Misery Non Deve Morire, tutte le Differenze tra Libro e Film

In occasione del passaggio in TV di Misery Non Deve Morire ecco le differenze più importanti tra il film e il romanzo di Stephen King

Misery non deve morire
Kathy Bates in Misery Non Deve Morire
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Tra i tanti adattamenti cinematografici che sono stati tratti dalle opere di Stephen King è indubbio che Misery Non Deve Morire è uno dei più amati di sempre: vuoi per il livello abbastanza alto di fedeltà al romanzo, vuoi per la grandiosa interpretazione offerta da Kathy Bates nei panni di Annie Wilkes. Un’interpretazione che, nel 1991 le valse il premio Oscar come miglior protagonista femminile.

Questa sera, alle 23.50, Canale 8 trasmetterà il film di Rob Reiner, dove la Bates recita al fianco di un ispiratissimo James Caan. In occasione della messa in onda, vi raccontiamo le differente che intercorrono tra la versione cinematografica della storia e quella nata dalla penna di Stephen King.

Misery Non Deve Morire: la trama

La storia è quella dell’ex infermiera Annie Wilkes che si imbatte in Paul Sheldon, il suo scrittore preferito, che ha perso i sensi a causa di un brutto incidente stradale a causa dell’ingente nevicata. Quando Paul riapre gli occhi scopre di essere stato portato a casa di Annie Wilkes, che non solo si mostra molto felice di aiutarlo, ma dichiara di essere una sua grande fan.

Perciò Paul, mosso non solo da riconoscenza ma anche dall’insicurezza tipica degli scrittore, decide di far leggere il suo manoscritto non ancora pubblicato alla sua salvatrice. La mossa, però, risulta essere un grave errore. Annie Wilkes non prende affatto bene la decisione di Paul di uccidere la protagonista della sua saga, Misery. Da quel momento in poi per Paul Sheldon inizierà un vero e proprio incubo e una lotta per la sopravvivenza.

Misery: la location della storia

Nel romanzo di Stephen King la storia di Annie e Paul si dipana nell’immaginaria città di Sidewinder, in Colorado. Una città che i fan più accaniti dell’autore del Maine conoscono bene: è infatti Sidewinder la città vicina all’Overlook Hotel di Shining. Ed è sempre Sidewinder che viene trattata di nuovo anche in Doctor Sleep. Per il film, invece, la produzione ha scelto di attingere a un luogo reale, Silver Creek, che si trova sempre in Colorado.

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La macchina di Paul

Un’altra differenza più formale che contenustica è la scelta di modificare il modello di auto che Paul guida all’inizio del film/libro e che lo conduce poi all’incidente che lo renderà un ostaggio. Nel libro lo scrittore è alla guida di una Camaro, mentre nel film James Caan sfreccia in mezzo alla neve su una Mustang del ’65.

Misery non deve morire

Altra differenza – giustificata dal fatto che rendere questo aspetto nel film non solo sarebbe stato complicato, ma rischiava anche di essere noioso – è il fatto che nel romanzo del 1987 di Stephen King il lettore ha molti più dettagli riguardo la saga di Misery e riguardo il libro che Paul Sheldon viene obbligato a scrivere per tenere buona la pazzia della sua carceriera.

Come Annie comprende che Paul esce dalla stanza

Durante il film a un certo punto Paul riesce a liberarsi della prigione costante della stanza in cui vive recluso. Annie, però, riesce a comprendere l’imbroglio notando che uno dei pinguini della sua collezione di porcellane non è nello stesso luogo in cui l’aveva lasciato.

Nel libro, invece, la follia di Annie risulta ancora più evidente dal modo in cui capisce che, quando lei è fuori, Paul si muove per la stanza. Nel romanzo, infatti, quando Paul forza la porta della serratura con una forcina, questa si rompe e un pezzo rimane bloccato nella serratura. Questo è il primo elemento che Annie nota.

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Ma l’aspetto più inquietante è il fatto che Annie racconta di aver posizionato suoi capelli tesi in giro per la casa. Fili così sottili da apparire quasi invisibili per chiunque non fosse a conoscenza della loro posizione. Trovandoli spezzati, Annie capisce immediatamente quello che Paul fa durante la sua assenza.

Gli attacchi fisici

Una delle scene cult di Misery Non Deve Morire è quella in cui Annie Wilkes, che non vuole assolutamente concedere a Paul la possibilità di rimettersi in piedi e scappare, decide di fratturargli le caviglie con un martello di legno.

La scena è diventata cult e probabilmente ha cooperato a far sì che Annie Wilkes venisse inserita dall’American Film Institute nella AFI’S 100 Years… 100 Heroes and Villains, ossia la lista di cattivi ed eroi migliori nella storia del cinema.

Nel romanzo la scena è decisamente diversa: Stephen King non si è mai tirato indietro quando c’era da mettere in scena tanto la follia quanto la crudeltà umana: quindi non sorprende che nel suo romanzo abbia scelto di spingere Annie ad amputare il piede sinistro di Paul con un’ascia. E non sarà la sola amputazione a cui è costretto lo scrittore: totalmente nelle mani di Annie, Paul perderà anche il pollice della mano sinistra.