Kobe Bryant, il significato del soprannome Black Mamba

Kobe Bryant era soprannominato Black Mamba. Questo epiteto che si addiceva perfettamente alle sua caratteristiche ha però un origine ben precisa.

Kobe Bryant, KIll Bill
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Kobe Bryant è passato alla storia per i suoi migliaia di canestri e per la sua mentalità vincente. Tutta la sua carriera, o quasi, è stata accompagnata da un soprannome estremamente iconico, Black Mamba. Questo particolare appellativo non è assolutamente casuale, anzi. Trova la sua ispirazione nel film del 2004 di Quentin Tarantino, Kill Bill – Volume 2. Nella pellicola la protagonista, Beatrix, utilizza proprio questo soprannome associando nella mente dei suoi avversari la sua figura con la pericolosità del black mamba, uno dei serpenti più letali al mondo.

Kobe, nel periodo dell’uscita della pellicola, stava vivendo un brutto periodo, poiché aveva ricevuto delle accuse di stupro da parte di una cameriera appena maggiorenne. L’ex giocatore dei Los Angeles Lakers confessò il rapporto sessuale ma negò la violenza, cosa che venne poi confermata dalla giuria che lo assolse in toto.

Tuttavia, a seguito di quello spiacevole evento, Bryant decise di dare una svolta alla sua vita; cambiò il numero di maglia, passando dall’8 al 24 e si auto assegnò il soprannome Black Mamba, ispirandosi proprio alle vicende di Beatrix Kiddo, riportate nel film di Tarantino. Nella pellicola, in una delle scene clou, vengono elencate le caratteristiche di questo terribile rettile nelle quali, a quanto pare, Kobe si rispecchiava.

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La lunghezza, il serpente, il morso, il colpo, il temperamento. Fammi vedere un po’. Si sono io. Sono proprio io.

Queste le parole con le quali il 5 volte campione NBA, durante un’intervista spiegava i motivi per i quali aveva deciso di legare il suo nome a quello di un animale così letale. E visto la spietatezza con la quale giocava, possiamo tranquillamente dire che mai soprannome fu più azzeccato.

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