Making of | Ecco come sono state girate 20 scene assurde

Making of: Dietro le quinte di ogni grande produzione si nascondono segreti e trucchi del mestiere, improbabili combinazioni di scenografie imponenti e CGI...

Condividi l'articolo

Star Wars – Episodio 1

making of star wars
Fare un film con gli oggetti di uso comune. Star Wars Art Attack Level.

Una folla oceanica? No, circa mezzo milione di cotton fioc ritagliati e dipinti, e mossi da ventilatori per restituirne l’agitazione. Quando la produzione ti chiede un modellino, ma tu esageri.

Star Wars – Episodio 5

b31034ecc8d017d86cd0ba6016726449
Gli Opening Crawl sono stati dei veri e propri grattacapi per gli addetti ai lavori di Star Wars

Qui siamo davvero davanti ad un momento di storia. Gli iconici titoli di testa di Star Wars, in questo caso da Episodio 5, nell’istante in cui vengono impressi su pellicola. Non serve aggiungere altro.

Una delle cose che dobbiamo ancora girare è l’opening crawl (roll-up) iniziale. Girarrlo è in realtà una delle cose più difficili in questi spettacoli. L’artwork stessa è lunga solo circa un metro e mezzo e forse larga 60 cm. La telecamera è molto in basso e noi usiamo una lente inclinabile per eliminare molti problemi di messa a fuoco. Ma tutto deve essere allineato perfettamente e si passano giorni a fare test. E ogni piccola imperfezione si presenta. Qualsiasi piccolo sobbalzo, qualsiasi piccolo movimento della telecamera può rovinare questa grande ripresa da 2000 frame. È divertente, ma pura tortura.

Kenneth Ralston, Concept Artist

Terminator 2 – Il giorno del giudizio

making of Terminator 2
Terminator 2: altro mini set altra grande riuscita

Sul mini-set di una delle molteplici scene ad altissima tensione di Terminator 2. Forse gli inseguimenti in realtà venivano fatti con le minimoto.

LEGGI ANCHE:  Netflix tenta di comprare una catena di Cinema pur di trasmettere i propri film

The Wolf of Wall Street

making of The wolf of Wall street
Green Screen anche per Martin Scorsese

Ancora Scorsese, ma per ritornare su un autore le cui posizioni nei confronti dell’industria cinematografica recentemente sono state piuttosto controverse. E per sciogliere un dubbio, qualora ci fosse: Scorsese non si è mai scagliato contro la computer grafica, anche se così poteva sembrare giudicando con leggerezza le sue parole nei confronti dell’MCU. Con un’ampia lettera aperta ha spiegato il senso estetico alla base del suo cinema, e di certo non esclude le risorse tecnologiche, come ampiamente dimostrato dalle sue opere.

Dalle fantasie policromatiche di Hugo Cabret alla manipolazione del tempo in The Irishman, Scorsese non ha mai fatto mistero sull’uso della CGI. Persino The Wolf of Wall Street fa uso abbondante di green screen e modifiche in post produzione, persino in scene insospettabili. Ennesima conferma che l’utilizzo di questi strumenti è solo parte integrante dell’articolato mondo della videoarte.

Titanic

Un documentario sull’incredibile realizzazione di Titanic

Come per Inception, qui possiamo osservare la combinazione di un imponente impianto scenico e di diversi green screen. James Cameron non ha mai fatto le cose in piccolo: certo, non sarà arrivato al livello di Herzog in Fitzcarraldo, ma anche costruire un set del genere non è un’impresa da poco.

LEGGI ANCHE:  Le pagine della nostra vita: Netflix UK lancia un finale alternativo

Continua a seguirci per altre news e approfondimenti su Lascimmiapensa.com!