The Witcher: i numeri sono da record, ma è davvero cosi?

The Witcher sta ottenendo numeri roboanti per quel che riguarda le views su Netflix. Tuttavia è facilitata dal nuovo metodo di calcolo dei dati di Netflix

The Witcher, Netflix
Condividi l'articolo

The Witcher in questo momento è la serie di punta su Netflix. Il serial con protagonista Henry Cavill narra le vicende di Geralt di Rivia e sta letteralmente spopolando sulla piattaforma della grande N. Secondo gli ultimi report rilasciati dal gigante dello streaming, la serie ideata da Lauren Schmidt Hissrich è stata vista da 76 milioni di utenti nei primi 28 giorni dal rilascio ufficiale. Da notare che queste 4 settimane rappresentano la finestra utilizzata da Netflix per monitorare i suoi prodotti.

Il nuovo metodo di calcolo delle visualizzazioni

Ma attenzione, non è tutto ora quel luccica. Rilasciando i dati relativi al quarto trimestre del 2019, l’azienda ha spiegato come siano cambiati i metodi di conteggio dei dati di visualizzazione. Come vi avevamo spiegato in passato, Netflix utilizzava un sistema di calcolo fondato su un presupposto di base. Ovvero, che un’opera risulta “visualizzata” solo se l’utente aveva effettivamente usufruito del 70% della sua durata. Ora invece, basta che un utente resti per appena 2 minuti su un film o sul singolo episodio di una serie perché questo venga considerato visionato. Data questa nuova premessa, The Witcher potrebbe registrare la stagione di debutto più vista della storia dei Netflix. Non a caso, la produzione è già stata rinnovata per la seconda stagione.

LEGGI ANCHE:  Death Note - Recensione

Il nuovo metodo di calcolo resta comunque controverso. I 2 minuti consecutivi di visione continua, infatti, basterebbero a giustificare l’intenzionalità dell’utente di visionare l’opera intera.  Questa nuova metrica è quindi simile al metodo scelto da Youtube per calcolare le visualizzazioni dei video, come spiegato dall’azienda stessa nella sua relazione sugli utili.

La nostra nuova metodologia è simile alla BBC iPlayer, alla sezione “articoli più popolari”sul New York Times, che includono coloro che hanno anche solo aperto gli articoli e il numero di visualizzazioni di YouTube. Così facendo, i titoli brevi e quelli lunghi vengono trattati allo stesso modo, livellando il campo di gioco per tutti i tipi di contenuto, incluso quello interattivo, che non ha una lunghezza fissa.

Il paragone tra The Witcher e Stranger Things

Questo cambio di paradigma comporta anche una forte disparità di trattamento tra titoli contemporanei, eppure valutati in maniera così differente. Basti pensare a Stranger Things, altra proposta di punta nel catalogo Netflix, che aveva battuto ogni record della piattaforma con la cifra record di 64 milioni di views. Numeri che appartengono però al trimestre immediatamente precedente al nuovo sistema di calcolo. Primato che ora verrà sbriciolato dai numeri di The Witcher, oggetto di una differente valutazione.

LEGGI ANCHE:  Black Mirror 4: ecco la data d'uscita!

La situazione dei lungometraggi

Anche se si analizzano i dati relativi ai film, la situazione non cambia di certo. Fino a poco tempo fa il film originale Netflix che aveva registrato il maggior numero di visualizzazioni era Birdbox, pellicola post-apocalittica con protagonista Sandra Bullock, che aveva collezionato addirittura 80 milioni di views. Anche questo record è decaduto in seguito al cambio di direzione di Netflix. Infatti, l’ultimo lavoro di Micheal Bay, 6 Underground, è stato visto da 83 milioni di utenti nei primi 28 giorni dal rilascio ufficiale. Si tratta ovviamente di una cifra enorme, ma va sottolineato come comprenda anche persone che magari hanno assistito solo ai primi 5 minuti del film, senza neanche apprezzarlo. E’ davvero giusto considerare quei 2 minuti come una visualizzazione completa, al pari di chi assiste ad un prodotto per intero, o quantomeno al 70% di esso?

Se siete fan della serie TV vi potrebbe interessare anche:

Continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com per altre news ed approfondimenti!