Il Signore degli Anelli, quando Christopher Lee incontrò Tolkien in un pub

Tra i più grandi fan della saga letteraria de Il Signore degli Anelli c'è Christopher Lee, l'interprete di Saruman, che ha avuto anche l'onore di incontrare Tolkien

il signore degli anelli, Christopher Lee
Christopher Lee è Saruman in una scena de Il Signore degli Anelli
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Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien rappresenta uno dei capisaldi della letteratura fantastica e un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del genere, per quanto riguarda simbolismo, world building e la rappresentazione eterna dell’altrettanto imperitura lotta tra bene e male.

Prima prodotto di nicchia per studiosi e appassionati del fantasy, con gli anni Il Signore degli Anelli è diventato sempre più famoso. Ad oggi la sua fama è indiscutibile: questo anche grazie alla trilogia firmata da Peter Jackson che Canale 5 ha scelto di mandare in onda per cavalcare l’onda di questo particolare periodo, dopo che Italia 1 aveva mandato quella di Harry Potter e di Animali Fantastici

La storia di Frodo Baggins che si trova tra le dita, letteralmente, l’anello del potere è una delle quest più amate, ormai. Nel corso del suo viaggio, il piccolo hobbit, accompagnato dall’eroica Compagnia dell’Anello, Frodo incontrerà alleati e nemici, che cercheranno di rallentarlo nel suo viaggio verso Mordor e il Monte Fato, dove l’unico anello può essere distrutto.

Christopher Lee, il grande fan de Il Signore degli Anelli

Tra i villain principali della saga de Il Signore degli Anelli (stasera alle 21:04 su Canale 20) c’è Saruman, stregone bianco la cui anima è stata corrotta dal potere e dalle false promesse di Sauron. Ad interpretarlo nella versione cinematografica c’è Christopher Lee, l’attore britannico scomparso nel 2015.

Nonostante nel film di Peter Jackson l’attore interpreti un personaggio negativo, Christopher Lee è stato sempre un grande appassionato de Il Signore degli Anelli. Sin dalla pubblicazione del romanzo, avvenuta tra il 1954 e il 1955, Lee ha riletto i tre romanzi che compongono la trilogia almeno una volta l’anno, fino alla sua morte.

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Non è un caso, dunque, che quando Peter Jackson annunciò il suo desiderio di portare sul grande schermo una delle più grande epopee fantasy, Christopher Lee fosse disposto a salire sulla barca, a qualunque costo. Fece il provino per Gandalf, ma ottenne la parte di Saruman. In un’intervista raccontò: Certo che mi sarebbe piaciuto interpretare Gandalf, ma penso che Peter Jackson non mi abbia mai preso in considerazione per quel ruolo, perché all’epoca ero già troppo vecchio.

L’incontro con Tolkien

Pur non riuscendo ad ottenere il ruolo dello stregone principale, Christopher Lee non solo regalò al pubblico una meravigliosa interpretazione di Saruman, ma aveva al suo attivo un record che nessuno avrebbe potuto intaccare: era l’unico ad aver incontrato J.R.R. Tolkien.

Il racconto dell’incontro è stato fatto durante un’intervista risalente al 2001, durante il Festival di Cannes. Sebbene Christopher Lee abbia ammesso, all’epoca, di ricordare pochi dettagli sull’incontro, ha anche espresso l’euforia di aver potuto incontrare l’autore della sua saga preferita. Ha dato origine ad ogni cosa, ha detto nel corso dell’intervista.

Ma nonostante la sua ammissione di non ricordare molto del suo incontro con J.R.R. Tolkien, Christopher Lee ha dato montagne di dettagli nel corso dell’intervista. Ecco quello che ha raccontato:

Ero a Oxford per incontrare alcuni amici. Eravamo al Randolph Hotel. Qualcuno disse: “Cosa stiamo facendo qui? Qui dove è tutto pulito e perfettino. Andiamo in un pub!”. È successo tanto tempo fa. Più di quarantacinque anni fa. Insomma, andammo in questo pub, che ora è famoso a livello mondiale, ma non ricordo il nome. Sinceramente, non riesco a ricordarlo (è l’Eagle & Child, ndr). Eravamo lì, seduti, a chiacchierare e a bere birra o che so io. E a un certo punto qualcuno disse: “Oh, guardate chi è appena entrato”. Ed era il professor Tolkien e io sono quasi caduto dalla mia sedia. Non sapevo nemmeno che fosse ancora vivo. Era un uomo dall’aspetto benevolo, fumava la sua pipa… un vero gentiluomo della campagna inglese, con la terra sotto le suole delle scarpe. Ed era un genio, naturalmente. Un uomo con una grande conoscenza intellettuale. E conosceva tutti nel nostro gruppo. Uno dei miei amici lo chiamò. “Professore! Professore!”. Tolkien ci raggiunse e strinse le mani a tutti e tutti dicevano “come sta?”. Io invece non sono riusciuto a balbettare altro che “co-co-come…”. È che non ci potevo credere. Però è un momento che non dimenticherò mai.

Intanto per gli appassionati della Terra di Mezzo e del mondo inventato da Tolkien, non c’è altro da fare che rivedere la trilogia completa, in attesa di ulteriori notizie sulla serie ambientata nello stesso universo.

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