer, episodio noir

Due sono gli episodi più accantivanti di questa prima parte della quinta stagione. L’episodio tre che vede in scena uno show televisivo ispirato alla vita dei nostri personaggi principali. Le controfigure di Chloe e di Lucifer fanno riflettere i protagonisti sulla loro esistenza e sul loro strano rapporto.

L’episodio successivo, il quarto, tutto in bianco e nero (stile noir, per intenderci) che cerca di esplorare più a fondo uno dei personaggi secondari, ma non meno fondamentali: Maze (Lesley-Ann Brandt).

Questa figura, che dalla prima stagione non può fare a meno che apparire solo come un mostro infernale lussurioso, incomincia già dalla quarta stagione ad assumere più rilevanza.

LEGGI ANCHE:  Stranger Things 3: I Fratelli Duffer confermano che è in arrivo!

La donna, in preda a una profonda tristezza – causata dall’abbandono prima di Eve e poi Lucifer – è ormai dominata dall’odio. Dopo aver scoperto – anche lei – parte delle sue origini nascoste, è decisa a far fuori Lucifer, prendendo parte del piano malvagio di Michael.

Insomma, questa quinta stagione si presenta in grado di rievocare vecchie emozioni per mescolarne a nuove secondo ritmi audaci e sorprendenti.

Tre in uno

108651 ppl kteq
Lucifer e Chloe

I produttori c’hanno visto giusto elevando al cubo la figura di Tom Ellis, che, appunto, si ritrova a interpretare tre personaggi: Michael, Michael che cerca di fingersi Lucifer e Lucifer stesso.

Sono piccoli i dettagli che li distinguono, ma che l’occhio di un fan accanito non può fare a meno di non notare: l’accento e il modo di parlare, la postura, gli abiti e addirittura lo sguardo dell’uno e dell’altro.

Sembrerebbe una mossa un po’ dozzinale a un primo sguardo, ma in realtà rende la vicenda più accantivante e simpatica. Infatti, il ritorno di Lucifer nel mondo dei vivi darà vita a un altro conflitto celestiale, reso più insolito e complicato dal fatto che Chloe ha scoperto la verità sulla propria esistenza, quella stessa verità che era stata rivelata dalla mamma del Diavolo nella seconda stagione.

Il finale esplode nella sua stravaganza: ovviamente, un finale sospeso (tra le nuvole, per essere ironici), che vede l’arrivo di Dio a cercare di calmare i due fronti in opposizione, il quale svolge “divinamente” i suoi compiti portando lo spettatore – ancora una volta – ad essere attonito di fronte a quello che sta guardando e a proiettarlo alla successiva seconda parte.

Nell’attesa, la Scimmia vi consiglia o di rivedervi tutti i precenti episodi, oppure di leggere qui i nostri riassunti!

Riassunto delle precedenti stagioni

Lucifer Stagione Uno

La prima stagione (2016-2017) è composta da 13 episodi. Lucifer, alle prese con i casi d’omicidio più insoliti e disparati, si dimostra essere più angelico del previsto, nonostante il rancore e l’odio verso il Padre (Dio) sia ancora troppo forte da essere sviscerato.

Odia il modo in cui è stato abbandonato, dopo essere stato cacciato dal Paradiso, un così triste sentimento tale da avergli fatto strappare le sue stesse ali, quelle ali che lo rendevano l’angelo più grande tra tutti.

La sua forza viene alimentata dai peccati dei cittadini losangelini, venendo così a godere di semplici e piccole malefatte umane e rendendo così il suo personaggio abbastanza bizzarro, talvolta comico, sempre interessante nella sua aurea di affascinante uomo della società.

Analisi – Buoni e cattivi

Lucifer, recensione della serie tv Netflix. Lucifer e Chloe, stagione uno
Lucifer e Chloe

Ovviamente appare scontato l’accostamento tra il buono e il marcio della società, il primo incarnato nel personaggio della poliziotta e il secondo – ancor più banalmente – nel nostro caro protagonista.

Un accostamento che, all’inizio funge da base a tutta la storia, rendendo la vicenda appetibile da molti punti di vista, mentre man mano che il rapporto tra i due diviene quasi più intimo e più sodo andrà a scemare.

Chloe scoprirà di avere in sè, nascosti, piccoli lati criminali, lui – come già anticipato in precedenza – scoprirà di possedere un dolce lato umano, lo stesso che gli consente di catturare gli assassini e condannarli per le loro malefatte.

Lucifer Stagione Due

Se la prima stagione ha avuto lo scopo di fornire un quadro generale sui protagonisti della serie Lucifer, la seconda stagione (2017) – composta da 18 episodisottolinea ancor di più i tratti originali del protagonista, che non si presenta più solo come sex symbol che gira in decappottabile e suona il pianoforte per ammaliare gli esseri umani.

Il piano prestabilito diviene più marcato e coinvolgente: primo ingrediente è l’arrivo della mamma del Diavolo.

Il personaggio è introdotto dalla figura di Charloette Richards (Tricia Helfer), la quale cerca non solo di mediare il rapporto tra Lucifer e suo fratello, l’angelo Amenadiel (D. B. Woodside) – arrivato all’incirca alla fine della prima stagione per mettere in riga il pestifero diavoletto – ma anche di appropriarsi dell’immenso potere infernale per tornare a brillare di luce divina.

Analisi – Divertimento e coinvolgimento

Lucifer, recensione della serie tv Netflix. Charlottre / Dea, stagione due di Lucifer
Charlotte / Dea

L’arrivo della mamma di Lucifer indirizza la serie, ancor di più, verso la commedia La caratterizzazione sempre più marcata dei personaggi permette di scandire più ritmicamente i nuovi episodi e di coinvolgere preponderatamente lo spettatore.

LEGGI ANCHE:  The Mother: Recensione del nuovo film Netflix con Jennifer Lopez

Gran parte di questo successo avviene anche grazie ai frequenti colloqui tra Lucifer e la psicoterapeuta Linda Martin (Rachael Harris), con la quale si aprirà totalmente arrivando addirittura a mostrare la sua vera natura divina.

Pensare ai due e al loro rapporto, non può fare a meno che strappare un sorriso e una lezione di vita allo spettatore: tra i continui disguidi, le battute a sfondo sessuale, gli atti stessi che inizialmente sembrano così frivoli, racchiudono piccoli aiuti che a chiunque farebbero bene.

Piccoli contributi che rendono ancora più umana la figura divina e più vicina a quello spettatore che si sta, sempre di più, appassionando alle sue vicende.

Lucifer Stagione Tre

Nonostante la terza stagione (2018-2019) – di 26 episodi – faccia un passo indietro dal punto di vista qualitativo e lo scontro tra Lucifer e il Padre sembra un po’ surclassato dalle vicende crime (un po’ troppo simili ad altre serie rinomate del genere), la storia non viene abbandonata totalmente a se stessa e fornisce piccoli spunti entusiasmanti.

Un nuovo nemico si staglia all’orizzonte: “the sinnerman” il capo di un’organizzazione criminale che ha rapito Lucifer, il quale si ritrova con le sue ali divine ma senza volto da diavolo.

Il protagonista, convinto che il tutto sia opera del Padre, cerca in ogni modo di scoprire perchè gli sia stato fatto un tale affronto. Evitando ogni tipo di consiglio da parte di Linda, la quale gli aveva suggerito di scavare semplicemente più affondo nel suo animo, si avventura alla ricerca del suo rapitore.

Instaurando un rapporto amichevole con Marcus Pierce (Tom Welling), nuovo capitano del distretto di polizia, Lucifer cerca di rintracciare tutti i criminali di Los Angeles, per poi venire a scoprire che proprio il suo nuovo amico è la reincarnazione di Caino, il primo assassino della storia condannato a vagare sulla Terra in eterno, il quale cercherà in ogni modo di strappare la sua maledizione servendosi del Diavolo, di ucciderlo e impossessarsi della bella detective.

Analisi – Un possibile finale della serie

Lucifer, recensione della serie tv Netflix. Marcus Pierce / Caino nella stagione tre
Marcus Pierce / Caino

I dubbi di Fox verso una possibile prosecuzione della serie si iniziano a sentire già in questa terza stagione, a tratti ripetitiva nel racconto degli omicidi, nella figura doppio giochista di Maze, nei banali favori fatti agli umani del diavolo Lucifer.

I personaggi sembrano divenire sempre più grotteschi: la storia di passione tra Linda e Amenadiel, addirittura, si marchia di connotazioni fin troppo ridicole.

Insomma, meno entusiasmante delle due precedenti, questa stagione si presenta meno umoristica e sfavillante, probabilmente anche a causa della bipolarità della figura protagonista, troppo combattuta tra l’essere migliore di un umano e allo stesso tempo avere sentimenti troppo sinceri nei confronti della bella Chloe.

Lucifer Stagione Quattro

La quarta stagione della serie tv (2019) – di soli 10 episodi – la prima dopo il passaggio della visione su Netflix, è una prova. Non solo per la piattaforma che deve dare più audacia agli episodi e vedere di recuperare quegli spettatori rimasti poco affascinati dalla precedente stagione, ma soprattutto per la stessa storia e per gli stessi personaggi che devono riuscire a scardinarsi dall’ordinario.

Ci riesce – è bene annunciarvi – dando maggior autorevolezza al filone principale della storia e ponendo i tratti crime da contorno a questo pasto principale. Lo stile narrativo rimane il solito, ma è l’arrivo di Eva (Inbar Lavi), la prima donna tornata sulla Terra per ritrovare il suo ex amante Lucifer a mettere a soqquadro sia la mente del sex symbol che il rapporto con Chloe.

Analisi – Tra brutalità e incanto

Lucifer, recensione della serie tv Netflix. Chole, Lucifer e Eva, stagione tre di Lucifer
Chloe, Lucifer e Eva

L’arrivo della donna che ha commeso il “peccato originale” si sposa perfettamente con il Signore dei peccati, spostando il taglio della serie su scene più audaci, brutali, passionali, arrivando a toccare anche gli ambiti della droga e dell’alcol.

Un tono apparentemente più esagerato, ma pensato per attirare un pubblico più vasto e dare più vigore alla trama principale.

I toni violenti scardinano la base teen drama che apparteneva, in precedenza, alla serie generando una sensazione contrastante e spaventosa nella mente dello spettatore, che si trova ad assistere ad atti nudi e crudi spietati.

Una spietatezza che nel finale di stagione trova il suo culmine: c’è chi ne è rimasto abbattuto e chi deluso, ma è semplicemente stato un modo furbo per attirare di più l’attenzione e dar vita a una quinta stagione.

Per tutti gli aggiornamenti sul mondo Netflix e sulla serie Lucifer continuate a seguirci su La Scimmia Pensa!